mercoledì 26 novembre 2014

Cinema

L'ultimo film che ho visto, prima di ieri sera, è stato "Gravity"... che mi era piaciuto assai.
Ieri ho visto "Interstellar" e devo dire che mi è piaciuto; insomma... ci sono alcune cose un po' così, che non ho capito se sono imputabili al doppiaggio o meno, ma il film ha una trama.
Mi ha ricordato, per certi versi, quelle puntate di Star Trek con a tema i paradossi, per cui: "non abbiamo il tempo di parlare del tempo; non ce l'abbiamo il tempo" citando a sboccio un film... a caso :asd:
I robot del film sono... peculiari; hanno una forma che non ti aspetti e, malgrado possano indurre al riso e far nascere qualche dubbio sulla loro utilità siffatti, mi hanno colpito per l'ingegno e l'inventiva.
Robot così non se ne vedono spesso.
Se vado avanti così finirò per andare al cinema solo a vedere film di fantascienza.
Adesso, nell'attesa di tornare al cinema a vedere un nuovo film di fantascienza, mi leggo le modifiche apportate all'ultima legge regionale, che sta diventando un po' come le scale di Hogwarts; qui non fai in tempo ad abituarti a una normativa che già, la regione o lo stato, te la cambiano...

lunedì 10 novembre 2014

Riforme

Parlo di rado di politica, ma in questo momento sento il bisogno di fare alcuni commenti.
Qualche anno fa frequentavo con una certa costanza, complice anche l'aver più tempo a disposizione, un bellissimo forum di persone straniere alle prese con l'italica lingua e la politica italiana ha sempre destato confusione ed è sempre apparsa un affare complicato; non è così, vi assicuro che è di una semplicità imbarazzante.
La nostra politica si base su un elementare principio: "dare un colpo alla botte e uno al cerchio", oppure, per usare un detto ancora più semplice e palese "avere la botte piena e la moglie ubriaca".
Il motivo per cui da noi le riforme procedono con una lentezza tale da far apparire subitanei i fenomeni geologici, è perché si cerca di trovare una via di mezzo che riesca ad accontentare tutti, "scontentandoli" al contempo.
La nostra politica si basa su quelle "convergenze parallele" di andreottiana memoria, che potrebbero anche essere chiamate "divergenze convergenti"; noi cercheremo sempre una via di mezzo che faccia egualmente schifo a tutti e che faccia, al contempo, comodo a tutte le parti in causa.
E' ovvio che una riforma, con queste premesse, ci impiega eoni ad essere recepita.
Non pensiate, però, che vi sia una distanza, una scollatura, tra il paese reale e la politica; quest'ultima è l'espressione di un paese reale in fermento che cerca di trovare una via che salvaguardi capra e cavoli e che faccia gli interessi, al contempo, del diavolo e dell'Acqua Santa.
Chi l'ha detto che non si può servire Dio e Mammona? L'Italia, sicuramente, ci sta provando con impegno, ingegno e dedizione.
Non voglio neppure chiamarmi fuori da questa inclinazione; trovare un medio lo ritengo una virtù e il più delle volte è cosa buona mediare tra gli eccessi, ma un conto è mediare, conto diverso è volere una cosa e pure il suo contrario.
L'italica politica, che amplifica, degenerandolo e pervertendolo, "in medio stat virtus", è l'arte di ottenere una cosa e il suo contrario, spacciarla per cosa buona, indignarsi pubblicamente per l'obbrobrio creato e usandolo, però, per i propri fini e mantenendo la cosa il più a lungo possibile e con modifiche minimali, ché fa comodo, ma indignandosi per il pasticcio all'italiana creato; qualora non si fosse capito indignarsi pubblicamente è fondamentale.

domenica 9 novembre 2014

Montecchio

Le immagini sono di repertorio, probabilmente del 2010... o giù di lì.
Montecchio è nel reggiano, vicinissimo all'Enza e dirimpetto al paese di Montechiarugolo.
Il paese ha diverse iniziative meritevoli, che vi invito a guardare nel sito del Comune, e ha un pregevolissimo castello.
Ricordo che tempo fa non vi erano particolari affreschi, ma la parte più affascinante è il piano interrato con il sepolcreto; ai piani superiori vi sono graffiti della prima guerra mondiale, se non ricordo male, ed è molto bello il giro delle mura e la vista dei meccanismi dell'orologio.
Ha conservato una porzione delle mura cittadine.
Non ho ancora avuto modo di entrare in una delle chiese del paese, ma visto che vado spesso a Montecchio, prima o poi, capiterà l'occasione di entrare e vederne una.
In compenso ero andato a visitare il Santuario dell'Olmo.
Dal mio paese, per arrivarvi, ci sono almeno un paio di alternative, personalmente preferisco la via che, appena prima della località Il Moro, appena fuori Parma, volta a destra e arriva a Montechiarugolo; sul ponte che supera l'Enza è possibile vedere il castello di quest'ultimo paese e si entra in Montecchio attraverso un bellissimo viale alberato.










Povero blog

Una volta lo seguivo di più, ma ultimamente mi dimentico sempre di scrivere qualcosa.
Un po' è perché arrivo a casa demolito e un po' è perché il tempo libero lo trascorro a fare altro; un tempo riuscivo a ritagliare un po' di tempo al lavoro da dedicare al blog, adesso non è più così.
Non ho voglia di scrivere sempre e solo la domenica, perché altrimenti il blog diventa un elenco di piagnistei irritanti.
Quindi...
Oggi, oltre a questo povero post, metterò un po' di foto di una vecchia gita fuori porta; ho continuato a farne, ma, per la maggior parte, sono tornato nei soliti posti, oppure vado a camminare qui nei dintorni del mio paese e faccio un po' di foto.
Proverò a scrivere almeno due post al mese, ma del resto l'avevo detto nel post iniziale che avrei scritto in modo aperiodico e a seconda dell'ispirazione