sabato 30 settembre 2017

La casa che rende folli

Chi l'ha inventata è stato un vero genio.
Nulla come questa casa, apparsa in Asterix, riesce a dare l'idea dell'assurdo quotidiano.
Sarebbe bello poter limitane l'impatto confinandola al solo ambiente burocratico, ma il dramma è che, in realtà, ha una diffusione molto ampia; tra volere cose che non è possibile avere, chiedere e richiedere sempre le stesse cose, ce n'è abbastanza per riempire ogni singola giornata.
A me capita con una frequenza davvero imbarazzante di dover ripetere, con la certezza di non essere ascoltato, sempre le medesime spiegazioni; e se mi ritirassi da qualche parte? su di un altro pianeta?
Il brutto è che diventa poi difficile riuscire a scindere quanto è imputabile a noi e quanto è responsabilità altrui e quindi, dato che è la cosa più facile, si tende a scaricare sugli altri tutte le colpe.
Non ch'io sia santo e immacolato, ma sono abituato a fare dell'autocritica, strumento indispensabile se si vogliono fare errori sempre nuovi, per cui a fine giornata so cosa è colpa mia e cosa non lo è.
Ho preso questa bellissima abitudine, raccomandazione stoica, di fare un bilancio giornaliero per vedere dove posso migliorare: intendiamoci, lavorare con me non è facile, sono una piaga, sarcastico, sono più le volte nella quali sono nervoso che quelle nelle quali sono calmo, mi innervosisco facile e con altrettanta facilità distribuisco rispostacce... ma so che questo comportamento è utile per poter limitare i danni.
Favorisce un certo distacco, che non fa male, tra le persone, inibisce l'insorgere di domande più sciocche di quanto vorrebbe la decenza e, nel complesso, mi permette di riuscire a concludere, ogni tanto, qualcosa; per cui lo trovo un aspetto assolutamente positivo.
Del resto se al lavoro mi innervosiscono, non posso prendermela coi familiari, non sarebbe giusto, meglio quindi, per amor di Dike, prendermela con chi causa questo nervosismo.
Quella del bilancio giornaliero è un'ottima abitudine; il guaio è che continuo a tendere all'eremo...un giorno mi eclisserò, non so quando accadrà, ma avverrà.

giovedì 14 settembre 2017

Pazienza

La mia esistenza è caratterizzata da vari tentativi, non sempre riusciti, di mettere una pezza a problemi altrui che, per magia, diventano problemi miei.
Questo almeno da un po' di tempo, perché una volta c'erano anche problemi miei sin dall'origine, poi i tempi cambiano, si cresce, ci si crea meno problemi e si portano quelli altrui.
Sarò banale, ma vorrei un 2018 carico di noia; senza alti e bassi, picchi e burroni, vorrei che fosse più piatto della pianura padana, di una piattezza da fare invidia a Flatland...
Vero è che ho fatto due volte il giro quando distribuivano la pazienza, per cui ho anche quella di qualcun altro, ma non sono sicuro che sia sufficiente per portare a conclusione la campagna con questa scheda del personaggio.
Quanti puntini avrò mai usato per la pazienza? Avrà pur un fondo da qualche parte...
Vorrei arrivare a fine quest con una minima tranquillità sindacale.

giovedì 7 settembre 2017

Ira

Qualora l'Inferno sia simile a quello dantesco, un tempo avrei potuto finire anche tra gli iracondi.
Adesso mi calmo rapidamente per cui adotto, come contromisura, azioni che possono dipendere e coinvolgere unicamente aspetti dei quali posso disporre liberamente in quanto miei.
Detesto essere preso in giro, per cui se dico "no" e non mi viene detto nient'altro, mi aspetto di essere ubbidito e se l'interessato fa comunque come vuole, allora, la cosa mi indispettisce.
La mia Coscienza mi vieta di divenire manesco o altro, ma ciò non mi impedisce di adottare soluzioni diverse; ad esempio la mia conoscenza è solo mia e ne dispongo come meglio credo.... nel momento in cui servirà bisognerà farne a meno.