mercoledì 28 ottobre 2009

Vento

Premessa: ci è arrivata una raccomandata da Caio inerente alcune cose che io ero convinto avessimo già concordato; in questa raccomandata Caio ci intima di metterci in contatto con lui perchè altrimenti i lavori non possono essere ultimati, così stamane l'ho chiamato ma non trovandolo in ditta ho lasciato detto di farmi richiamare. Il tempo passa e nessuno mi ha chiamato.

Suona il telefono:

Vento: Studio Sempronio? Polideuce è per te, è Tizio

Persona al telefono: Salve Polideuce, la chiamo per la raccomandata...

Io: ma non ci ha inviato nessuna raccomandata...

Persona al telefono: stamane lei ha telefonato in ditta per dirmi di questa raccomandata e di richiamarla

Io...perplesso: si ma ho cercato di Caio...

Persona al telefono: sono io Caio...

Io:...mi scusi...

Queste due persone Tizio e Caio hanno voci similari e anche cadenze

Io: Vento; chiedi chi è al telefono prima di passare delle chiamate

Vento: ma ha detto che cercava te e ho pensato fosse Tizio, hanno la voce uguale

Io: sono entrambi bresciani ma sono di due ditte diverse, si occupano due pratiche diverse; non presumere e chiedi

Vento: ma hanno la voce uguale

Io: tu chiedi; perchè nel frattempo la figura imbarazzante l'ho fatta io...

C'è anche rimasto male perché l'ho sgridato; che persona inutile. La mia collega gli ha anche chiesto se è sicuro di essere tagliato per queso mestiere e lui ha risposto sicuro: "SI"...il fatto che tutto quello che fa, scrive, o disegna, debba sempre essere rifatto da qualcun altro non gli ha fatto venire neppure un dubbio.

Beata stupidità...

martedì 27 ottobre 2009

Autunno




Se poi ci fosse anche freddo e non il caldo "porco" di questi giorni lo preferirei, per il momento i colori ci sono tutti

Capanne

Ieri ho lasciato lo studio nella ferrea convinzione di aver ultimato le capanne, perché il capo sarebbe dovuto partire venerdì per il Kenya per fornire i disegni e scegliere l'impresa esecutrice dei lavori, ma stamane ci ha comunicato che non parte più e che quindi abbiamo più tempo per finire i disegni:

io: "ma...io li avevo già finito..."

Capo:"si...ma io ho modificato alcune cose, poi sistemiamo le brochures..."

Mi aspettano altre settimane di capanne! mi viene male...

E' da un po' che non ne parlo, tanto per cambiare argomento, ma non ho smesso in modo definitivo di leggere "breaking dawn"; ho sospeso la lettura però perché è di una inutilità allarmante, inoltre è anche un brutto libro, la broda è talmente allungata da risultare indigesta e poi ho commesso l'errore di leggere tra un "insieme ordinato di pagine" della Meyer e l'altro anche dei libri...ultimamente sto leggendo, e sono quasi in fondo, a "Cronaca" di fra Salimbene de Adam, una cronaca medioevale di eventi accorsi nel XIII° secolo.

Prossimamente programmo di ultimare anche altri volumi che languono nella pila sul comodino; preferisco tenere la Meyer per quei momenti nei quali i neuroni mi abbandonano

lunedì 26 ottobre 2009

Guardasone bis: le foto

la Guardiola: secondo la leggenda esiste un passaggio che la collega al castello
Si riconoscono un paio di sagome note sullo sfondo e c'è almeno una Regina che le riconoscerà
Era una mattina splendida con verdi magnifici
la torre con le eleganti bifore delle quali ho parlato nel post precedente

Su picasa ci sono ben tre foto in più :asd:

Guardasone e S.Secondo

Al più presto metterò un paio di foto di Guardasone, ma per il momento faccio un resoconto.

Ieri mattina, come è tradizione, complice anche la sveglia di mio nipote che era settata sull'ora legale e ha svegliato tutta la casa, sono partito molto presto alla volta di Guardasone, una frazione di Traversetolo, per fare la consueta gita fuori porta.

Tanto per cambiare non ho dovuto affrontare carraie o sterrati, e dopo aver lasciato l'auto in prossimità dell'Osteria Guardiola, sono andato a piedi verso il maniero.

Il castello è privato e quindi non è visitabile, ci sono alcune case nei pressi, un piccolo borgo, e alcuni percorsi inghiaiati che, probabilmente, portano alla Guardiola semi diroccata, una torre di osservazione, sulla cima della collina. Il castello si trova nella stessa collina ma nella parte che si protende verso la val d'Enza. Il cielo terso mi ha permesso di godere appieno dei privilegi della posizione del maniero; da lassù si vedono il castello di Rossena, la torre di Rossenella e forse anche la Pietra, ma non ne sono sicuro poichè il sole mi stava abbagliando.

Il posto è isolato e tranquillo e il panorama mozzafiato, si vedono anche Montecchio e Montechiarugolo; i verdi, dopo le giornate di pioggia che hanno preceduto il fine settimana, erano davvero impagabili e vivaci. La zona dell'osteria è piena di gatti e di cani tranquilli; del maniero ho visto poco, una bella torre con alcune eleganti bifore, una parte delle mura, ma è stato oggetto di un restauro recente.

Il nome "Guardasone" deriva probabilmente da "guardia degli Attoni" che era la famiglia che ha dato i natali a Matilde di Canossa e costituiva la prima avanguardia di quel formidabile sistema di manieri che renderanno, ai tempi, l'Appennino una cintura difficile da superare senza il consenso dei signori di Canossa. Il castello vanta come fantasma Ottobono Terzi che, secondo leggenda, venne trucidato dalle donne del paese per aver impiccato 65 persone, le cui teste rimasero appese per tre giorni alle mura del castello, del paese che osarono ribellarsi.

Secondo leggenda dovrebbe esserci un passaggio che collegava la Guardiola al Castello.

La visita avrebbe dovuto prevedere altre frazioni di Traversetolo e il paese stesso, ma sono inciampato nel mercato e in una feste collaterale, o forse era solo il mercato antiquario, fatto sta che girare per il paese era impresa ardua, così ho desistito e mi sono diretto a S.Secondo a visitare l'interno della Rocca rossiana. Il castello è tronco di varie porzioni che nel tempo sono state abbattute, non vi sono più il fossato, riempito con terra, ma si è conservata la parte del mastio con una corte e alcuni altri ambienti. Il maniero da fuori è suggestivo ma la parte migliore è sicuramente l'interno; gli affreschi sono splendidamente conservati, i colori sono sgargianti.

Le sale sono state affrescate per la maggior parte a "grottesca" il che, qualora ce ne fosse bisogna, denuncia l'apparato decorativo come cinquecentesco; in prevalenza il tema scelto è quello delle favole di Esopo. La visita comprende sette sale una più bella dell'altra. Dei castelli di pianura del parmense è sicuramente quello con l'apparato decorativo meglio conservato (escludendo, per ovvie ragioni, dal computo la residenza dei Meli Lupi di Soragna...altra rocca molto bella).

All'interno del maniero di S.Secondo non è possibile fare fotografie, quindi non ho immagini delle sale interne ma un giro qui sarà sufficiente a farvi un'idea, seppur di impatto decisamente minore, di cosa aspettarvi dalla visita.

giovedì 22 ottobre 2009

Rocca Gallinella

Ieri sera sono andato su per un'erta via, trasportato da un'auto di una certa possanza e non dalla polideuce-mobile, per raggiungere il luogo di incontro per parlare della Valle di Contignaco; perché questa è la settimana giusta :D

Tra una chiacchiera e l'altra ho finalmente avuto indicazioni precise su dove si trovasse il Castello della Gallinella che, malgrado non venga citato praticamente da nessuna parte, era maniero marchionale di una certa importanza. Attualmente pare ci sia rimasto ben poco da vedere, ma fossero anche un mucchio di sassi ho intenzione di andare a vedere; in primavera però perchè dopo le piogge di questi giorni rischio di immoltarmi ("italianissimo" termine, ma lo preferisco a "infangarmi" rende meglio a mio avviso) sino alle rotule. Ho anche avuto alcune indicazione su quali autori e libri cercare poiché hanno fatto menzione della Rocca in questione, così potrò finalmente appagare la mia curiosità.

Tutta questa ossessione per un maniero che non esiste più nasce da un vago accenno che la mia maestra mi fece in seconda o terza elementare; ricordo che ci parlò di questo castello che sorgeva qui vicino e del quale non rimaneva più nulla. All'epoca, e la caratteristica ha perdurato nel tempo, ero assolutamente affascinato dalla vicenda della sua demolizione; col tempo poi ho scoperto alcune dettagli che, se hanno tolto fascino alla caduta del maniero, hanno arricchito la storia della Rocca di particolari storici, villici che protestano contro le rapinerie del signore, ammassi di soldati inneggianti ai visconti, che la rendono ancora più interessante.

Devo attendere la primavera o un periodo più asciutto.

In questa settimana non sono rimasto a casa un solo giorno, stasera devo lavorare e passerò, prima, a casa di amici per portare un po' di fogli...e stavolta non sbaglierò carraia :asd:

Domani avevo, e c'è un motivo se uso l'imperfetto, intenzione di stare a casa, scansionare poche pagine e due immagini, ma mi stavo dimenticando che mi ero già impegnato per andare a vedere "Parnassus", il titolo preciso e completo non me lo ricordo ma ci siamo capiti, di Terry Gillian; caffeina a me!

Per la cronaca mi sono anche dimenticato a letto oggi pomeriggio e sono arrivato tardi, il tutto perché ho sognato una canzoncina per bambini, cantata da pupazzi, nella quale i polipi si lamentavano del fatto che venissero mangiati i loro tentacoli...

martedì 20 ottobre 2009

Halloween

Sino a qualche anno fa, bhè...diciamo qualche decina di anni fa, non si festeggiava da noi questa ricorrenza; c'erano, in alcuni paesi, alcune feste popolari retaggio di tempi più remoti, ma di certo nulla di paragonabile a come questa festa è vista ora.

Non voglio fare pistolotti lunghi una quaresima con una qualche bella sequenza di frasi fatte, basti dire che anche questa occasione è divenuto un momento buono per trovarsi e fare baracca (l'italiano, per la costruzione di questa frase, si è gentilmente fatto da parte lasciando libero il vernacolo di fluire...per ora di usi "elevati" non se ne vedono); ragion per cui andrò a festeggiare Halloween in un ristorante, ch'io sappia anche agriturismo, a Quistello Mantovano, chiamato "Zibramonda" .

Il posto è decisamente alternativo e i pasti ottimi, se siamo fortunati magari vedremo anche il fantasma che pare abiti nella casa.

Questa domenica dovrei andare a Scurano a visitare una Pieve matildica...

lunedì 19 ottobre 2009

Santuario di Fontanellato



Albergo cittadino





Terremoto

Stamane qui a Salso abbiamo sentito un scossa di terremoto; breve ma intensa.

Indagherò per vedere dov'è l'epicentro e altre notizie...questa volta Vento non è scattato per raggiungere la porta; a presto altre notizie e posterò qualcosa d'altro :)

AH! questa domenica niente gita fuori porta poiché sono andato a Fontanellato a sentire mio padre che ha cantato nella corale all'interno del Santuario della Madonna di Fontanellato; magari metto due foto dell'interno del Santuario :)

"Roma, 19 ott. (Apcom) - Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 3.9, è stata avvertita nel Piacentino e nel Parmense alle 12.08. L'epicentro è stato localizzato in Val di Taro, a tre km da Morfasso (Pc) e a 6 km da Bore e Gropparello, in provincia di Parma. Secondo i rilievi dell'Istituto di geofisica e vulcanologia, la profondità del sisma è stata localizzata a 25,8 km. La scossa è stata avvertita chiaramente anche a Milano.!

Al momento non ne so di più...

venerdì 16 ottobre 2009

Capo

Capo: "io lo chiudo questo ufficio e lavoro da solo che guadagno di più"

Si; chiudilo pure. Io da lavorare lo trovo fuori di qui, tu ho i miei dubbi che possa continuare a fare l'architetto senza qualcuno che ti sbriga le rogne burocratiche e ti fa i disegni...chiudi, chiudi...

Ne ho le tasche piene perché negli zebedei ormai non ci sta più niente...

"La via del mattone"

Ieri ho guardato in rete la puntata di Report , uno dei pochi programmi decenti che abbiamo in televisione, di domenica scorsa intitolata "La via del mattone" durante la quale il giornalista esplora il fantastico mondo della burocrazia edilizia.

Parte dell'inchiesta metteva a confronto la nostra normativa, che consta di alcuni strumenti urbanistici, minimo due, e requisisti cogenti e quella tedesca; in Germania il regolamento edilizio, anziché essere un tomo da 300e dispari pagine, e una paginetta A3...capite? una paginetta! Da noi neppure quando avevamo a che fare solo con il P.R.G. era così.

Senza contare che non devi stare a correre a dietro agli enti perché tra loro non si parlano...volevo mettermi a piangere; mi fanno malissimo queste cose.

Sappiate che se per caso volete sanare un pollaio, costruito in legno negli anni '70, vi verrà richiesto di dimostrare che il materiale usato è ignifugo; non sia mai che una gallina vada in autocombustione...

giovedì 15 ottobre 2009

Argh!!!

Ho appena scoperto che il 7 Agosto c'era al Castello di Contignaco, dentro la corte, il concerto "musica in castello" e me lo sono perso!!!! A saperlo prima partivo dopo per il Giappone.

Pare che abbiano fatto il concerto anche l'anno scorso, spero che lo facciano anche l'anno prossimo; era un'ottima occasione per ascoltare della buona musica e fare foto a un castello che, diversamente, non è visitabile all'interno.

Accendo una candela a Santi e Kami addetti a queste cose...

"nine del lobo"

Dato che devo iniziare le capanne, ho deciso che prima di dedicarmici posso scrivere due righe su questo posto.

Intanto metto il link al loro sito: "nine del lobo" ci sono molte cosa da vedere, da leggere per rendersi conto con esattezza di cosa facciano.

Si tratta di un bed & breakfast piazzato sul cocuzzolo di una collina nella Valle di Contignaco; non c'è inquinamento luminoso, o acustico e da lassù si può godere la bellezza del cielo stellato e di giorno di una vista mozzafiato.

Fanno moltissime attività, il corso di anglico è "figlio" loro, e buona parte di queste sono finalizzate a mantenere vivo un posto che, come tutti i luoghi isolati, rischia di spopolarsi, grazie a loro sono venuto a conoscenza di una serie di attività nella Valle di Contignaco che fanno impallidire quelle del mio paese...può sembrare un'iperbole, ma i centri minori hanno minori risorse e quando il tuo vicino più prossimo abita sulla cima della collina vicina diviene complicato anche comunicare; un invidiabile dinamismo.

Tra le attività che hanno richiamato la mia attenzione c'è questa ma se dovessi farlo farei sicuramente fatica a farmi capire...al limite, al momento, potrei balbettare qualcosa di vagamente comprensibile.

Un posto meraviglioso, tenute da splendide persone; è stata una piacevole sorpresa scoprire dietro casa una realtà del genere

Figura imbarazzante

Metto anche una etichetta a questo post sperando che il novero delle figure imbarazzante rimanga entro numeri contenuti; l'etichetta ha quindi funzione scaramantica, anche se qualcosa mi dice che l'albo che raccoglie queste figure sarà presto completo.

Ieri mi é arrivata una mail con la quale sono stato invitato a un incontro per preservare la Valle di Contignaco, della quale ho parlato nei post intitolati "cementifichiamo" qualche tempo fa, e l'incontro è stato fissato per mercoledì.

Ho risposto subito una mail a chi di dovere fornendo in toto le mie conoscenze, davvero misere, in merito all'oggetto dell'incontro e un paio di contatti ove era probabile, forse, trovare un po' di materiale utile alla bisogna; sono stato però indeciso sino all'ultimo se andare o meno, perché in questi giorni ho sempre fatto tardi e avevo voglia di andare a letto presto.

All'approssimarsi dell'orario stabilito per l'incontro mi sono risolto ad andare e messa in moto la Polideuce-mobile mi sono diretto verso il luogo dell'incontro; ho sbagliato carraia, tentando di entrare a casa di un altro, sono giunto sino all'incrocio con Pellegrino e mi sono reso conto di essere andato troppo avanti e aver perso la svolta, così sono tornato indietro, ho preso una carraia a caso e poi, finalmente dopo aver fatto inversione, ho imbroccato la carraia giusta.

Dopo essere arrivato in vetta scenda dall'auto, una finestra si apre e mi si chiede:

Padrone di Casa:"chi è?"

io:"Polideuce!"

Padrone di Casa: "ah...vieni! vieni!"

Sentendo una nota dubitativa nella voce quando è arrivato ad aprirmi la porta di casa chiedo:

Polideuce: "ho sbagliato orario, posto? era qui vero l'incontro?"

Padrone di Casa: "si, sarà qui...la settimana prossima; hai solo sbagliato settimana...vieni dentro"

A quel punto mi sono sentito mortificato come non mi accadeva da anni; loro sono stati gentilissimi ed è stata una bella serata, ma io mi sono sentito veramente inopportuno...

mercoledì 14 ottobre 2009

Tabiano Castello - chiesa; interno



Echi e progetti

Stanotte ho sognato di trovarmi a casa di una persona che non vedo, per motivi vari, da almeno sei anni, forse meno ma non ricordo la data con esattezza, e la cosa bella del sogno è che le tre persone, me escluso, che affollavano gli onirici spazi stavano bene; erano serene come non le vedevo da tempo immemore, ben oltre i sei anni menzionati poc'anzi e forse non le ho neppure mai viste così.

Non so come stiano o cosa stiano facendo ora, ma spero che possano avere quella serenità da me sognata.

Cambiamo argomento :)

Devo ancora decidere cosa fare domenica; ho preso un impegno che al momento è ancora mobile poichè attendo mi venga comunicato un orario, quindi non so se spingermi sino a Scurano per la Pieve di Sasso, sempre che si ancora aperta e vi si celebrino le funzioni, alcune chiese, specie quelle più isolate e dei centri minori, vengono chiuse in inverno e autunno, oppure andare a visitare i resti del maniero di Guardasone, e altri posti visitabili nel comune di Traversetolo, oppure restare in zona e fotografare gli interni, per altro molto belli, della chiesa di Vigoleno... deciderò.

Sono andato, domenica di ritorno dalla Bema, alla chiesa di Tabiano Castello e ho potuto dare un'occhiata, sommaria, all'interno poichè la Chiesa è aperta solo alle 11:15 di domenica in concomitanza col rito religioso, ed essendo piccola non è possibile fare i turisti scansando i fedeli.

Le informazioni in mio possesso datavano la chiesa al 1907, ma gli interni mi sono apparsi del XVI° - XVII° secolo per cui ho ricontrollato; la Chiesa è stata costruita nel XVI° , curiosamente in uno stile romanico, nel 1907 è stato eseguito il portale in stile romanico e successivamente è stata aggiunta la torre campanaria. Gli affreschi interni denunciano un intervento barocco, pesante nelle volte, pur essendo semplici decorazioni geometriche paiono abbassare il già ribassato sesto degli archi, mentre i colori luminosi rendono l'atmosfera decisamente allegra.

Se passate da quelle parti e il giorno e l'orario è giusto, vale la pena di fare una sosta; presto, magari stasera, metterò le poche foto fatte agli interni così non c'è neppure bisogno di andarle a cercare tra i numerosi albi che compongono la mia galleria di picasa :)

martedì 13 ottobre 2009

Nuove parole e concetti per Vento

Vento: ...ma lo stralcio catastale è la mappa che andiamo a prendere in catasto o quello che abbiamo noi?

Io: è uno stralcio, cioè una porzione, della mappa catastale quindi quello che abbiamo noi, se contiene il mappale che ti serve va bene.

Rimango dell'idea che "stralcio" possa confonderlo ancora.


io: Non mi puoi mettere le funzioni ammesse in quelle caratterizzanti...

Vento: ma mi ha detto di tenere...

io: il piano si divide in due funzioni: la funzione caratterizzante, ovvero la funzione prevalente che viene realizzata nel piano e le funzioni ammesse che sono quelle che si possono realizzare solo in minima parte. Se mi sposti le funzioni ammesse in quella caratterizzante mi cambi il piano. Devo sempre far passare come il riso quello che scrivi perché è sempre approssimato; da quello che hai messo tu pareva che aumentassimo la Slu oltre a prevedere tutte le funzioni del Creato...

Sono convinto che il concetto "funzione caratterizzante" gli resti tutt'ora oscuro


Un indispensabile aggiornamento; il nostro eroe doveva scrivere "parcheggio oggetto di cessione" ma ha pensato che "passaggio oggetto di comunicazione" avesse più senso dato che l'oggetto della comunicazione al comune è "parcheggio oggetto di cessione" :asd:

L'ultimo imbarazzante capitolo della Saga Meyer

Ogni tanto, quando i neuroni mi abbandonano al mio destino, vado avanti con la lettura di questo volume che sinora è sicuramente il più inutile della saga; non solo leggerlo è noioso, ma persino il quantitativo di "vaccate", con le quali l'autrice tiene sveglio il lettore, è, al momento, drammaticamente inferiore rispetto alla sua media.

Sarà la mole corposa del libro, sarà il fatto che ormai l'autrice ha scritto di tutto di più negli altri volumi, ma in questo volume non ci sono scemenze di rilievo...oddio...ci sono ovvio, ma non raggiungono mai i livelli dei libri precedenti.

A seguire potrebbero esserci spoiler in ordine sparso, perciò se mai un giorno voleste tediarvi sino alla nausea leggendo questo volume non andate innanzi.

Esattamente come si apre il libro non ricordo, l'ho iniziato un po' di tempo fa e lo leggo a tempo perso, ma i nostri due piccioncini finalmente si sposano così possono finalmente conoscersi biblicamente e l'autrice può usare la parola "sesso" senza ricorrere a complicate perifrasi ogni volta.

Non ricordo esattamente come viene, scarnamente , descritto il matrimonio ma ricordo che compare anche Jackob, c'è una scenata e poi i nostri due innamorati partono per la luna di miele; ovvero raggiungono l'isola di famiglia al largo del Brasile...se vi state chiedendo se esistano o meno delle isole tra Africa e Brasile, non rispondetevi, io non l'ho fatto per paura di trovarmi anche delle invenzioni gratuite in geografia; magari poi esistono davvero delle isolette, ma preferisco non saperlo.

Una volta sull'isola passano tutto il tempo a fare sesso, la uso anche io questa parola visto che ora l'autrice la adopera nel libro, prima non poteva perché non erano sposati, sino a quando la protagonista ha le nausee mattutine e i nostri eroi partono, accompagnati da un coro di imprecazioni in picchiata, sciorinate in libertà dietro al bello, da parte della servitù.

Ci sono in questa parte del libro alcune scene davvero ilari e decisamente da gara di "mi appendo a una tenda"; con questa espressione intendo riferirmi a un eccesso di melodramma usato in modo inutile, come in certi feulleitton dell'ottocento nei quali agli eroi ne capitano talmente tante che non è difficile immaginarli aggrappati a una tenda, in procinto di svenire...sia la tenda che i protagonisti, mentre narrano delle sfighe cosmiche che li perseguitano.

Una volta giunti a casa Bella scopre che è incinta, ma il fantolino che reca in grembo cresce molto velocemente e le drena tutte le energie così si riduce in uno stato pietoso ma, verosimilmente, non prende neppure in considerazione per un attimo di liberarsi della Cosa; d'altronde mi pare tutto logico: rimane incinta di una cosa morta, la creatura che porta in grembo raggiunge gli otto mesi in circa una settimana, è avvolta non dall'utero ma da una sorta di involucro in titanio impenetrabile dall'ecografia, non riesce più a nutrirsi e quindi perde peso rapidissimamente e tutto questo non la preoccupa minimamente.

Fatto sta che decide di tenere la Cosa, arruola un paio di vampire di famiglia come guardie del corpo, perché il Bello vorrebbe che lei abortisse, poi arrivano i mannari... Edward ha una ideona, manda Jakob da Bella col compito di convincerla ad abortire e fare poi un figlio con lui; poi Jakob torna dal branco, inutile dire che Bella non ha preso in considerazione la cosa (una reazione normale ogni tanto c'è), il quale prima non voleva attaccare i vampiri per paura di essere sterminati, quando invece Jakob avrebbe voluto attaccarli, ora dopo che Jakob racconta della Cosa, il branco decide che è giustissimo sterminare i vampiri e la Cosa, mentre Jakob non vuole più attaccarli...il tutto è così repentino che persino i personaggi rimangono perplessi, ma visto che all'autrice questa cosa assurda serviva non si pongono troppe domande.

Nelle pagine ieri sera il branco dei mannari si è diviso...e poi non so quando riprenderò la lettura perché il volume è veramente terribile.

C'è un pistolotto di Carlisle, il vampiro medico, che straparla definendo i vampiri una specie con 25 cromosomi i mannari 24 e si dichiara incredulo del fatto che umani e vampiri possano produrre ibridi; com'è che se i vampiri possono produrre ibridi con gli umani, non si accoppiano fra loro generando prole? o sono sterili, perché morti, o non lo sono e allora si riproducono e bisogna inventarsi qualcosa...ma alla Meyer della coerenza importa poco.

In ogni caso il libro è noioso e quindi anche i miei post in merito riflettono la noia che provo nel leggerlo, l'unico pregio è che impiegando pochissimi neuroni può essere letto anche quando pare impossibile risolvere la difficile somma di due sommato a sé stesso.

lunedì 12 ottobre 2009

Gita Fuori porta

il mastio del castello
resti di affreschi nel cortile interno
"tu vipera gentile"
quadro-specchio...
la mummia della Fata Bema

Domenica mattina, ma non troppo presto perché altrimenti avrei trovato tutto chiuso, mi sono recato in quel di Montechiarugolo per visitare il Castello.

Non sapevo se l'avrei o meno trovato aperto e così ho scritto una mail alla guida del maniero per sincerarmi che il terremoto di Natale dell'anno scorso non fosse stato così forte da rendere non visitabile la fortezza; la guida mi ha risposto, in modo sollecito, dicendomi che le visite al castello procedono in modo regolare.

Dato che la prima visita è alle 10, sono andato sul posto, passando per la via che dalla località "Il Moro" costeggia l'Enza; vi erano ben tre "indicatrici stradali"...pensavo attaccassero più tardi, ma si vede che nei pressi dell'Enza si fa orario continuato.

Sono giunto al maniero un po' in anticipo e ho fatto anche in tempo ad accarezzare una gatta bianca e nero che si godeva il sole su un muretto.

La visita dura circa mezz'ora e comprende il cortile d'onore, nel quale è possibile vedere il mastio del castello, alcune eleganti bifore e trifore al piano terreno, e un porticato coperto da volte a crociera a tutto sesto le cui pareti riportano tracce di affreschi perduti da tempo, alcune sale interne e un loggiato che guarda l'Enza e dal quale si vede Montecchio.

IL castello ha avuto una vicende travagliata: venne edificato dai Torelli che restarono padroni del maniero per circa 206 anni, poi i Farnese, nella persona di Ranuccio I°, si sbarazzarono dei Torelli, ovviamente in modo sanguinoso, indi il castello diverrà magazzino di materiale sempre vario sino a quando i Marchi, la famiglia che lo possiede tutt'ora, non lo acquisteranno.

Avendo perso di importanza rapidamente dalla caduta dei Torelli, il castello non presenta rifacimenti pesanti successivi, niente barocco insomma, il prezzo purtroppo è stata la perdita di buona parte degli affreschi. Le sale visitabili sono quasi interamente affrescate con rifacimenti bruttini dell'800, che valgono più come testimonianza di un epoca che non per la loro valenza artistica, ma sono sopravvissuti alcuni affreschi di pregio: grottesche con gli stemmi nobiliari nella prima sala, resti di stemmi nelle altre sale, ancora affreschi araldici nel loggiato verso l'Enza, e nell'ultima sala visitabile è rimasto l'intero impianto decorativo del '500.

E' sopravvissuta anche una bellissima annunciazione del '400 visibile in una delle finestre; la visita si conclude con una saluto alla Fata Bema i cui resti mortali sono conservati nel castello.

La guida conduce il turista raccontando le vicende del maniero con molta passione, si nota che ciò che sta facendo la coinvolge.

E' possibile anche acquistare un opuscolo, di ottima fattura, con la storia della Fata Bema; il link che riporto è un po' spoglio, la guida del castello ha notizie ben più ampie e attendibili.

Conoscevo la storia della Fata Bema solo per sommi capi grazie ad alcuni libercoli sui fantasmi della mia zona, ma spesso molti dettagli vengono omessi, ma dopo aver letto l'opuscolo sulla Fata ho pensato che la sua vita potrebbe benissimo essere riportata su celluloide :)

Su picasa ci sono, come sempre, più foto

...inizio settimana

Avrei dovuto mettere il resoconto della gita fuori porta di ieri, ma non ho le foto con me, non le ho messe su picasa, e quindi il tutto è rimandato a data da destinarsi.

Stamane è anche arrivato il capo che, tanto per non perdere delle abitudini decennali, si è lamentato che non abbiamo finito le sessanta cose che ci ha lasciato da fare mentre era via; da notare che prima di partire disse:"se volete stare a casa mentre non ci sono fate pure"...certo...Santa Polenta

venerdì 9 ottobre 2009

Ieri Sera

Ieri ho avuto a casa mio nipote, non sta bene e resterà a casa da scuola sino a lunedì approfittando anche del ponte per le feste patronali di Borgo, così ho messo su il dvd di "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban", non ostante io abbia provato a spacciargli film un po' più datati ma buoni come "Willow" o "piramide di paura"; il patto era che l'avremmo visto in inglese e senza sottotitoli.

Mio nipote ha storto un po' il naso ma si è adeguato sino a quando non è arrivata l'Augusta Genitrice: "ma è in inglese?"

io: si...

Augusta Genitrice: ma non si capisce nulla; non c'è in italiano?

Nipote: SI

Augusta Genitrice: allora mettilo in italiano...

io: ma così fa (indicando mio nipote) un po' di esercizio

Augusta Genitrice: ma io non capisco nulla e voglio vederlo anche io, quindi mettilo in italiano...

Vinto dalla superiorità numerica ho messo il film in italiano e sono rimasto a guardarlo con loro; se non altro per far fare esercizio a mio nipote gli ho dato due libri di Harry Potter, il quarto e il quinto, in inglese da leggere...e mi ha anche chiesto "il Signore degli Anelli" in francese :)

Questo mi ricordo che volevo prendere la "Reine Margot"...vabbè...

Mentre ho preso i libri da dare a mio nipote ho notato la mancanza del primo libro della saga, per cui gli ho chiesto di guardare a casa sua e lui mi ha detto che me lo aveva già portato indietro:

io: ma qui non c'è e li tengo tutti qui

Nipote: io te l'ho dato

io: ma...aspetta! ho la sensazione di averlo prestato...ci guarderesti comunque a casa?

Alla fine della fola il libro l'ho effettivamente prestato, ne ho avuto conferma tramite sms da un'altra fonte, anche se non so con sicurezza a chi; necessito di memoria aggiuntiva, la mia deve essere da tempo scaduta.

Ignoro quanto sia grammaticalmente corretto questo post, perché mi sono accorto di aver lasciato a casa, stamane, l'Italiano; non so perché non sia venuto, non abbiamo neppure litigato ieri...forse è solo rimasto a letto

mercoledì 7 ottobre 2009

Rilievo e gita appena fuori porta

Stamane sono andato a fare un rilievo a Tabiano e dopo essermi inerpicato su per i bricchi per fare delle foto, ho pensato che sarebbe stato carino spendere qualche minuto per andare a fare anche il turista.

Sono andato dalla Chiesa di Tabiano Castello, chiesa neoromantica che non ho mai visto all'interno, per vedere gli orari di apertura; stando alle mie informazioni la Chiesa risale al 1907 e gli interni non sono nulla di che, ma dato che non sono mai entrato preferisco visitarla e sincerarmene.

Indi ho proseguito sino a Contignaco per fotografare le porzioni di affreschi d'epoca, probabilmente del XIV° o XV° valutando ad occhio, che sono stati scoperti durante i restauri degli anni '50, nel corso dei quali si è pulito la chiesa dalle invadenze barocche e la si è riportata ai suoi medioevali splendori (scelta discutibile ma che ci permette oggi di vedere quanto sia bella la pieve senza gli artifizi barocchi), e che non ho mai avuto tempo né di gustare né di fotografare.

Molto probabilmente questa domenica andrò a visitare Montechiarugolo e la chiesa della Collegiata in loco, che spero sia aperta, erano stati entrambi danneggiati nel terremoto di Natale dell'anno scorso, perciò metterò altre foto.

Per ora metto le foto degli affreschi...non andate su picasa perchè stavolta sono tutte qua.


p.s.: non so cosa sia successo con le scritte, ma cliccando sulle immagini queste si allargano

martedì 6 ottobre 2009

Pensare le gite fuori porta

Sinora sono sempre andato un po' a sentimento, per cui sono sempre partito sapendo, più o meno, cosa trovare o cosa cercare e, in itinere, sono sempre inciampato in edifici, pitture e altro, a me ignote e dei quali non sapevo nulla.

Ultimamente però ho quasi esaurito il mio bagaglio di conoscenze e perciò ho deciso di applicare un metodo alle mie escursioni appoggiandomi alla divisione del territorio in amministrazioni comunali.

Questa domenica andrò a Montechiarugolo, sempre che il maniero e la chiesa siano visitabili dopo i danni del terremoto del Natale scorso, attendo che mi mandino una mail al riguardo; se dovesse esserci chiuso dedicherò la giornata a stilare una mappa con le cose da vedere, quelle già viste, da rivedere, comune per comune.

Torno a fare le mie robette solite...

lunedì 5 ottobre 2009

Gita fuori porta

Bobbio vista dal ponte Gobbo
l'annunciazione nel duomo
porzione di mosaico nell'abbazia di S.Colombano
il borgo fotificato di Travo
il castello di Montechiaro


Anche stamane alle sette mi sono svegliato e sono partito alla volta di Bobbio.
Non è esattamente dietro caso, in quanto si trova a pochissima strada dalla Liguria nelle propaggini più esterne della provincia di Piacenza, per cui, grazie anche al traffico veicolare di Fidenza, mi ci è voluto poco più di un un'ora.
A Bobbio c'è l'abbazia di San Colombano, o Colum Cill, come preferite, che fondò l'abbazia nel VII° secolo e che per tutto il medioevo fu centro culturale importantissimo, con una vasta biblioteca, nella quale sono conservati 25 dei 150 manoscritti più antichi originariamente posseduti.
L'Abbazia di San Colombano, che è stato il motore della vita cittadina non ché del monachesimo medioevale, ha determinato la nascita della sede vescovile di Bobbio che, col tempo, è divenuta parte integrante della diocesi di Piacenza.
L'Abbazia è da un punto di vista decorativo molto omogenea, pare che l'impianto delle decorazioni risalga al '500, molte pitture di maniera, e il barocco è intervenuto solo in alcuni parti, transetto e parte absidale, per cui la chiesa si presenta molto pulita e con le decorazioni a grottesca intatte sulle colonne.
Nella cripta, sulla destra appena scesi dalle scale, è conservato un magnifico mosaico, che ahimè non sono riuscito ad illuminare non ostante abbia versato oboli ovunque e pigiato un po' tutti gli interruttori, del XII° secolo nel quale sono rappresentati la lotta del bene contro il male e una teoria di mesi.
Ai lati della tomba di San Colombano vi sono altre due tombe, una coi resti di S.Attala e l'altra coi resti di S.Bertulfo; queste ultime due sepolture sono notevoli per le decorazioni in pietra e gli affreschi del '300 o '400; di certo le decorazioni litiche sono antecedenti il mille di qualche secolo.
A Bobbio vi è anche un castello, costruito dai Malatesta, conquistato dai Visconti e poi assegnato in feudo ai Dal Verme, che è costituito da un ingresso, in origine con ponte levatoio, un mastio quadrangolare e una torretta laterale; il castello, così come il parco intorno ad esso, sono visitabili ma drammaticamente chiusi il lunedì.
Il duomo del paese, con a fianco la sede vescovile ampiamente rimaneggiata ma che all'interno contiene una formella del ponte gobbo, del quale parlerò più avanti, ha un massiccio impianto decorativo che a me, in virtù dei colori eccessivamente brillanti, è parso neogotico; l'apparato decorativo è massiccio e, come per l'abbazia, vi sono interventi barocchi nel transetto e nella cupola centrale.
Il vero tesoro, a mio avviso, del duomo è una preziosissima cappella laterale, a destra dell'altare maggiore, con affreschi del '400, sono leggibili alcune influenze del gotico internazionale ma anche anticipazioni del rinascimento, in buona parte conservati che raffigurano una annunciazione, nella zona meglio conservata, e quello che poteva essere una processione nelle zone più degradate.
Nella cupola si vede un Cristo in mandorla, e quindi pantocratore, e nella volta a ombrello permangono alcune figure di angeli musicanti.
Nelle altre chiese che ho visitato non ho visto altre emergenze di rilievo.
Il famoso ponte gobbo nasce su resti celto-liguri ai quali si sono sovrapposte strutture romane, alto medioevali, rinascimentali e via dicendo; il Trebbia ogni tanto se ne portava via un pezzo, tramite erosione o piene, per cui di recente l'amministrazione comunale si è ingegnata per proteggerlo dalle acque con una serie di argini a monte; viene detto "gobbo" a causa della sua irregolarità ed è annoverato tra i ponti costruiti da diavolo, stando, almeno, alle leggende medioevali.
La seconda tappa del viaggio è stato il borgo fortificato di Travo.
Fu edificato e appartenne da sempre agli Anguissola, il castello non è ovviamente visitabile ma ospita locali museali a di altra pubblica utilità, oltre ad abitazioni private. Essendo un borgo fortificato è difficile parlare di "castello" in modo proprio, ma sono riconoscibili due torri, una quadrata e una circolare, quindi successiva, e un loggiato a bifore e archi acuti che ingentiliscono il profilo fortificato.
La chiesa, dedicata a S.Antonino, risale al XI° secolo, ma gli interni non conservano nulla di medioevale, sono per lo più cinquecenteschi, molto sobri e con colori tenui; una bella chiesa insomma.
Mi ha colpito il padiglione in stoffa, forse del '600 o di poco posteriore per lo stile rappresentativo, che è posto come copertura alla moderna fonte battesimale.
Sulla via del rientro mi sono fermato a fare due foto, dall'esterno, al Castello di Montechiaro, fortezza fu eretta dai Malatesta, venne distrutto e ricostruito, passò agli Anguissola e come tutti manieri fu soggetto a varie dominazioni e rifacimenti; purtroppo dalla strada non si vede nulla di ché, si legge l'ingresso e il mastio, forse duecentesco, principale.
La nota positiva è che il maniero è stato oggetto di un ottimo, almeno sembra, restauro, pare abitato e ben conservato, quindi scamperà, contrariamente a molti alti castelli che ho visto nelle mie peregrinazioni, a un lento degrado.
Su picasa ci sono più foto...ed ora vado in produzione un'oretta; da domani torno ai miei soliti orari per cui la prossima gita fuori porta dovrà attendere domenica.

domenica 4 ottobre 2009

Gita fuori porta

Paderna - mostra dei frutti antichi
mostra dei frutti antichi con le campane della chiesa sullo sfondo
Montanaro - cortile interno
particolare di un putto d'angolo in una stanza
Fontanabroccola - la cripta con la fonte prodigiosa

Chi ha pensato ch'io stamane abbia dormito? Ebbene, se così è, vi siete sbagliati.
Alle ore 8 e qualcosa (i "qualcosa" non me li ricordo) sono andato in quel di Paderna per vedere l'annuale mostra sui frutti antichi che il FAI, in collaborazione con la proprietà del castello, organizza in questo periodo.
L mostra è ospitata negli ampi cortili del maniero ed è stata una bella esperienza; la mostra ripropone piante e frutti che ora non vengono quasi più coltivati, e vengono venduti vari prodotti realizzati con questi frutti, oltre alle piante medesime e a pezzi di sartoria varia, tra cui anche il tabarro...e presto ne prenderò uno.
Già mi vedo intabarrato a girare per le caligini padane :)
Una volta esaurita la mostra, dato che la visita era compresa nel prezzo, siamo andati a vedere il palazzo di Montanaro, un agglomerato di case a 500metri da Paderna.
Il palazzo è stato ampiamente modificato nel corso dei secoli, pare che in principio fosse una costruzione fortificata, forse solo una torre di rifugio per il contado, poi sono state aggiunte torri laterali, il cortile interno è stato ingentilito e poi il settecento ha seminato un po' di stucchi e affreschi in giro.
E' rimasto in attività per tutto l'800, poi è stato abbandonato, il giardino antistante e retrostante convertito in campi agricoli per uso capione, depredato di arredi, stucchi e porzioni di stemmi nobiliari in metallo.
Di recente è stato acquistato e il proprietario ha deciso, con l'aiuto del FAI, di aprirlo al pubblico previo un generoso restauro; in occasione di questa edizione della mostra era possibile vederlo in anteprima, così come è ora, quindi privo di ogni restauro, ed io ho fatto un po' di foto.
Il palazzo merita una visita e una volta che sarà aperto varrà la pena di accoppiare la visita al Castello di Paderna con il Palazzo di Montanaro.
La mattinata è finita a Fontanabroccola.
Fontanabroccola è l'antico nome di S.Nicomede che cambiò nome nel IX° secolo quando le ossa del Santo, quivi trasportate, resero la fonte miracolosa. Nei pressi sorse un monastero, un ospedale, nel senso medioevale del termine, e molti mulini; di tutto ciò sopravvive solo la Chiesa e uno dei mulini. Il vescovo Vibodo nel IX° secolo portò le spoglie del Santo a Parma nella Cattedrale per preservarle dalle scorribande degli ungari, ma questo non privò dei suoi poteri la fonte della Chiesa che si diceva essere efficacissima, per l'intercessione del Santo, per i mali di testa.
La piccola S.Nicomede fu il centro di diffusione del culto del Santo nel nord Italia.
Ageltrude, figlia del "manzoniano" Adelchi e moglie di Guido II di Spoleto, nonché madre di Lamberto, e quindi imperatrice, si ritirò a Fontanabroccola per passare gli ultimi suoi anni nel conforto della religione; fu lei che insieme al figlio promosse quello che fu noto come "il sinodo del cadavere".
La parte superiore della Chiesa è notevole all'esterno e terribilmente neogotica, di un neogotico semplice e scarno, all'interno; la parte più bella è la cripta originale del IX° secolo che ospita colonne romane, recuperate da vicine vestigia romane perdute da tempo immemore, colonne longobarda e la fonte prodigiosa.
Probabilmente, ma non si sa poiché non si sono fatte indagini, i resti mortali dell'Imperatrice Ageltrude riposano da qualche parte in questa cripta che sono riuscito oggi a vedere dopo numerosi tentativi, effettuati nel tempo, di trovare aperta la chiesa.
Come sempre su picasa ci sono più foto.

venerdì 2 ottobre 2009

Gita molto fuori porta

Trento - Castello del Buoncosiglio
Bastet dentro al castello
Reperto in mostra; sorprendete i significati "moderni" leggibili in questa scelta d'esposizione
(peccato che la foto sia un po' così...ma i mezzi sono quelli che sono)
La piazza del Duomo con la fontana

Non si è trattato della solita carraia presa da Cinzia che da casa mi ha portato a Trento, ma stamane alle cinque mi sono alzato, dopo l'esecuzione del "Concerto per Sveglie in Do minore", e dopo una rapida sosta al pozzo per prelevare la Yurei colà di casa , siamo partiti alla volta della città tridentina per vedere la mostra "Egitto mai visto".
La mostra, tra l'altro scoperta grazie a un Cerchio di sabbie, è molto bella; ricca di mummie, in senso letterale del termine, e reperti, legati alle usanze funerarie degli egiziani, davvero di pregio.
C'era molta gente, per lo più scolaresche, tutto sommato, stranamente, neppure fastidiose e comitive di pensionati austriaci, tedeschi e qualche sparuto italiano i quali ci hanno accompagnato per la visita sia della mostra che del Castello del Buonconsiglio.
Dato che per solo un euro miserrimo in più si poteva anche visitare Torre Acquila, antica porta cittadina, abbiamo pagato l'obolo e iniziato la visita alla torre in compagnia di una comitiva asutriaca, nella quale per un attimo mi è parso di vedere J senza Regina, la somiglianza era impressionante; poi mi sono accorto che era decisamente più giovane, parlava austriaco e Regina non era nei paraggi insieme al Principino.
All'interno della torre è possibile vedere un ciclo di affreschi del '300, dipinti secondo il gusto gotico fiorito, o internazionale, molto belli e significativi; di qua dal Po' in Pianura Padana gli esempi sono scarni se non inesistenti, e di una mole paragonabile, addirittura completo e con colori e una nitidezza impressionanti...forse qualcosa del Pisanello, ma mi par di ricordare solo porzioni e mai qualcosa di così vasto.
La gita è poi proseguita nella città della quale, oltre a vari palazzi e vie, e il bar ove abbiamo fatto colazione, pareva che un incantesimo ci portasse sempre da quelle parti... un po' il contrario di quello che mi accade a Montecchio per intenderci :asd:, nel Duomo.
La piazza del Duomo è molto bella, oltre alla chiesa vi è un palazzo, probabilmente del '400, chiamato Castelletto e una fontana con un Nettuno, mi ha ricordato un po' la statua del Gianbologna che adorna la piazza di Bologna antistante S.Petronio, di chiara origine barocca.
Il Duomo non è stato invaso dal barocco per cui è un insieme eterogeneo, affascinante e armonioso, di stili di epoche diverse che testimoniano la vetustà del tempio; per un euro e mezzo si visita anche il "museo diocesano", ospitato in parte della cripta, con annesso cimitero; è possibile vedere porzioni della chiesa pre-esistente, pregevoli resti musivi e sarcofagi scolpiti altomedioevali; su una parete del Duomo c'è anche un affresco con chiare influenze bizantine...trovo Bisanzio ovunque; non mi resta che andarci :)
L'ultima chiesa visitata è stata S.Stefano, tempio neogotico molto bello all'esterno, ma deludente all'interno; di pregio ha l'illuminazione fornita da recenti vetrate coloratissime che, con la luce giusta, danno alla Chiesa un po' di fascino...tutto sommato potevamo anche non vederla, ma era di strada e pareva brutto saltarla.
Abbiamo pranzato in una birreria locale; ho preso un fenomenale risotto al Teroldego...buonissimo e privo di carne ;)
La giornata si è conclusa con un piatto di maki in quel di Parma prima di raggiungere Salsomaggiore...è anche tempo che vi ammorbi con la storia del mio paese e con la mia convinzione, di certo non scientifica ma nata da suggestioni irrazionali, che i romani avessero ragione riguardo al "genius loci".
Trento è una città meravigliosa! Ne consiglio caldamente la visita; le montagne sono bellissime, la città accogliente e la gente molto cordiale.
Adesso guarderò anche cosa ha da offrire Bolzano; ho sempre subito il fascino dei monti.

Inutile dire che su picasa ci sono più foto...

giovedì 1 ottobre 2009

ieri sera

Sono stato a casa di una amica a Parma, abita in un appartamento in una casa del centro storico dell'oltretorrente; ha una terrazza, sul tetto della casa, dalla quale si vedono i tetti della città e ieri, con la luna luminosissima e nessuna nuvola in cielo, sembrava di essere stati catapultati in una dimensione irreale, contigua alla nostra, ma separata dai raggi lunari.

Siamo rimasti alcuni minuti a contemplare le luci cittadine e a indovinare i campanili e le cupole che, illuminati, svettavano tra i tetti e le antenne.

Ho mangiato e bevuto troppo, ma non guidavo io e quindi ho potuto eccedere un po' più; è stata un'ottima serata della quale avevo bisogno :)