mercoledì 29 maggio 2013

Buone azioni

Ieri ho notato una carta di identità sperduta, attaccata al citofono, sull'esterno e così l'ho presa e l'ho portata in studio; ho cercato il numero di telefono e ho chiamato una signora con lo stesso cognome del titolare della carta di identità e residente nello stesso civico della medesima via, sperando in una parentela.
Oggi ho chiamato e il ragazzo, visto che è mio coetaneo è palesemente un ragazzo, contattato dalla signora di cui sopra, è passato a prendere la sua carta di identità e per ringraziarmi mi ha fatto omaggio di una bottiglia di Nebbiolo delle Langhe.
E' stato molto carino da parte sua; ogni volta che la gentilezza ripaga, ne rimango sempre un po' stupefatto e piacevolmente sorpreso.
L'importante è insistere e, prima o poi, le cose cambieranno in meglio.

martedì 28 maggio 2013

Una decisione sofferta

Ci sono momenti della propria esistenza, che richiedono una chiara e obbiettiva valutazione delle proprie capacità, specie quando ci si trascina per troppo tempo nella stessa situazione; a volte, semplicemente, non si è equipaggiati per svolgere un determinato compito e l'unica soluzione è fermarsi ad acquisire le competenze necessarie onde poter proseguire e non venire bloccati dagli stessi ostacoli.
Per quanto io adori "always crashing in the same car", detesto sbattere il grugno sulle solite cose; ecco perché ho deciso di abbandonare, in attesa di tempi migliore, la lettura del Signore degli Anelli in francese.
Era il 14 di aprile quando l'ho iniziato e, a distanza di troppo tempo, la lettura non ha proseguito in modo soddisfacente; anche l'idea di leggerlo mi dava da fare.
Da oggi l'ho abbandonato.
Ho tentato di leggerlo fidando nelle mie arruginite conoscenze del francese; è il libro è troppo complesso per quello che mi ricordo, per cui rispolvererò il francese partendo dalle origini con libri impegnati come "le petit Nicolas" e i fumetti di "Asterix".
Dato che le pochissime cose di tedesco imparate mi sono servite, attualmente, ho un po' di slancio per riprendere lo studio; il libro per bambini in tedesco, per quanto elementare, è ancora troppo complesso per me, ma tenterò prossimamente.

lunedì 27 maggio 2013

Lipsia: ultimo atto

Come da tradizione, al rientro alla magione, avvenuto ormai un po' di tempo fa... bhè... tre o quattro giorni fa, senza un calendario non riesco a computare :asd:, c'è la sistemazione delle foto, la pubblicazione sul blog, sul faccialibro, e ovunque ritenga opportuno.
Segue, poi, visione delle foto con parenti e amici; i "parenti" in genere sono limitati all'Augusta Genitrice, la sola che ha la pazienza di stare a guardare qualche centinaio di foto...stasera le ho mostrato le foto di Lipsia; quelle dell'appartamento, della città e anche del Treffen.
Madre ha apprezzato molto le foto e poi mi ha chiesto: "ma quanto è grande Lipsia?".
Nella mia sconfinata ignoranza le ho risposto che mi è parsa una cittadina grande quanto Parma.
Avvalendomi dei potenti mezzi forniti dalla rete, ho scoperto che Lipsia conta 555.000 circa abitanti, mentre Parma ne fa 177.000; in Emilia la città più vicina per numero di abitanti a Lipsia è Bologna... ma dove stavano tutti 'sti tedeschi? io non mi sono accorto che fosse una città così popolosa.
Mi vien da pensare che appena hanno un po' di ferie, i tedeschi scappino dalla città riversandosi in una meta, più o meno vicina, vacanziera.
mah... tutto ciò è molto interessante.

giovedì 23 maggio 2013

Lipsia 6 - un resoconto in sms... che fa pure ggggiovane :asd:

E con questo chiudo, per quest'anno perché è probabile torni anche l'anno nuovo... chissà, la saga Lipsia.


Polideuce:
Altra:”do you speak some english?”
io:”si... ops...yes; asd”
Cominciamo bene :asd:
“10 ore di treno mi sparai perché c’era la nebulosa” riferendosi al vulcano islandese ‘-___-
Ho appena preso il caffé; c’è della caffeina in questa pentola asd

Giuda:
Si sta rivelando una vera avventura eh? Attento a tracobetti di Willy l’Orbo! asd

Polideuce:
Ho dimenticato il mio blocco a casa, quindi ti ho eletto a mio diario di viaggio; meglio di un libro nipponico :asd:

Giuda:
Ok, prenderò appunti LOL

Polideuce:
Al momento sono a Monaco in compagnia di alcuni nerovestiti che ciacolano in inglese; potrei anche farmi i cavoli loro se non fosse per un lievissimo mal di testa... ho bisogno di ossigeno!

Giuda:
Puoi rimandare lo spionaggio internazionale a quando starai meglio asd

Polideuce:
Biglietteria automatica treno:”il biglietto lo vuole con cbd, hb,sb? Prego scegliere una opzione” sapere che significano le sigle sarebbe d’aiuto; ma tu hai visto un cartello al riguardo? Devo prendere un blocco asd

Giuda:
Fenomenale, poi essendo acronimi tedeschi è anche impossibile tirare a indovinare asd

Polideuce:
...e il fresco è fatto diverso asd

Giuda:
Almeno è meno umido? asd

Polideuce:
parrebbe e c’è vento e questo aiuta...

Giuda:
Bene, sarà una esperienza nuova asd

Polideuce:
Dio benedica i philippini! M’ero dimenticato il carica batterie a casa...e ho avuto un interessante incontro con la sparkasse locale; prendono i bancomat al contrario

Giuda:
Ma cosa c’entrano i filippini, ti hanno fatto assistenza? asd

Polideuce:
M’hanno venduto il caricabatterie e parlano in inglese in una città dove l’inglese non è diffusissimo...

Giuda:
Bene allora sono stati manzonianamente provvidenziali! asd

Polideuce:
Oggi pic-nic vittoriano e C. è stata aggredita da un bruco...

Giuda:
avrà avuto una reazione più coraggiosa del P. asd

Polideuce:
Stasera concerto all’Agra, das ich, ma M. è cotta; ho idea che dureremo poco asd

Giuda:
Buon divertimento finchè vi regge allora! asd

Polideuce:
mi sento un po’ al traino, ma almeno porto le cose asd

Giuda:
LOL

Polideuce:
Altro:”are you queing here?”
io:”oui”
Altro:”oh... tu es français!”
io:”no, et je ne parle pas français”
Altro:”english then?”
io:”italian asd”

Giuda:
babilonese direi asd

Polideuce:
arriverò a casa che parlerò come Salvatore asd
Penitenziagite asd

Giuda:
In qualche modo ci capiremo, magari a gesti asd
Oppure ci saranno scene del tipo: cosa, il piccolo Timmy è caduto nel pozzo? asd

Polideuce:
Qui all’Agra è un tripudio di scarpe che fanno provincia

Polideuce:
La raccolta differenziata permane un mistero anche qui; per cui nel vetro ci finisce anche la carta o la sporta di plastica che l’ha contenuto.
Mangiato una fetta di torta da 8000 calorie :) adesso le donzelle si apparecchiano e torniamo all’Agra per un concerto. Stamane un freddo barbino con pioggia, mo’ c’è un caldo porco...
...e i piedi stasera sprigioneranno una nube verde; molto tecnologica asd Ci sono anche gli steamborg asd
Il processo di apparecchiatura della mise richiede la stratificazione e si basa sul principio: “cosa posso aggiungerci ancora” asd

Giuda:
Aspetto le foto asd

Polideuce:
Stasera i paradise lost hanno shackerato le mie budella. Ho visto una donzella multicolor che ha usato tutti gli asciugamani che ha trovato e domani ci inzaccheriamo al villaggio pagano.
La fiera è bella e ci sono alcuni soggetti imbarazzanti come una una fiera del fumetto o di fantascienza
...ah! ho visto anche un vestita di bianco con inserti verdi e rosa fluorescenti e le “zie” al vento, ma era più larga che alta.
Stamane villaggio pagano; un bel campo infangato.
Qui Branduardi furoreggia.
E’ appena passata una alta un chilometro, secca come una riga, vestita a pezzi bianchi e rosa orizzontali, con delle zeppe da 25cm... ci sovrasta tutti.
La nuova moda è farsi frustrare su una croce, ma ci mettono poco slancio e si segna solo la pelle...

Giuda:
esperienza mistica fetish, chissà che goduria asd

Polideuce:
La nuova moda del fetish: gente vestita da animali che si intrattiene...

Giuda:
Se sono in costume da animale sono Furries, roba vecchia e da ricovero asd

Polideuce:
Dobbiamo uscire alle 18:40 circa e sono iniziate le manovre di montaggio della mise. (16:43)

Polideuce:
il battipanni è diventato un dichiarato oggetto sadomaso...

Giuda:
che tristezza infame XD

Polideuce:
La presenza del battipanni nella bancarella bondage mi ha stupito... chissà se fra poco andrà anche il ferro da stiro

Giuda:
per le pratiche più estreme magari. Oh tra poco diventerà indistinguibile da un supermercato asd

Polideuce:
Niente di più facile, del resto s’è già conquistato il mercato negozi di animali.
Stasera concerto dei Lacrimosa e domani si tunzeggia, si spera, coi VNV Nation; se ballo anche io si rompe l’ultimo sigillo asd
Ogni tanto ci sono, inspiegabilmente, degli imbarazzanti sottofondi del pop più trucido; saranno le convergenze parallele... mah...

Giuda:
Musica accazzo; vi sentirete a casa asd

Polideuce:
Oggi ho visto la locale chiesa russa con una iconostasi fantastica e mi hanno chiesto se parlo russo; ce la siamo cavata con un po’ di tedesco e inglese...
Ultimo giorno: ho i piedi e le caviglie che urlano vendetta in tutte le lingue note e ignote.
Urge un pediluvio rigeneratore.
Pare che la cintura zebrata sia goticissima.

Giuda:
allora c’è del gotico in balera

Polideuce:
...e persino il maneki neko dorato.
Anche il leopardato nelle colorazioni naturale e azzurro sbarlusegante.
E ho visto uno con maschera antigas, occhiali da sole, retina come maglia e delle manette strette e puntute chiuse ai polsi...roba comoda insomma
Ho i piedi demoliti, ma forse ho perso qualche chilo, magari uno, ma è una conquista asd
Visita al monumento della battaglia di Lipsia, realizzato in uno stile leggerissimo che definirei assiroteutamesoamericano.
La radio simil-vintage trasmette musica vintage “voyage, voyage, tous le monde regarde en avion...” son tornato negli anni ’80 asd
Ci sono due unicorni di peluches; i furries fanno tendenza...

Giuda:
E’ gente che si accoppia in costume da Cip e Ciop, fanno solo senso asd

Polideuce:
Anche il catenone del califfo, oro e con più giri, pare fare gotico; ed io che pensavo fosse solo di pessimo gusto
Stasera ultimo concerto: vnv nation. Ci sarà il mondo e il volume potrebbe farmi perdere le orecchie; ti tengo aggiornato.
Pare che sia molto dura essere originali qui dentro; borg e klingon li hanno già, magari i kazon però...
C’è fisso di gente e persino qualcuno che fa le prove di danza in previsione del tunzeggio; il volume è alto qb...

Giuda:
io diventerei matto asd

Polideuce:
Tu dovresti vedere con quale impegno ‘sti due fanno le prove; persino stretching...
tunztunztunztunzdarkaunanasciontunztunztunztunz
Fantastico! non ballavo dall’87 credo asd... l’apocalisse dovrebbe essere vicina asd
Il treno per l’aeroporto, trovato per culo, è pieno come un uovo...
Il fatto che il controllore non mi abbia detto nulla mi rincuora; ho preso il treno giusto asd
quel niente di tedesco che ho imparato serve a qualcosa asd
Ritardo di un ora dell’aereo causa maltempo; per fortuna ho un botto di libri da leggere asd
A Bologna mettono 23° gradi; ho già caldo asd
Trenitalia: 10 minuti di ritardo... adesso la riconosco asd
...e in stazione a Bologna ci sono 27° O__o

Giuda:
E’ lei, è lei! ti dà il benvenuto a modo suo! asd

Lipsia 5 - Turismo di fatica

Durante questi giorni ho cercato di andare a piedi il più possibile, avrei potuto tranquillamente prendere i mezzi pubblici, che coprono molto bene la città, ma mi sarei precluso la possibilità di perdermi in vicoli, strade, piazze, di fermarmi di fronte ad ogni fregio, herkel, palazzo razionalista e dettaglio in grado di catturare il mio occhio.
Molte foto non le posso mettere qua, non c'è abbastanza spazio, ma sia sufficiente dire che Lipsia ha molto da offrire; non solo Treffen, la città pullula di iniziative e di buona architettura, non solo ottocentesca, o anteriore, ma anche buona architettura contemporanea.
Certo; alcuni palazzoni razionalisti di stampo sovietico rimangono in piedi, ma fanno parte anche loro del fascino della città... del resto sono anche pochini devo dire.
Mi ha molto colpito la locale chiesa ortodossa russa per alcuni motivi; primo perché si tratta di una incarnazione di Bisanzio, la mia fisima sfrantuma maroni altrui, ma del resto Bisanzio è tutta intorno a me meglio di una compagnia telefonica, e poi per l'imponente iconostasi e la musica che ne pervadeva l'aula.














Lipsia 4 - Concerti

 "the 69 eyes"; non li conoscevo e ho potuto vedere molto bene il batterista. Nutro una sconfinata ammirazione per chi è capace di suonare la batteria, perché ha la capacità di tenere due ritmi distinti e contemporanei durante l'esecuzione. Sono rimasto molto colpito
 "paradise lost"; di nome non li conoscevo, ma avevo già sentito alcuni loro pezzi trasmessi qui e là per le radio che ascolto. Mi son proprio piaciuti
 "Lacrimosa"; proprio bravi. Avevo sentito dei loro brani, più volte, in un pub che frequento e probabilmente ne conoscevo anche il nome, ma la mia memoria da pesce rosso mi impedisce di trattenere le informazioni.
"vnv nation"; questi li conosco più che bene. Ho persin ballato, cosa che non accadeva dal 1987. Quando dico "ballare" non intendo ondeggiare, ma proprio ballare; mi ci è voluto un po' a carburare e a cavarmi, per poco, il bastone che irrigidisce la spina dorsale e che rampa su da... abbiamo capito da dove. Davvero un gran finale... peccato manco un bis, ma si vede che non era in programma di farne.

Lipsia 3 - Wave Gothic Treffen 2013

Il Treffen è proprio una bellissima manifestazione, un po' come in una convention di Star Trek, ove tutti sono gentili e nessuno ti disturba. Si chiacchiera con gente che non si conosce se si vuole e se non si vuole, nessuno ti rompe le scatole. La città accoglie a braccia aperte le migliaia di convenuti e si agghinda a tema per l'occasione, tirando fuori tutto quello che di nero hanno a disposizione, anche se magari non vede la luce del sole da qualche decennio. Si respira aria di tolleranza insomma; una bellissima esperienza




 ovviamente è il tripudio della scarpa che fa provincia (v.di Munchkin Morde)

Lipsia 2 - pic nic vittoriano

Il pic nic si tiene nel parco dedicato alla compagna Clara Zetkin e accoglie un po' la qualunque; me compreso che vi ho partecipato con una mise composta da sandali, braghe corte e maglia "bazinga" nera... proprio in tema insomma.
Molti splendidi costumi, sia a tema che un po' meno, poco importa; un bellissimo evento.






Lipsia 1 - "L'appartamento"

 L'esterno dell'edificio non prometteva, diciamolo pure apertamente, nulla di buono; così ad occhio, da fuori, minacciava di essere qualcosa di inaffrontabile
 Mai giudicare dalle apparenze! L'appartamento era molto bello e ben fornito; talmente vintage che mi ha proiettato indietro nel tempo, esattamente come prometteva il sito. In bagno non c'era neppure il miscelatore; mi è parso di ritornare agli anni '80
 Del resto la radio, che simulava un ricevitore di onde medie e lunghe, trasmetteva solo musica anni '80. A questo viaggio rimane legato, solo perché l'ho sentita in appartamento, "voyage, voyage" di Desireless

l'appartamento era pieno di questi cimeli, foto d'epoca, e fornito di vari alimenti per la prima colazione, accappatoi e asciugamani erano periodicamente cambiati e passavano anche a pulire; in appartamento con le comodità dell'albergo insomma

mercoledì 22 maggio 2013

"An english fandango"

Devo parlarne qua perché anobii non prende questo genere di e-book; non chiedetemi perché... non lo so.
Il libro, "An english fandango" l'ho iniziato qualche giorno prima di partire per Lipsia e l'ho finito mentre ero in Germania.
Il libro è scritto bene e si legge molto rapidamente, il registro utilizzato, pur con alcune peculiarità, non è troppo complesso persino per la mia conoscenza ridotta di questa lingua.
Il ritmo è sostenuto e le pagine scorrono senza fatica, mentre si segue la protagonista nel suo adattarsi a un paese e a una lingua del tutto nuovi.
Gli episodi sono sempre raccontati in modo leggero, non privo di ironia e la lettura procede spedita e fa sorridere più di una volta.
Lo sguardo riservato al mondo sconosciuto che l'autrice si trova davanti, è quello di qualcuno disposto ad imparare e "fare come i romani, quando a Roma"; nessuna pretesa di superiorità culturale o altro.
Ho molto apprezzato anche il candore che l'autrice ha nel raccontare sé stessa e le sue potenzialità e come scoprire certe cose sia stata una sorpresa anche per lei; non voglio spoilerare troppo, perché vale la pena di leggerselo per proprio conto.
Mi spiace sia durato poco e spero che l'autrice abbia in programma di parlare sia dell'esperienza in Francia che di quella in Italia.
L'autrice ha un blog, Status Viatoris, che seguo da un po' di tempo.
In attesa dei, spero, seguiti, non posso far altro che raccomandarne la lettura; a me è piaciuto.

Di ritorno...

... sul posto di lavoro, mi sono ritrovato intorno le solite cose e il solito ambiente.
Lipsia è stata una esperienza interessante sotto molti punti di vista e sono rientrato con 450 foto; ovviamente non ve le infliggerò tutte, ma farò alcuni post, divisi per genere, con alcune foto.
Metterò più foto solo sul faccia libro.
Pubblicherò poi un post con lo scambio di sms con Giuda, con il quale ho condiviso, essendomi dimenticato il blocco note a casa ho importunato lui, in modo da dare un resoconto, spero non noioso, dell'esperienza.
Con questi post mi sistemo per un po' con le gite fuori porta :asd:
Mentre ero via ho avuto modo anche di finire un libro e iniziarne un altro e perciò presto parlerò anche di quanto letto.

martedì 14 maggio 2013

Lipsia arrivo...spero

Ebbene si; tra qualche giorno, invero pochini visto che parto giovedì, me ne vado a Lipsia.
La valigia sul letto non è quella di un lungo viaggio, un po' perché il viaggio non è lunghissimo, anche se all'andata mi ci vorranno cinque ore di viaggio tra gli aeroporti a causa di una sosta lunghissima a Monaco, senza contare il collegamento ferroviario Paesello-aeroporto felsineo, un po' perché non si tratta manco di una valigia, ma di uno zaino.
Del resto sto via solo sei giorni, non ho bisogno di molto altro al di fuori di biancheria pulita ben compressa.
Non è la prima volta che prendo un volo da solo e non è certo il volo a mettermi in ansia; è il treno.
Innanzi tutto perché arrivo a Bologna Centrale e sono anni che non vado più in quella stazione, presumo che non sia cambiata più di tanto, ma soprattutto perché devo affidarmi a trenitalia.
Ho calcolato i tempi in modo da essere a Bologna due ore prima del mio volo, ma temo un ritardo o una supercazzola a caso che mi costringerà a terra.
Sicuramente le mie sono solo paturnie e trenitalia mi stupirà con effetti speciali regalandomi solo dieci minuti di ritardo, quasi puntuale insomma, ma ciò non ostante continuo ad essere un po' agitato; quindi mercoledì notte non dormirò e arriverò a Lipsia in condizioni pietose... di positivo è che avrò un paio di borse violacee, in zona bulbo oculare, aggiuntive da sfruttare.
Secondo motivo d'ansia è la lingua; con l'inglese me la cavo, ma se chi gestisce la struttura dove è sito l'appartamento, non parla anglico? Ecco, questa è sicuramente il motivo d'ansia più assurdo, ma nel male avrò con me carta e penna per improvvisare qualche disegno esplicativo; del resto dubito che "der weiss teller flight" possa essermi utile in questa circostanza.
Ultimo motivo d'ansia; il tempo.
Questa preoccupazione mi fa molto "british".
Giovedì hanno messo nubifragio su Bologna, nuvolo su Lipsia e, più o meno, la medesima temperatura; questo mi obbliga a partire con delle scarpe chiuse e quindi con le calze... mi viene già caldo all'idea.
All'andata, grazie anche alla clemenza di Giove Pluvio, potrei anche non morire di caldo, a meno che il nubifragio non aumenti l'umidità, regalandole anche "travolgere"; ma se quando torno in Italia ci sono trenta gradi ed io mi ritrovo con le scarpe chiuse e le calze? Coraggio; non potrà mai essere peggio del ritorno dalla Scozia e l'incontro con l'assolata spianata, asfaltata, dell'aeroporto di Parma.
A me i treni piacciono anche, devo dire, ma ogni volta che penso "vado in treno", mi prefiguro una sorta di viaggio della speranza in clima da odissea fantozziana.
In linea di massima, ai Numi piacendo quindi, il blog si prende una pausa della quale nessuno si accorgerà, del resto è pur sempre aperiodico.
Ah! Stasera in corriera ho trovato un'unghia finta con l'effigie di Padre Pio; non so bene cosa voglia dirmi il Cosmo con questo ritrovamento, ma nel dubbio l'ho conservata, se non altro come prova che esistono e non me lo sono sognato...

giovedì 9 maggio 2013

1;18

"molta sapienza, molto affanno;
chi accresce il sapere, aumenta il dolore"
(Qoelet 1;18)

Non mi capita spesso di aprire la Bibbia, sarà che l'ho letta, in modo estensivo, in gioventù e sino a qualche tempo fa, quando ancora la memoria fingeva di presentarsi al lavoro, sapevo anche citarne dei passi a braccio con tanto di riferimento ai libri, ma questa frase del Qoelet, per altro non riconosciuto come libro da tutte le confessioni, mi è rimasta impressa dopo averne letto in uno di quei cartelli che le Chiese affiggono sul sagrato.
Il Qoelet è un libro sapienziale, come Siracide o Giobbe per intenderci; un volume il cui intento è quello di istruire ed insegnare.
Si apre con una frase celeberrima: "vanitas vanitatum et omnia vanitas" e ruota poi tutto intorno a questo fil rouge; sulla transitorietà e illusione del sensibile.
Il libro in sé merita, perché altalena tra la disperazione dell'inutilità delle nostre azioni e scelte, in quanto sempre vane, e la salvezza che deriva dalla fede e che solo Dio può dare.
Quello che mi lascia perplesso è piuttosto la scelta di questi versetti; sono quasi una difesa dogmatica dell'ignoranza, che equivale ad una abdicazione del libero arbitrio, della capacità di scegliere, assumendosene le responsabilità, un corso piuttosto che un altro, consci del fatto che la nostra finitezza ci preclude una visione assoluta degli esiti e che possiamo fare solo quello che ci pare meglio al momento.
Per compiere quel che riteniamo la scelta giusta, abbiamo bisogno di conoscenza; è quest'ultima che ci permette di fare scelte mirate, o che per lo meno, tentano di compiere il minor male possibile.
Siamo finiti e in base a questo ci muoviamo, ma questo non vuol dire che dobbiamo rinunciare alla possibilità di migliorare noi stessi, servendoci del libero arbitrio, per timore di quello che potremo conoscere.
"Omne ignotum pro magnifico".
Nel controllare il versetto del Qoelet, ho notato due segnalibri in una delle mie Bibbie; uno è posto in Salmi 142 e l'altro indica Geremia 2 dal versetto 3 al versetto 9.

sabato 4 maggio 2013

Creatura

Dato che ne sono soddisfatto, l'ho finita oggi, la condivido anche con i manzoniani lettori del blog :)

mercoledì 1 maggio 2013

Busseto

Anche di Busseto ho già parlato tempo fa, questa volta sono andato espressamente per vedere i locali di Villa Pallavicino.
La villa non è mai stata aperta al pubblico e di recente vi è stato aperto un museo dedicato a Verdi, illustre cittadino di Busseto, e quindi ho deciso di andare in visita giusto per vedere la villa.
Il museo si è rivelata una piacevole sorpresa.
Il costo dell'ingresso, di per sé un po' alto, è comprensivo di guida vocale che si attiva ogni volta che si entra in una sala diversa e il commento sonoro delle varie sale, così come i testi che le accompagnano, è stato scritto e letto da Philippe Daverio, che ho avuto modo di apprezzare nella trasmissione "Passepartout"...sinché è rimasto in piedi ovvio.
Le sale sono organizzate intorno, ovviamente, alle opere verdiane e contengono bellissime riproduzioni di opere del periodo, sia pittoriche che cartelloni pubblicitari, oppure abiti di scena; il tutto accompagnato da arie tratte dalle opere di Verdi.
Ho letto che prossimamente nelle stalle, edificio tutt'altro che minuto, della villa verrà allestito e aperto un museo dedicato a Renata Tebaldi e quindi dovrò tornare a Busseto.
Mentre ero in paese ne ho approfittato per rivedere la collegiata all'interno della quale, l'ultima volta mi erano sfuggite, sono conservate opere molto belle.
Sono entrato anche nell'ottocentesca chiesa gesuita e sono rimasto piacevolmente colpito dalla scoperta di alcune cose molto belle, tra cui un gruppo di terrecotte policrome del XV° secolo.
La Villa Pallavicino, famiglia che governò anche le mie zone e il cui nome è una contrazione di "pela vicino", stando, almeno, all'ipotesi più diffusa che ho sentito, è un edificio settecentesco, con interni roccocò, pochi stucchi sopravvissuti e ancor meno affreschi; i soli che ho visto sono nei medaglioni centrali delle varie stanze, ma il museo contribuisce a nobilitare anche il contenitore.
Una bella gita fuori porta insomma.
Il mio rapporto con Verdi è sempre un po' conflittuale, forse perché è la musica in generale della seconda metà dell'ottocento a darmi un po' da fare, ma questo non vuol dire che sia immune al fascino della sua musica.