Frase che uso spesso in qualunque giorno della settimana; non necessariamente solo di venerdì.
Ieri ho finito il corso, ho realizzato i volumi di altre due casette, che ho mandato ieri sera...ehm...notte a SB, e sono svenuto a letto senza neppure riuscire a leggere una pagina.
Stamane mi sono alzato con la ferma convinzione che sia venerdì; in realtà non dovrebbe comunque pesarmi troppo perchè, se è vero che devo mettere a posto tutte e quattordici le tavole della Scheda del Male, venerdì sto a casa...parto venerdì sera e non ho ancora preparato nulla, non sono neppure entrato nell'ordine di idee pro-viaggio.
Ho finito di leggere, di recente, un libro che si intitola "lo potevo fare anche io"; si tratta, nell'intenzione dell'autore, di un saggio divulgativo che dovrebbe aiutare i "non addetti ai lavori" ad apprezzare l'arte contemporanea.
Il tratto positivo del libro è l'onestà di fondo e un paio di capitoli nei quali dà dei giudizi, a mio avviso, corretti sull'ambiente italiano; ma il linguaggio usato è eccessivamente semplice, con un umorismo discutibile, pochissimi dati, scarne spiegazioni e alla fine il risultato è che, come è noto, quel che conta è l'idea e il modo di realizzarla non la perizia tecnica.
Se questo discorso può anche starmi bene per i primi esemplari di alcune opere, non vedo perchè dovrebbe continuare a funzionare dopo che l'idea è stata espressa, più o meno allo stesso modo, altre venti o trenta volte...sa di stantìo.
Alla fine della lettura continuo a mantenere le mie idee sull'argomento.
Adesso vado a pugnare con l'infame scheda e le tavole del piano...spero di cavarmene entro giovedì
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