domenica 30 novembre 2008

Rottame

Ieri mattina ho spalato davanti il garage per almeno un'ora, probabilmente avrei potuto anche evitare di spalare, ma volevo uscire con l'auto senza avere l'ansia di scivolare con le gomme e andare a sbattere contro qualcuno dei muri di confine delle case vicine.
Durante la giornata ho avuto, ormai abituale, mal di piedi aggravato da un dolore più forte ai mignoli; quando ho finalmente tolto le scarpe i miei piedi hanno declamato in lingue morte poemi sconosciuti...colpa delle crocs, le ho portate comodamente tutta estate ed ora i mie piedi protestano.
Oggi ho la schiena rigida come un tombino, mi sono comunque imposto di svolgere le mie funzioni come di norma, ma ciò non toglie che faccia male; come dice il titolo di questo post sono un rottame e non credo che forniscano eco incentivi per sostituire le parti usurate; ormai sono anche fuori garanzia :asd:

Ancora non si capisce se domani nevica o piove e a che quota, nel frattempo oggi la temperatura massima è di tre gradi sopra lo zero e quindi sono stato fuori poco, sono andato a fare un giro per il paese alla ricerca, vana, di un paio di scarpe (qui ad Acqua Salsa i negozi sono aperti anche la domenica); anche i miei sono rientrati presto dal November Pork in quel di Roccabianca...troppo freddo; si sono però consolati con della polenta abbrustolita con cicciolata.
Ovviamente anche oggi ho lavorato, non si sa mai che perda l'abitudine, e ho finito la casa che stavo facendo col programma, ne ho elaborata un'altra e me ne manca ancora una che però ho deciso che farò domani con SB.
Tutto questo lavoro serale, perchè ovviamente anche la settimana prossima dovrò lavorare alla sera, ha prodotto un effetto molto mortaccino :asd: ; ho una fantastica cerchiatura violacea attorno agli occhi...insomma ho l'ambitissimo trucco panda senza usare del cerone :asd:...meno male che la settimana prossima si parte per Praga; magari riesco anche a risposare...illuso.

venerdì 28 novembre 2008

La nevicata di oggi

Metto alcune foto fatte stamane di buon ora :)



Chiusura centralizzata

La Polideuce mobile è stata comprata all'insegna dell'economia perciò è molto spartana.
Ieri sera sono rientrato dal corso verso le 23:15 circa, sono arrivato davanti al garage sono sceso e ho aperto la basculante.
In genere la routine è la seguente: lascio il motore acceso, scendo, chiudo la portiera, tolgo l'allarme, apro la basculante, torno in macchina e via discorrendo; ma ieri sera la portiera non si era chiusa bene, insomma la serratura era scattata ma la portiera non aveva aderito esattamente al vano.
Quando sono tornato all'auto, con basculante aperta, ho provato ad aprire la portiera ma il mio tentativo ha inserito la chiusura centralizzata così mi sono ritrovato fuori dalla macchina, con il motore e i fari accesi e impossibilitato a rientrare nel mezzo.
Sono corso al citofono a scampanellare ai miei, l'idea era quella di farmi buttare le chiavi di scorta, col pensiero di tutto quel prezioso metano che veniva consumato, dell'immisione ingiustificata di agenti inquinanti nell'ambiente, dell'aumento per causa mia del riscaldamento planetario...appena prima di arrivare all'Apocalisse giunta per colpa mia e giusto mentre entrava la Corte Celeste per giudicare le mie colpe, la più grande delle quali era il disastro ambientale colposo, mi sono accorto che, non ostante mi fossi incollato al campanelli, nessuno rispondeva.
Stavano beatamente dormendo mentre io lottavo, ovviamente perdendo, con la mia coscienza...insomma, sono corso di sopra, ho preso le chiavi di riserva e mi sono scapicollato di sotto.
Questa storia mi ha insegnato che mia auto è spartana ma furba, che potrei anche evitare di controllare in modo ossesivo se le portiere sono chiuse, ripetendo il rito anche tre vole se necessario, dialogo compreso, ma che non mi pare carino perdere una così bella paranoia.

p.s.: anche oggi nevica! se va avanti così, dato che gli spartineve non sono passati, domani non so se riesco a uscire...ma vediamo...dovrebbe piovere nel pomeriggio; comunque anche stamane ho fatto mezz'ora a piedi in più per fare altre foto.
Adoro il mio paese; neve, buche e ippocastani compresi :)

giovedì 27 novembre 2008

Indicazioni stradali

Acqua Salsa è un paese turistico, certo qualche anno fa l'età media era un poco più bassa, mentre ora è frequentato da arzilli pensionati che vengono qui a passare le acque.
Capita a volte che cerchino un posto particolare o che si perdano e quindi chiedano indicazioni; con gli italiani non ho mai avuto problemi...insomma al limite basta interpretare il dialetto e si riesce, a gesti, a capirsi.
Bene o male tutti gli italiani parlano, o conoscono anche solo di vista, "l'italiano".
La cosa si fa divertente è quando sono i foresti, insomma gli stranieri, a chiedere indicazioni; in genere, quando io sono sulla strada del ritorni verso casa per la pausa pranzo, si aggirano spaesati alla ricerca di forme di vita anche semi-intelligenti per riuscire a sapere almeno dove si trovano...ma dato l'orario avrebbero più fortuna se fossero stati lasciati su Mercurio.
Se sono fortunati mi trovano e ho i neuroni accesi.
Tempo fa le mie conoscenze di inglese erano davvero sommarie e altre a "plasma's manifolds", "turbolift", "I'm on my way", "launch a probe", non sapevo dire; inoltre non sono termini che capita tutti i giorni di usare a meno che non si sia a una convention di Star Trek, o non si stia recitando a tema una puntata a caso di una qualunque serie di Star Trek...in queste condizioni è difficile dare delle indicazioni.
"scusi dov'è l'albergo Cribbio?"
"lanci una sonda e pulisca i condotti del plasma"...'nzomma, non è molto utile.
Il fatto che il mio frasario fosse da serie di fantascienza non vuol dire che non capissi cosa mi stessero chiedendo; capivo perfettamente e dato che ero incapace di spiegarmi scattava la molla da "assistente stradale".
La prima volta è successa con un Francese, penso di Marsiglia, che chiedeva invano ai passanti come fare a raggiungere una via; io Francese l'ho studiato nel precambriano e pensavo, sbagliando, di ricordarmi qualcosa di più, ma di fronte al volto disperato del malcapitato, visto che segnargli il percorso sulla mappa non è servito, a gesti gli ho fatto capire che ce lo avrei portato io e così sono salito sul suo furgone, era un corriere, e l'ho portato a destinazione...si era anche offerto di riportarmi da dove eravamo partiti, ma ho preferito andare a piedi.
La seconda volta è accaduto con un ragazzoto anglofono che, sotto l'acqua, pioveva che Dio la mandava, mi ha chiesto la direzione per un albergo; dato che la strada era lunga e complessa, prima di cercare di farmi capire ricorrendo a erudite metafore trekkiana, ho pensato che avrei fatto prima a portarcelo...così a piedi l'ho portato a destinazione e poi sono tornato a casa.
Adesso che con l'anglico idioma ha preso più confindenza cercherò di dare indicazioni senza condurre i turisti a destinazione, ma se dovessi vedere un barlume di disperazione nei loro occhi sono sicuro che farò ancora da guida :asd:
Queste cose non le avevo già scritte vero?...oddio...l'alzheimer che avanza :asd:

Ok...ora produco...giuro...

Finito

Ho finito le casette!!! oh Gaudio, tripudio, incommensurabile gioia!!!
Nelle ultime due casette si è sbizzarito, ha fatto un tale numero di violazioni che la mia collega dovrà evocare Potenze celesti, elementari e interi concili di esseri fatati per riuscire a metterle a posto...oppure potrebbe giocare con "Trippy Magia e Mistero" e lasciare che le cose abbiano il loro corso; se sarà necessario un sacrificio ho in mente almeno due nomi da offrire :asd:...vabbè...uno...e non è Vento :asd:

Eventi atmosferici

Parliamo del tempo :asd:
Nei prossimi giorni è prevista pioggia sul mio paese, di per sè non mi dà fastidio; mi piace sia la neve che la pioggia, anche la nebbia...insomma tutte le sfumature del clima che non prevedano la dicitura "sole e caldo torrido".
L'unico inconveniente della pioggia è dato dallo stato delle strade del mio paese, in alcuni punti si formano pozzanghere di tali dimensioni che per attraversale sono necessarie alcune cose, una o più contemporaneamente a scelta:
1) pratica barca in legno o canotto da gonfiare sul momento, se ci si è rifatti le labbra basta usare quelle ché funzionano alla stessa maniera;
2) capacità natatorie olimpiche o olimpioniche, perché si sa che essere una nereide o un tritone in certi casi aiuta;
3) avere con sé una pratica tuta da palombaro o una muta da sub;
4) chiamarsi Mosè.
Le pozzanghere sono divise in, approssimativamente e mentre piove perchè dopo diventano tutte un ammasso semigranulare di un bel colore grigiastro uniforme, almeno quelle in strada, due categorie: quelle grandi come laghi e quelle profonde come le fosse delle Marianne.
Nel mio paese c'è una via che raccoglie nell'arco di cento metri pozzanghere di entrambi i tipi e su ambo i lati; ovviamente la devo percorrere tutti i giorni per andare a lavorare...certo che c'è una strada alternativa, ma passa, praticamente, in mezzo al mar Rosso e non sono molto bravo a dividere le acque.
Con gli anni si impara a coordinare, se non si vuole affogare, la camminata con il passaggio delle auto che, per ovvie ragioni, credo facciano una raccolta punti speciale che prevede ricchi premi in base al numero di pedoni che si riesce a lavare.
Il bello di questa strada è che la si imbocca svoltato a sinistra a un semaforo o tirando dritto da un altro semaforo, oppure ci si arriva dalle frazioni, e conduce a una scuola, perciò la mattina è piena di auto più o meno di corsa, al pomeriggio ci sfrecciano per non prendere il semaforo rosso per cui le pozzanghere vengono prese sistematicamente tutte.
In genere quando piove e dò delle indicazioni stradali ai poveri turisti dispersi fornisco anche le indicazioni inerenti l'ubicazione delle pozzanghere più pericolose.
Da quando mi hanno parlato degli ostracodi ogni volta che vedo una pozzanghera mi immagino ste' bestiole intente alle loro attività che vengono proiettate addosso ai passanti appena passa l'auto di turno; pore bestie, un attimo sei intento a vagare nell'acqua e l'attimo dopo ti ritrovi attaccato a un pino e non sai neppure come ci sei arrivato.
Certo sarebbe carino che il comune mettesse un poco a posto le strade, o che le trasformasse direttamente in piscine così ci leviamo in pensiero, ma pare che siano troppo impegnati a rifare marciapiedi, almeno così pare, e a pensare a una, spero non troppo imbarazzante, assolutamente non necessaria e inutile fontana...ci metteranno sicuramente dei led che cambiano colore della luce, vanno tanto di moda nelle fontane; secondo me devono essere in sconto.
Prossimamente scriverò di come è bello camminare per i viali alberati del mio paese in autunno...quando gli ippocastani decidono che è tempo di liberare le castagne; e le vie di Acqua Salsa hanno tutte degli ippocastani.

Ieri nell'ufficio della mia collega si è fulminata la lampadina ed io avevo pensato di spedire oggi Vento a comprarne un paio, così si metta la lampadina anche nella lampada da tavolo della stagista, e di fargliela sostituire; poi mi sono ricordato che il lampadario ha una boccia di vetro entro la quale va avvitata la lampadina e quindi ho pensato fosse più saggio fare da me.
Stamane c'è un freddo barbino e tutto è imbiancato dalla brina; pare che abbia nevicato di nuovo :)

mercoledì 26 novembre 2008

Ansia da riscaldamento

Ieri mattina, più o meno verso le 12, il riscaldamento si è spento...e non è più ripartito.
Abbiamo un fantastico termostato, di quelli coi quali puoi programmare anche le visite su Marte, le eclissi di Deimos e Phobos e ogni quanti mille mila anni Nibiru passa a salutare, con un manuale d'uso eccezionalmente breve, che regola l'accensione e lo spegnimento, in automatico, del riscaldamento o raffrescamento a seconda della stagione.
Dato che prepara anche da cena ha una funzione "manuale" con la quale si bypassa la programmazione, ma ieri, pur in "manuale", non c'è stato verso di far ripartire il riscaldamento e così abbiamo passato il pomeriggio tentando di assomigliare a degli stocafissi surgelati.
Stamane è partito con una certa grinta, ma ora si è spento e temo che non si riavii; dovrò iniziare a portarmi delle coperte da casa per poter lavorare qui dentro.
Ho provato a consultare le istruzioni ma dicono con molto entusiasmo:"pigia qui, pigia lì e il termostato fa tutto da solo" e dopo che hai pigiato esattamente i tasto descritti il risultato è che tu stai al freddo mentre il termostato ti ignora beato...se non riparte ci immedesimeremo così bene nello stocafisso surgelato da rendere la Sig.ra Tsukikage fiera di noi

Ieri al corso abbiamo deciso di impiegare queste ultime lezioni per fare un progetto completo col programma; dato che ho delle case a schiera da fare per un intervento, ne ho schizzato prospetti e assonometria per fissare le idee, ho iniziato con quei disegni che avevo con me per scoprire che le case sono corte.
Se metto una sola rampa per superare i dislivelli, sono su tre piani queste case, mi gioco le superfici vetrate.
Al momento la soluzione più promettente è quella di fare due rampe parallele al lato corto e di mettere il vano scala a metà, circa, della casa ma se questo mi risolve alcuni problemi, me ne crea altri; stasera ci lavorerò con AutoCad e risolvo questa serie di problemi altrimenti dovrò trovare un progetto già fatto, che sia guardabile, da usare.

martedì 25 novembre 2008

Perle di Vento

Oggi il nostro eroe è andato all'Elba, attualmente spero che faccia la fine di Napoleone e finisca a S.Elena, perchè deve consegnare qualcosa e ieri ci ha lasciato dicendoci: "ci vediamo giovedì"...a lui servono due giorni per andare all'Elba e tornare, forse va a piedi, e considerando che non si è informato sulle condizioni del mare, su cosa fanno i treni della loro vita, forse due giorni, andando all'avventura, sono pochi.
L'inestimabile perla da consegnare ai posteri è la seguente frase: "volevo chiederti che oggi arrivo dopo"...sapevo che aveva litigato da piccolo con l'italiano e non mi aspetto una frasario aulico solenne, ma pensavo che almeno avesse le basi di grammatica, se non proprio la coniugazione dei verbi almeno l'ordine corretto delle parti di una frase, e conoscesse almeno il significato delle poche parole che usa; invece si confonde.
Povera creatura.

Stasera corso e solita routine del martedì, sono sempre alle prese con le casette, ho sempre poca voglia di farle e mi sarei volentieri dimenticato a letto; le solite lagnanze del martedì insomma.
Ieri sera non sono riuscito a leggere neppure una paginetta, peccato perchè sono praticamente all'epilogo del volume e sono molto fiero di questo.
Direi che ho rimandato a sufficienza l'inevitabile, gli sgorbi (leggi "le casette") non si fanno da soli e nessuno li farà per me.

lunedì 24 novembre 2008

Scende giù dal ciel...lenta




Dalle quattro di stamane ha preso a nevicare, il paese è completamente ricoperto e visto che vado a lavorare a piedi, e che ho con me sempre una macchina fotografica, ho allungato il solito percorso che faccio per raggiungere il posto di lavoro e ne ho approfittato per fare qualche foto della nevicata.
Stasera dovrei andare a lavorare, ma devo vedere come sono le strade stasera perchè dalla mia via, che è su una riva (una salita), passano raramente e visto che devo andare via in macchina...ma vedremo.
In ogni caso stamane mi sono goduto la nevicata :)

domenica 23 novembre 2008

Ritorno dalla Reunion

Che dire della Reunion di quest'anno? Essendo più piccola della Sticcon c'è davvero poco, ci si va più per gli ospiti e per vedere gente che altrimenti si vedrebbe, forse, solo in Sticcon; e così è stato anche per questa edizione.
Gli ospiti sono stati davvero molto simpatici, sia Alice Krige che René Auberjonois; hanno risposto alle domande, più o meno riuscite, del pubblico raccontandoci aneddoti vari su quello che di Star Trek hanno fatto e su quello che stanno facendo ora.
Alla fine il bilancio della Reunion è, per quanto mi riguarda, sempre positivo; in fondo che convention sarebbe senza le critiche, più o meno sempre le stesse, e un po' di confusione? La sessione autografi però si è svolta in modo molto lineare senza intoppi, ma mi si dice che le foto abbiano dato un po' più problemi...
Ho fatto acquisti, chiacchierato con la "Moira", la quale mi ha omaggiato di un riconoscimento per meriti redazionali (una targa ovviamente in stile "moirico"), fatto un giro per Riccione, nella pausa pranzo, e fotografato una inquietantissima fontana con delle colonne tortili, probabilmente si illuminano la sera, che sostengono delle reti da pesca:qualcosa di significativamente imbarazzante insomma:asd:
Ho visto però il Centro Congressi di Riccione, una struttura con facciate continue, alcune inclinate, e una interessante struttura in acciaio di copertura; bello...m'è piaciuto.
Al mattino quando siamo arrivati, in verità non troppo presto, c'erano alcune persone in spiaggia che facevano volare degli aquiloni.
Ho anche fatto un po' di acquisti; ho preso "trekkies" e "trekkies2" a nove euro ciascuno e dato che in giro per Parma li ho sempre trovati a, minimo, 23euro mi è parso un buon affare.
Ci siamo alimentati in un paio di ristoranti carini, con buon cibo e neppure cari; ormai Reunion e Sticcon sono anche delle buone occasioni per gustarsi del buon pesce :asd:.

Oggi pomeriggio ho provato a lavorare con il programma nuovo per riuscire a fare qualcosa con le varie opzioni di rendering, ma si rifiuta di capire che le "finestre" sono una fonte di illuminazione e quindi i render mi vengono tutti scuri; qui si impone l'acquisto di una guida seria...e comunque chiederò all'insegnate del corso.
Domani si riparte, ma il Capo è a zonzo e quindi, pur essendo pieno di cose da fare, non avrò nessuno che mi fiata sul collo.
Stasera dovrei guardare "ritratto di Signora", prestatomi martedì da un'amica, ma dato che la "trekkità" è ancora forte in me potrei rimandarne la visione.
Ah! la "trekkezza"! :asd:

venerdì 21 novembre 2008

Tramonto



Questa foto l'ho fatta giovedì su una rotatoria della tangenziale di Parma; mi sono accorto, dallo specchietto retrovisore, che il cielo aveva un colore molto particolare così ho fatto il giro della rotatoria, mi sono fermato in una carraia e fatto una foto :)
E dopo questa vado a nanna :)

p.s.: l'immaggine si allarga ché si vede meglio :asd:

Occhiali e neuroni assenteisti

Come ben sapete, sono abbastanza miope e, pur non meritandomi il titolo di "Cieco di Acqua Salsa", senza occhiali non vedo nulla.
Il mio primo paio di occhiali, che ho ancora da qualche parte, lo misi all'età di sei anni; ovviamente nel tempo ho cambiato lenti e montatura e, durante l'adolescenza, ho avuto un paio di lenti grandi come padelle, un po' come sono tornati di moda oggi, ma erano gli anni '80 e lo stile imponeva di avere un paio di parabole sugli occhi per prendere Capodistria.
Senza occhiali rischio, probabilmente, di non arrivare vivo in fondo alla via.
Stamane, dopo colazione e le consuete abluzioni mattutine, esco per andare al lavoro e quando, una volta giunto in fondo alle scale, cerco il pulsante per aprire il portone mi accorgo che il pulsante manca; mi ci sono voluti ben due minuti per realizzare che non era il pulsante ad essere sparito, ma ero io che non mi ero messo gli occhiali e così il punsate, bianco, tendeva a confondersi col tinteggio, anch'esso bianco, del vano scala...stamane dovevo avere i neuroni ancora a letto.
Sarebbe stato divertente però trovarmi obbligato a usare gli occhiali da sole, l'unico paio da vista che ho sempre con me, per disegnare col CAD; avrei faticato moltissimo, ma arei avuto un'aria molto "mortaccina" :asd:

mercoledì 19 novembre 2008

Vento e giovane Padawan

Oggi pomeriggio, oltre alla stagista, ho avuto da seguire anche il giovane Padawan alle prese con una assonometria.
Francamente l'assonometria era molto semplice, ma, dato il disegno, immagino che sia una delle prime che disegna e quindi ha mandato in confusione il givane Padawan il quale, però, nel spegnere la lampada ha capito subito come bisogna fare per non rimanere scottati; le nostre lampande hanno un portalampada che si scalda col tempo, dato il calore della lampadina, e l'interruttore è posto nella parte superiore del portalampada il quale è collegato allo stelo da dei bracci in plastica messi anche allo scopo di evitare scottature...insomma il giovane Padawan che è venuto qui in ufficio solo questa volta ha spento la luce senza scottarsi.
Vento si scotta tutte le volte...non ha ancora capito come si spegne la lampadina.
I miei gatti, tutti, hanno imparato subito a non mettere zampine o musetto sul forno quando è acceso.
Vento dopo 10 mesi che è qui non ha ancora imparato a spegnere la lampada senza scottarsi.
Lo so che lo ho ripetuto, ma è qualcosa alla quale non si riesce a credere...insomma: DIECI mesi!!!

Sia lode alla Caffeina

Ieri al corso ho avuto la netta sensazione che i miei neuroni si stessero imbarcando per una lunga vacanza, o che iniziassero il letargo, così ho preso, nel giro di tre ore, tre pocket coffee; indi, una volta giunto al Vampyria, ho preso un altro caffè...quasi una "bronza" dato che le palpebre mi erano divenute estremamente lunghe :asd:.
Giunto a casa ho messo alcune cose sul Mac, alcuni tutorial, scritto due righe ad una amica, letto una decina pagine di filosofia medioevale, riuscendo persino a capirla :asd:, e ho dormito quattro ore; stamane ho tutti i neuroni in attività! I magnifici benefici della caffeina :asd:
Stasera mi aspetta un po' di lavoro e andrò a letto tardi, perciò domani, durante il corso, dovrò ricorrere nuovamente al pocket coffe; ne ho comprata una scatola di una certa imponenza e li tengo come razione "k" per le sere di corso quando sento i neuroni che mi lasciano.
Siamo a mercoledì e sono perfettamente funzionante; trito, frullo, impasto e sono persino stato gentile con Vento :asd:
Ho ancora oggi e domani e poi venerdì posso tranquillamente rifugiarmi in uno stato semivigile.
Sabato alla Reunion devo trovare un romulo-portachiave, o comunque a tema Trekkie, perchè al portavhiavi della Polideuce-mobile si è staccata la testa; ho un warbird romulano come portachiavi che ogni tanto subisce una decollazione e, quindi, prima che si riduca ad un ammasso di colla lo devo pensionare.
Adesso mi armo di traduttore, di stele di rosetta, e vado a interpretare il Vento-rilievo così finisco anche sti' cancheri di casette

martedì 18 novembre 2008

Caso senza speranza

Oggi sto rifacendo un disegno eseguito da Vento e il Capo mi ha chiesto se fosse tutto da rifare; avrei potuto dire peste e corna di Vento ma non ce l'ho fatta, così ho dovuto dire che obbiettivamente non era fatto poi così male, ma essendo che Vento è distratta ha fatto un lavoro approssimativa, anche se migliore di quanto mi aspettassi.
Ha fatto davvero un lavoro approssimato, errato concettualmente, e con errori vari, ma ho visto di peggio fatto da architetti...insomma non ho potuto non essere obiettivo.

Brutta roba avere una coscienza...

lunedì 17 novembre 2008

Bravo bimbo

Stamane, aprofittando della temporanea assenza del capo, sono andato in banca.
Ho scoperto perchè a Londra il mio bancomat non funzionava; era, ed è ancora, vecchio come le ciabatte dismesse di Matusalemme!
Ho fatto richiesta per un nuovo bancomat che mi permetta di prelevare anche all'estero, ma ci vogliono ben quindici giorni lavorativi così non mi arriverà in tempo per Praga, perciò, per ovviare a questo inconveniente, mi sono fatto dare la carta di credito (mi era scaduta e mi sono dimenticato di andare in banca a prendere quella nuova) che funzionando tipo bancomat, e a Londra aveva funzionato, mi evita di partire con denaro contante.
Purtroppo l'altra carta di credito non ha questo vantaggio di poter prelevare ad uno sportello.
Adesso però parte la somma paranoia: e se a Praga la carta non funziona? insomma, so già che partirò con qualche lirella in saccoccia...non lire ma euro.

E' da un po' di tempo che continuo a sognare una persona che non vedo da moltissimo tempo, con la quale non so neppure se ho litigato o meno, anche se i risultati sono gli stessi; la prima volta è apparsa perchè nel sogno avevo preso un cane (io un cane????), mentre stavolta aveva non ricordo quale problema ed era venuta a chiedere consiglio...dubito che si tratti di rimorsi di coscienza dato che la prima volta mi è salito un certo senso di stizza, mentre questa volta ero più rassegnato a fare da consigliere; vabbè...

Stamane ho dimenticato l'iPod a casa e quindi c'era il rischio di dover sentire Vento tutta la mattina che blatera o che scherza con la Abbatti Santi o con qualunque altra mia collega, ma per fortuna è stato inviato in un qualche Comune e perciò sarà fuori tutta la mattina; quando si dice la Provvidenza :asd:

domenica 16 novembre 2008

Settimana intensa

La prossima settimana sarà devastante; dovrò lavorare tutte le sere libere dal corso, eccetto, per ora venerdì, e devo anche riuscire a trovare il tempo per andare in banca per sistemare tutto per la partenza per Praga.
Anche stamane ho lavorato; mi sono svegliato alle 9e mezza, dopo essere andato a letto alle quattro e qualcosa, per poter finire un sottotetto, che ho già inviato tramite mail, che non ero riuscito a fare ieri mattina (ovviamente ho lavorato anche ieri mattina).
Stasera inoltre esco, ci vediamo a Borgo Qui Vicino, per consegnare un regalo di compleanno; non dovrei comunque fare tardi così almeno dovrei riuscire a dormire un poco.
La gita a Velleia è stata rimandata a data da destinarsi, preferibilmente in primavere, perché il sito è aperto sino a un'ora prima del tramonto ed essendo che il sole tramonta molto presto dovrei partire per forza al mattino...vedrò come sono messo la domenica appena dopo la Reunion.
I preparativi per Praga fervono, ho allertato lo studio comunicando la mia assenza, sto prendendo nota di quello che potrò portarmi, praticamente viaggiamo senza bagaglio e devo informarmi sulle dimensioni del bagaglio a mano che posso portarmi a dietro; conto anche di prendere un po' di regali di Natale e di fare tante foto :)
Mi sono appena reso conto che quest'anno il 31dicembre cade di mercoledì quindi potrei tornare al lavoro lunedì cinque...ma è tutto da vedere.
Oggi pomeriggio programmo di oziare beato e di andare avanti con la lettura; ieri sera, o stamane dipende dai punti di vista, sono andato avanti e ormai mancano solo 150pagine; il libro è davvero bello, ma è infinito...senza contare che tutte quelle citazioni in latino, non tradotte, rendono un po' difficile la lettura e la comprensione del testo, dato che le citazioni sono vitali per capire quello che l'autore dice dopo.
Quello che non capisco è perché alcune citazioni sono state tradotte ed altre no; essendo un libro tradotto dal francese immagino che fosse così anche nell'originale, ma trattandosi comunque di un libro di divulgazione, anche se parla di filosofia medioevale, non la trovo una scelta azzeccata quella di lasciare brani non tradotti..la conoscenze del latino non è poi così diffusa e il testo non è sufficientemente specialistico per giustificare una scelta del genere.
Ormai sono in fondo.
Dopo credo che andrò avanti con "L'Iside svelata" intervallandola con molto altro; sinora sono arrivato a metà del volume dedicato alla scienza ma si tratta di un cumulo di cazzate inumane, bordate lanciate contro il mondo scientifico dell'epoca basandosi su ampi buchi che le scoperte attuali hanno, in parte, colmato.
Il primo volume al momento risulta superato e fastidioso in molti punti, anche se non privo di logica, una cosa è certa; l'autrice non era una sprovveduta e neppure una scema.
C'è un bellissimo sole oggi, quindi magari vado a fare un giro, un po' d'aria mi fa bene.

venerdì 14 novembre 2008

la Vento-geometria

Al nostro eroe è stato chiesto di calcolare alcune superfici.
Di norma noi disegnamo usando come equivalenza 1unità=1centimetro, perciò basta fare un perimetro chiuso, chiamato polilinea, e con un comando specifico chiedere al programma di restituire l'area del perimetro disegnato.
Nel caso che stava affrontando Vento il disegno era stato dimezzato rispetto alle dimensioni perciò, ha pensato di moltiplicare le superfici per due...va da sè che andavano moltiplicate per quattro; si vede che mancava alle lezioni di geometria.

Vento: "è sparito il file dal programma"
io: "come è sparito?"
Vento:"...non c'è più qui sul programma"
io: "perchè è stato chiuso?"

vabbè...poveri noi!

giovedì 13 novembre 2008

Povera stagista

Abbiamo, da un po' di tempo, una stagista e sinora le ho fatto fare piccoli lavoretti semplici; oggi, dato che qui mi si fa fretta, le ho affidato una delle casette.
Impagabile l'espressione che si è formata sul suo volto quando ha visto il rilievo di Vento :asd:
Sostanzialmente dovrò venirne fuori con il rilievo, le foto e tanto, tanto, tanto buon senso...quest'ultima qualità a Vento difetta nel massimo grado
MI dispiace porella, è una ragazza sveglia e in gamba, ma per citare qualcuno di famoso: "qui si parrà la tua nobilitade" :asd:

Animali domestici 2

Una volta il mio micio, quel Nero di cui vi ho parlato tempo fa, si era preso un malanno, in effetti non ricordo più cosa di preciso, fatto sta che era inverno, c'era freddo e la veterinaria ci aveva detto che doveva stare al caldo.
Tutti gli anni gli preparavamo sul terrazzo, usando una piccola scansia lignea, una cuccia con cartoni, maglioni e sacchi di plastica in modo da renderla impermeabile.
La cuccia veniva spostata quasi tutti gli anni a seconda di dove poteva risultare meno visibile (mio padre non voleva gatti...); in genere la mettevamo in un luogo riparato, ovvero sotto al balcone.
Quell'anno però ritenevamo che comunque la cuccia non fosse abbastanza calda, e quindi l'ho tenuto in camera con me, di notte, durante la sua convalescenza.
All'epoca la mia stanza era stata ricavata, con dei pannelli di legno, nella sala, era una sala molto grande, e la mia finestra dava sul terrazzo.
Stendevo una coperta sul letto, dove lui restava, e poi lo facevo entrare cercando di non fare rumore; ovviamente non potevamo tenere alcun tipo di lettiera in casa, non era neppure abituato a usarla del resto, perciò, da bravo micio qual'era, quando doveva andare espletare le sue necessità mi chiamava.
Scendeva dal letto, emetteva un piccolo miagolio, tanto io dormivo sempre con un po' d'ansia, oltre che scomodo, così io capivo, gli aprivo la finestra e attendevo il suo rientro.

mercoledì 12 novembre 2008

tra ieri e oggi...

...non è successo nulla di speciale, ma ieri sono rimasto in piedi sino alle due per colpa del portatile che si ostinava a dire che la porta usb era sovraccarica, meno male che il fido Mac non mi pianta mai a piedi, e quando sono andato a dormire sono praticamente svenuto.
Detta così pare che non abbia fatto altro tutto il giorno :asd:
Tornato a casa dal corso ho finalmente ricopiato alcuni tutorials, e altro meteriale, che ci è stato fornito; la prima volta ho provato con un paio di chiavette ma devo aver fatto dei danni nella copia e quindi sono andato con un disco esterno.
Stamane ho fatto orario continuato, nove ore, per finire una pratica urgente.

Di fatto la mia vita sociale durante la settimana è praticamente inesistente, ma non me ne sto lamentando perché alla sera, durante la settimana, tendo a essere un po' brasato; mi trascino tra l'ufficio e casa, ritagliandomi, quando mi vengono lasciati, un po' di spazi per leggere (ieri, ad esempio, non ce l'ho fatta a leggere alcune pagine e quindi sono ancora fermo a pagina 700 e dispari...ma ormai ci sono in fondo) e guardare un po' di dvd...sono ricaduto nel tunnel di Star Trek; ma direi che va bene visto che tra due sabati si va alla Reunion a vedere come sta messo il buon Renato Melanzana :asd:
Ho proprio voglia di un po' di trecchezza :asd:
Questo sabato, mi è appena stato detto, non devo andare a finire di rilevare la stalla, questo vuol dire che resterò a casa a disegnare quello che ho rilevato sinore :)

martedì 11 novembre 2008

Le "casette"

Queste casette fanno parte di un intervento qui ad Acqua Salsa edificato dal parentame di Vento; per disegnarle sono costretto ad usare i rilievi di Vento, per i quali è necessario un interprete, molta immaginazione e un po' di buon senso per riuscire a riempire i buchi che lascia, e le foto che mi fa del cantiere perchè il parentame di Vento mi ha bandito dai loro cantieri.
Cosa posso aver fatto di così grave?
Ebbene avevamo preso da loro la nostra casetta e dato che lavorano coi piedi sono iniziati presto guai di ogni genere, tra cui anche l'installazione di apparecchi non a norma, e visto che facevano orecchie da mercante gli abbiamo fatto causa; da quel giorno il Vento-parentame non ci ha più rivolto parola...sai che perdita :asd:
Ovviamente anche noi abbiamo smesso di salutarli; il fatto ch'io non li saluti più è la ragione del divieto che mi è stato imposto di frequentare i loro cantieri.
Mia nonna diceva sempre che i frutti non cadono mai lontani dall'albero.
Ho deciso, visto che devo arrangiarmi, di spedire il povero Vento a fare tutte le foto e a prendere tutte le misure necessarie, e non, per finire il lavoro...e comunque ci darò un drocco (approssimerò).
Alla fine della fola la voglia di mettere mano a queste case è nulla...ma visto che devo...

Voltare gallone, Vento e altre amenità

Non è ancora una disciplina olimpica, ma è uno sport molto praticato e stamane mi ci sono esercitato (per chi non lo sapesse "voltare gallone" vuol dire spegnere la sveglia e girarsi dall'altra parte per continuare a dormire :asd:).
Il sogno di stanotte era un misto di lavoro e di miei quadri.
Avevamo un qualche tipo di consegna per la quale io avevo prodotto diverse opere, molto belle, tra l'altro, con una grande forza espressiva, e mi ricordo dei dettagli insignificanti come ciò che vedevo dalla finestra, alcuni particolari dei quadri prodotti, forti segni colorati, alcuni sembravano dei mosaici...; fatto sta che ricordo che i miei disegni dovevano essere piegati in formato A4 e mentre protestavo per questa cosa, pronto a difendere le mie creature, era al telefono con una persona per spiegarle come funzionava una casa.
Nel bel mezzo della telefonata suona la sveglia, che tengo appositamente lontana dal letto, così mi sono svegliato, sono andato a spegnere la sveglia e poi ho voltato gallone tornado a dormire per altri dieci minuti.

Stamane mi è stata data una notizia: pare, ma non so per quanto tempo questa cosa durerà, che Vento ci lascerà perchè il Viscido, altro personaggio del quale parlerò in futuro, l'ha richiesto al Capo.
Il Viscido tiene solo praticanti perchè così non li paga e finito il praticantato prende altri praticanti.
Probabilmente Vento tornerà presto qui non perchè non gli piacerà stare dal Viscido, in quanto potrà farsi beatamente i propri dato che di lavoro il Viscido ne ha poco e perchè spesso è fuori per tutto il giorno dato che fa supplenze, ma perchè la sua incapacità è tale per cui anche il Viscido non vorrà tenerselo; spero che il Viscido sia abbastanza disperato, e alla frutta, per tenersi Vento almeno per qualche mese.

Ho preso il nuovo cd di Enya e mi è arrivato per posta anche il nuovo cd di Lorenna McKennitt ma non ho ancora avuto modo di ascoltarli, così stamane mi sono portato il lettore cd portatile, perchè il mio pc dell'ufficio non ha l'audio (non produce proprio suoni e non so perchè...potrebbe essere una qualche sheda...mah...), ma non ricordo assolutamente come si fa ad accenderlo, credo bisogna tenere premuto il tasto "play" visto che non c'è un pulsante "on/off" e, come se non bastasse, credo che le pile ricaricabili siano scariche; però ricordo distintamente che per spegnerlo devo tenere premuto il tasto "stop"...insomma niente cd; Dio benedica l'iPod.

L'ultima Vento-scoperta: gli è stato detto di ricopiare una vecchia Convenzione perchè non esiste in formato elettronico e lui ha copiato tutto, tutto, compresi i trattini che si mettono nelle porzioni di pagine vuote per impedire che vi vengano aggiunte delle scritte.
Vero è che gli è stato detto di copiarla, ma usa un po' di cognizione anche perchè la copia dei trattini gli ha preso, almeno così dice lui, tutto un pomeriggio.

lunedì 10 novembre 2008

Vento 2

Brandendo una macchina digitale esclama: "ma dove va messa la pellicola?"

La premesse è la seguente: sino all'altro ieri ha sempre usato la macchina del Capo che è un po' imponente e oggi gli è stata data una macchina piccola, ma pur sempre digitale;il cambio deve averlo mandato in confusione.

Altro danno che ha combinato: alla richiesta di inviare un documento con un numero di protocollo, un documento che palesemente non possiamo avere in formato elettronico, ha inviato un numero inerente una pratica che era solo vagamente parente...ed ora si lamenta perchè deve scrivere tante pagine; braccia rubate alla manovalanza

Pensieri confusi

Stamane ho avuto freddo, sia la risveglio che in studio, così ho deciso che forse è il caso di abbandonare il plaid e passare a una coperta appena un po' più pesante.
E' iniziata anche la stagione della polenta; mia madre, infatti, sta iniziando a farla con una certa frequenza, ma, per fortuna, ne fa porzioni piccole solo per se.
Ieri i miei sono andati a Sissa per il "november pork", una sagra paesana che tocca tutti i comuni della bassa parmense e che è il trionfo del maiale in tutte le sue forme; il tutto ovviamente accompagnato da polenta fritta, labrusco, caldarroste, vin brulè...questa settimana la fiera si sposta a Zibello e la prossima, credo, a Roccabianca; ovviamente sono tornati dalla bassa con un quantitativo massiccio di ciccioli.
Domenica prossima, se sono in forma, penso che andrò a visitare Velleia, è da un po' che ne ho voglia, ma visto che il sito chiude un'ora prima del tramonto devo andare via di casa un po' presto...
Ho anche mal di testa, spero vivamente che stasera se ne vada perchè devo fare alcuni esperimenti con il programma imparato al corso e col mal di testa fatico a concentrarmi.
Ieri ho esaurito, quasi, i regali di Natale...domani, mercoledì più probabilmente, vado a ritirarli :)
Oggi è una giornata fiacca, poche cose da dire, molti pensieri confusi e anche poca voglia di lavorare; sono alle prese con le mie solite casette che, come d'abitudine, sono lievitate, forse grazie all'umidità, mentre le costruivano; il progetto è sempre un canovaccio.
Smetto di scrivere, sto scrivendo a vanvera, saltando di palo in frasca, senza giungere a nulla di concreto; riprenderò a lavorare

domenica 9 novembre 2008

Domenica

Oggi è stata una giornata strana, avrei dovuto lavorare, ma non avevo voglia di andare a rilevare la stalla che abbiamo iniziato a rilevare ieri, così come non avevo voglia di ripassare quel che del programma abbiamo fatto sinora la corso; ripasserò e sperimenterò domani sera.
Quando mi sono svegliato, sul tardi, mia madre mi ha comunicato che la mia vicina, che era stata ricoverato due mesi fa, era tornata ma mi aveva dato delle notizie allarmanti riguardo il suo stato di salute.
Sono stato in dubbio se passare o meno a trovarla perché non so gestire la sofferenza altrui, spesso non so cosa dire o come comportarmi, inoltre mi dà un senso di angoscia opprimente; è qualcosa che mi fa paura ed io non sono la persona più coraggiosa della terra...ma glielo dovevo, era mio dovere morale passare a vederla, perché abbiamo condiviso tanto e mi ha aiutato, anche in modo inconsapevole, quando ne avevo bisogno.
Il dovere mi spinge spesso a fare cose che per mia natura eviterei.
Mi sono fermato al piano di sotto e ho fatto con lei due chiacchiere; l'ho vista stanca, provata, ma non con un piede nella fossa e comunque l'ho vista serena.
Una qualità che le ho sempre ammirato è la sua profonda e incrollabile fede, una fede che davvero sarebbe capace di sradicare alberi e muovere montagne; una fede che a me manca, non posseggo e che forse non avrò mai.
Quando, più sollevato, sono uscito mi sono recato in Chiesa ad accendere un paio di candele; una per averla portata a casa e una affinché resti con noi ancora un po'.
Non vado quasi mai in Chiesa, non sono neppure sicuro di credere in qualcosa; forse c'è davvero una qualche entità e un livello di esistenza superiore o diverso dal nostro, forse non andrà davvero tutto perduto...non lo so; so che qualcosa di simile alla Provvidenza esiste, ma questo è tutto ed è un dato ricavato dall'esperienza personale per il quale non posso produrre nessuna prova oggettiva.
Oggi sono andato perché l'ho ritenuto giusto e poco importa se è servito più a me o se abbia davvero un significato più alto.
Penso che il mio maggior problema sia quello di voler capire cose che la mia mente non può comprendere, quando mi trovo di fronte a cose che non so come affrontare mi viene in mente un aneddoto che mi raccontava mia madre inerente la visione di Sant'Agostino e dell'angelo.
So che ci sono cose che non posso cambiare, cose che non posso comprendere, ma non posso comunque evitare di voler cambiare e capire e di stare male di fronte all'inadeguatezza dei miei mezzi...è domenica e come sempre tendo a diventare intimista.

venerdì 7 novembre 2008

Vento e altre infestanti

Questa non potevo tenerla per me :asd:
L'incommensurabile Vento doveva stampare alcune tavole e, per evitare che facesse le solite porcate, gli sono state scritte per filo e per segno tutte le istruzioni secondo il modello:
1) fare click sul menu file
2) andare alla voce stampa
3) scegliere la stampante
4) etc...
Gli è stato dato anche il percorso delle cose da stampare:
c -> documenti -> Pluto -> imbastitura.doc etc...
Stampando dei disegni c'è una mascherina in formato A4 come riferimento la quale, purtroppo, era sproporzionata ma dall'alteprima si capiva subito se andava o meno bene.
Morale: una cosa una doveva controllare e non l'ha fatta perchè tutto il suo essere era impegnato a seguire le istruzioni.
Come le fatine; un pensiero alla volta :asd:

Ho visto la Cosa, altrimenti detta "Colei che noi non nominiamo" perchè tende a portare un filo rogna.
Ha preso a infestare uno dei negozi nei quali vado a prendere i regali, bella roba a poco prezzo, questo vuol dire che dovrò andare in altri orari e comunque non al venerdì; la somiglianza con Filini è sempre più inquietante.

Due post in un giorno solo...massì...tanto qui la voglia di lavorare latita, devo anche finire delle casette per un cliente per il quale ho una forte dermatite; tornerò a produrre

Dell'età

Tempo fa ho deciso di smettere a tentare di indovinare l'età altrui perchè in genere va a finire che si creano situazioni imbarazzanti; la domanda "quanti anni mi dai?" è per me un incubo.
Rischi di rispondere con un'età bassa per poi scoprire che la persona in questione è molto più giovane; questo mi è accaduta molto tempo fa, quando la Victory ancora solcava i siderei spazi interplanetari, a una cena con l'equipaggio di una nave d'oltre Enza.
Tizia: "quanti anni mi dai?"
Io ci penso un po' su, non per l'età in sè, perchè ero convintissimo ne avesse almeno 40, ma su quale risposta dare; se avessi detto 40 sarei stato scortese, se ne avessi detto 25 sarebbe stato improbabile, così optai per una via di mezzo
io: "34?"
Tizia: "ne ho 24...me ne danno sempre meno di solito della mi età"
io:" °__°' "
...ho scoperto dopo che aveva alle spalle una storia non proprio rosea, ma da quel giorno decisi che mai più sarei incappato nella trappola del "quanti anni mi dai".

L'altra sera un paio di persone che stanno facendo il corso con me, incappano nell'argomento età e uno se ne esce con la frase: "ma io ho 34 anni, è che li porto bene"...hai 34 anni tesoro non 107! non necessiti di deambulatore, non dimentichi i denti in giro per la casa e in genere non hai una lista di acciacchi tale per cui ti serve un quaderno per tenerne il conto.

Per evitare situazioni imbarazzanti cerco di evitare di risponedere all'infausta domanda cadendo dalla brocca (ovvero fingendo di essermi dimenticato quello che mi è stato chiesto...a volte avere la fama di qualcuno che non si ricorda dal naso alla bocca ha i suoi vantaggi :asd:), oppure iniziando una lunga serie di aneddoti sperando che il mio interlocutore si impietosisca e soprassieda, ma se questa serie di manovre rischiano di sfociare nella scortesia preparo l'abum delle "figure imbarazzanti" e mi preparo ad aggiungerne un'altra alla collezione.

...il Capo stamane doveva andare via ma dato che l'aereo parte un po' dopo l'orario che gli avevano comunicato la prima volta, ha deciso di fermarsi qui un paio d'ore; peccato, io già mi pregustavo una giornata di tutto riposo tra una casetta e l'altra..

giovedì 6 novembre 2008

Cosa accade in quella scatola cranica?

Gli è stato detto di fare due copie della copertina di un documento su un A3, in modo da ripiegare il foglio e usarlo come carpetta per contenere determinati fogli; e cosa ha elaborato?

Ha preso la facciata, un A4, e l'ha copiata due volte su un A3...ma come fa ad elaborare certe scoperte? cosa succede nel percorso che collega il padiglione auricolare a quella massa, più o meno striminzita, che asfitticamente si agita nella scatola cranica?

I casi sono due: o ha un difetto uditivo tale per cui semplicemente non capisce, oppure dopo il padiglione auricolare le informazioni si perdono in un ampio nulla e Motolo, l'unico neurone che credo possegga, le interpreta come può.

Sono sicuro che da qualche parte abbia un cartello con scritto: "AAA. affittasi ampio locale cranico, mai occupato, termo autonomo, ampio parcheggio"

...così introduciamo anche Vento Tra le Orecchie, nome che si è guadagnato, per meriti, sul campo

mercoledì 5 novembre 2008

Della memoria

...o dell'assenza di essa :asd:

Ne stavo giusto parlando ieri del fatto che per me è assolutamente impossibile riuscire a ricordarmi un compleanno.

Mi ricordo il compleanno dei miei genitori e di mia sorella, ma già di quello di mio nipote non ricordo l'anno di nascita, devo ricorerre a una sottrazione algebrica sperando di ricordarmi correttamente quale anno scolastico frequenta; per il compleanno dei miei amici la faccenda si complica.

Dopo circa dieci anni di conoscenza, e assidua frequentazione, in genere riesco ad azzeccare almeno la stagione; il mese e il giorno proprio non se ne parla, necessitano di un tempo variabile da un minimo di cinque a un massimo di dieci anni aggiuntivi.

L'avvento del pc mi ha semplificato di molto la vita perchè imposto la macchina in modo che mi avvisi del compleanno che incombe.

Purtroppo tendo a perdermi facilmente nelle settimane, nei mesi e negli anni, non mi faccio mancare nulla :asd:, e spesso alla richiesta di dire quanti anni ho segue un momento di imbarazzo; non perchè non voglia confessare di avere la veneranda età di 30 e dispari anni, ma perchè sono impegnato a ricordarmi i seguenti dati: 1) in che anno sono nato; 2) in che anno mi trovo...insomma un dramma :asd:

La mia memoria è occupata interamente dall'ambito lavorativo, da un cumulo di date storiche importanti (1215, 1492, 1789, 1452, 1208, 1099, 1066, 1086 etc...), e da dati biografici essenziali delle persone che conosco; per cui mi capita molto spesso che mi si rivoga la parola dicendomi "ti ricordi quando tre anni fa..." e in genere io annuisco con aria saputa sperando di riuscire a ricordare qualcosa dell'episodio in oggetto.

Spesso mi capita anche di intavolare conversazioni con persone che affermano di conoscermi ma delle quali io non ho memoria alcuna...alcuni giorni sono meglio di altri comunque :)

Ho sempre pensato al mio reparto memoria come una grossa biblioteca con il personale addetto allo stivaggio dei ricordi particolarmente efficiente, il compito però di ricuperare i ricordi è affidato a Casimira e Cunegonda due simpatiche novantenni; la prima, sorda e con forti problemi di vista, addetta alla lettura delle richiesta e la seconda, col deambulatore, il cui compito è il recupero del ricordo richiesto...mi piacerebbe riuscire a pensionarle :asd:

L'effetto collaterale del non aver memoria è quello di dover iniziare il racconto di ogni aneddoto con: "ti ho già raccontanto di quella volta..." e riuscendo a non fare spoiler.

Un altro simpatico effetto collaterale di questa condizione si verifica quando devo uscire di casa o lascio la macchina al parcheggio; per evitare di fare avanti e indietro almeno tre volte, per sincerarmi di aver chiuso tutto, ho adottato la tecnica di ripetermi mentre controllo: "oh! guarda" controllo che sia chiuso tutto, è proprio chiuso tutto", questo però non mi impedisce di ammorbare il malcapitato che è in mia compagnia in quel momento con la domanda solita: "ma ho chiuso?" :asd:

Mia nonna diceva: "chi non ha memoria ha gamba"...dite che sarà un principio di alzheimer? :asd:

martedì 4 novembre 2008

Del Martedì

Nella mia personale opinione al momento il martedì, non me ne voglia Marte, è il giorno peggiore della settimana; troppo lontanto dal fine settimana ma troppo vicino al fine settimana precedente, piantato nel punto in cui la settimana lavorativa è più lunga perchè appena iniziata.

In realtà il mio lavoro mi piace e non avrei ragione di lamentarmene se non fosse che l'ambiente di lavoro è infestato da individui dei quali farei volentieri a meno: "Vento tra le Orecchie" e la "Abbatti Santi"...magari ne parlerò un giorno, per il momento sia sufficiente dire che al martedì lancerei tutti fuori dai velux; a volte capo compreso.

Al martedì entro in quella bellissima disposizione di spirito che può definirsi "piattola lagnosa"; mi lamento un po' di ogni e con una certa frequenza.

In questo giorno gioioso trovo l'umorismo di alcuni grossolano, volgare, irritante e stupido, mentre negli altri giorni lo trovo solo puerile; trovo l'Imbecille (altro soprannome di Vento tra le Orecchie) insopportabile in ogni cretinata che fa...va bene che questo mi capita anche durante la settimana, ma di solito mi fa solo pietà, di martedì lo prenderei a vangate sulle gengive, e poi trovo irritante oltre l'umana sopportazione le continue, ininterrotte, infinite critiche e borbottii della "Abbatti Santi" che, necessariamente, si esprime con un linguaggio confuso e così raffinato che non sfigurerebbe in nessuna bettola e, per fare una citazione, potrebbe benissimo scartavetrare petroliere con la lingua nel tempo libero.

Per finire tendo anche a sopportare poco me stesso quando inizio le lamentazioni perchè trovo decisamente stupido lamentarmi di continuo e permettere alla scemenza altrui di farmi avere travasi di bile.

Insomma è martedì e sono piattola...domani andrà meglio

lunedì 3 novembre 2008

The Man Who Fell to Earth

Ieri finalmente l'ho rivisto, grazie al dono del dvd che mi è stato fatto.

Avevo visto questo film molti anni fa, non so se in compagnia di "Colei che noi non Nominiamo" oppure se "Ella", il cui pregio maggiore fu quello di introdurmi a Bowie, mi prestò la VHS, e ricordo che il film mi ha aveva lasciato l'amaro in bocca ma non ricordavo come mai la visione venisse limitate a una certa fascia d'età...bhè, ho capito perchè: zompano come criceti e il film non lascia molto all'immaginazione.

Si tratta di un'ottima trasposizione cinematografica del racconto omonimo di Walter Tevis il quale, proprio durante la stesura del racconto, diverrà, come il personaggio di T.J.Newton, dipendente dall'alcol e questo aggiunge una nuoca chiave di lettura.

Sia il libro che il film sono fatti benissimo e meritano di essere letti; ieri sera avevo voglia di un po' di fantascienza anni '70, ma di quel genere un po' triste, cinico, che ha poche speranze...la domenica mi rende malinconico e propenso a guardare, o a leggere, questo genere di cose un po' "depressevoli".

L'alternativa era guardare "Murder she wrote",  "muppet show" o riprendere la visione di Star Trek rivedendo "Voyager"; alla fine ho guardato l'episodio pilota di "Voyager", un po' in in francese e poi in inglese, pensando di riuscire a contrastare la malinconia, ma poi ho ceduto all'inevitabile.

Credo che la trama la conosciate già, comunque ve ne scrivo un'anticipazione: la civiltà di un pianeta morente, captando le nostre trasmissioni radio-televisive, decide di inviare sulla Terra un individuo il cui compito è quello, tramite le sue conoscenze, di impossessarsi delle leve econimiche del nostro mondo per salvare il suo pianeta d'origine, e quindi anche il nostro, ma, come si suol dire, "l'uomo propone e Dio dispone" e i piani fatti prendono una piega diversa.

...ogni tanto mi prende un senso di Götterdämmerung incombente :asd:

domenica 2 novembre 2008

Lucca Comics

Eccomi di ritorno da Lucca Comics 2008; per me è stata la terza edizione e quest'anno c'era una marea di gente.
Peccato che alla sera di sabato, andiamo a Lucca in questo giorno perché nessuno di noi lavora al sabato, non ci sia stato alcun concerto.
Anche quest'anno ho fatto il turista e ho fatto alcune foto della città.
Nella mia galleria di picasa ( http://picasaweb.google.com/polideuce667 ) ho inserito alla voce "Lucca" un po' di immagini della città, davvero molto carina, piccola e con il cerchio di mura pressochè intatto, mentre alla voce "Lucca Comics varie edizioni" ho messo alcune foto dei cosplayer e di alcuni eventi della fiera; c'è almeno una foto che non potevo fare io ma l'ho preso da un sito...non ricordo il link.
Le edizioni in questione sono quella del 2006/2007 e 2008.
Oggi sono un po' telegrafico e fatico a connettere i pensieri, ma ieri è stata una lunga giornata iniziata al mattino alle 5:00 e terminata la notte alle 3:00...sono un po' provato.
La fiera è comunque molto bella, piena di gente in costume, giochi, fumetti, materiale inerente i cartoni animati degli anni '80; per un giorno intero, o per tutti i giorni della fiera, ci si immerge in un mondo alternativo dove l'endemia regna sovrana.
Al momento quella che ricordo con maggior piacere è l'edizione del 2006 perchè ci fu il concerto dei Cavalieri del Re; c'era un freddo barbino quella sera, ma noi, intendo tutta la numerosa platea, posseduti dal sacro fuoco abbiamo cantato tutti i brani...è appunto una di queste foto del concerto che io non potevo fare, ma mi si vede in adorazione come se fosse apparsa la Madonna d'Oropa con tutto il corollario di ex-voto annesso.
Dal 2006 inoltre usiamo cenare in posto un po' a fanculandia, anche se vicinissimo a Lucca, che si chiama "La Corte", massì! facciamo un po' di pubblicità assolutamente gratuita, un posto molto caratteristico dove si mangia bene; l'importante è prenotare altrimenti ti guardano malissimo :asd:
Anche per quest'ano abbiamo dato :)
Oggi c'è un sole magnifico, potrei anche andare da qualche parte, da un po' ho voglia di rivedere Velleia, ma temo la transumanza verso i cimiteri, inoltre devo ripassare le parti del software viste al corso...non so ancora come impiegare il pomeriggio, probabilmente farò un giro per il paese.

A domani e buona domenica