domenica 25 febbraio 2018

Letture

Disastro!
Ho appena finito di rileggere "North and South" e, ogni volta è così, mi ha lasciato in una disposizione melanconica di spirito.
Potrei rileggere "Persuasione" che, per quanto reputi meravigliosi gli altri, è il mio libro preferito della Austen.
Potrei leggere "Resurrezione" di Tolstoj, ma ne temo la trama congiunta alla mia disposizione di spirito, o "Mourice" l'ultimo libro di Forester che mi resta leggere, oppure rileggere "Rinascimento privato" o un libro di Helene Hanff o una qualche chanson de geste; oppure leggere uno dei tanti saggi che affollano la mia libreria, per liberarmi del coinvolgimento emotivo del romanzo.
Il periodo tra la fine di un libro e l'inizio di un altro è sempre un momento terribile.
I libri ti permettono di vivere eventi e situazioni lontanissimi dal nostro essere e, in un modo tutto loro, ti consentono di ripensare ai tuoi accadimenti perché gettano una luce diversa sulla vita di chi legge.
Leggere è una benedizione, una fortuna indescrivibile; eppure il periodo tra un libro e l'altro, la sola scelta della prossima lettura, è qualcosa di difficile.
Da una parte vuoi continuare a vivere ciò che il libro appena finito ti ha trasmesso e dall'altro vorresti poter uscirne, specie quando la lettura ti lascia uno strascico di malinconia nella quale è poco salutare indulgere, e vedere e sentire cose note ma esposte in modo ignoto.
Ogni volta è così e gli anni, che pur mutano tante cosa, non hanno cambiato questo aspetto della lettura.
Non è sempre così; a volte si leggono libri che sono indolori, non lasciano nulla perché sono letti precisamente con quell'intento, ma taluni libri, anche quelli appena citati, possono lasciare strascichi e inattese conseguenze.
Il bello della lettura è anche questo; non sapere mai cosa si riceve dal libro che si legge.

venerdì 23 febbraio 2018

Brutta persona

Sono abbastanza sicuro di aver già fatto un post, da qualche parte, a tema e ci tengo a ribadire, qualora sussistessero dei dubbi al riguardo, che sono una brutta persona.
Tra il mio infinito borbottare lavorativo, figurano sempre commenti assolutamente poco carini; un giorno prenderò un sacco di botte e me le sarò meritate tutto.
Devo dire, a mio favore, che certe cose è meglio buttarle fuori, ché tenerle dentro fa male, e che non risparmio neppure me stesso; del resto sono comunque una ghiotta preda... qui la memoria latita e questo mi espone a salaci battute.
Consumerò un sacco di punti karma.

martedì 20 febbraio 2018

Imbarazzo

Ci sono cose che, non ostante le si faccia da anni, continuano, loro malgrado a stupirci.
Mi spiego.
Sono anni che faccio pratiche edilizie, verifiche, controlli, sgrido Tizio e Caio e divento insopportabile.
Il più delle volte se non fornisco alcune cose è perché non mi sono state fornite, non ostante le mie reiterate richieste, oppure mi dimentico un modulo qui e là; a volte accade che sbagli la casistica di appartenenza del caso di specie e a volte me ne accorgo ma mi dimentico di sistemare il modulo, perché ho mille cose da fare... ebbene, questa volta, ho combinato qualcosa che non ho mai fatto prima; ho presentato una pratica edilizia senza disegni.
Rendiamoci conto; è come se si presentasse richiesta per il rinnovo della carta di identità senza presentare la richiesta... vabbé, così è forse un po' tragica, ma di sicuro è cosa indispensabile per la pratica edilizia.
I casi sono pochi:

1) l'età
Sebbene abbia studiato sumero con Sargon e abbia faticato con il cuneiforme, non mi sento poi così datato e rincretinito...

2) ferie
considerato che è da un po' che non vado in ferie o che comunque faccio ferie poco distensive, direi che l'ipotesi non è da buttare

3) devo farmi vedere da uno bravo
...che in ogni caso non è mai una opzione da buttare.

Dovrò ampliare l'album delle figure imbarazzanti

giovedì 15 febbraio 2018

Non ho idea

Non ho idea se mi serve più una vacanza, che non posso permettermi, o se potesse funzionare egualmente bene una settimana di dormita.
Probabilmente sono un po' esaurito, anche l'aver clamorosamente sbagliato un bonifico, depone a favore di una generale stanchezza; non sono sicuro che possa bastare un integratore.
Son sicuro, tra l'altro, di aver già citato Battiato che recita "ci vuole un'altra vita", ma non sono poi così sicuro di volere un'altra vita e poi, da bravo stoico, sono convinto che sia il modo nel quale reagiamo alle situazioni a rendere una vita buona; le nostre reazioni, come i sentimenti e pensieri, sono solo nostri.
Il giovedì sono anche preda di una stanchezza diffusa... Il lunedì sono inverso perché è lunedì, il martedì è giornata terribile per ovvi motivi, il giovedì sono stanco, la domenica depresso; sono fondamentalmente una lagna la maggior parte della settimana.
Mi devo inventare qualcosa ma sono a corto di idee.

mercoledì 14 febbraio 2018

Borbottio

Diciamocelo; ho sempre borbottato il sindacale mentre svolgo le mi mansioni lavorative, inutile dire il contrario, di recente, però, mi sono accorto di borbottare molto più di prima.
Mi è difficile stabilire quanto io possa essere insopportabile; di sicuro deve essere impegnativo lavorarmi di fianco mentre me la suono e me la racconto.
Sicuramente proverò a limitarmi.
Che sia l'età?
In realtà mi piacerebbe sapere se esiste un girone infernale destinato ai borbottoni anche se, dato, diciamo così, le mie peculiarità professionali, mi attende una bolgia ben precisa.
VII Cerchio, X Bolgia; probabilmente mi aspetta la febbre.
Spero di non essere fastidioso.
Borbottare è peggio che fischiettare male?
Mi impegnerò per essere più silenzioso; male non mi farà.
Un'altra cosa che devo fare è smetterla di lamentarmi e fare la piaga.

martedì 13 febbraio 2018

Ares

Carissimo,

qui bisogna addivenire ad un compromesso, cosa non facile, presumo, da ottenere con uno come te ma sappi, che so essere particolarmente insistente.
Magari non è con te che devo parlare ma con Deimos o Phobos, nel qual caso potrebbe essere affare più complesso.
Secondo lo stoicismo non sono le cose in sé a renderci di buono o cattivo umore, ma la rappresentazione che di esse noi abbiamo; ora, mi rendo perfettamente conto di questa cosa, ma, ne converrai, non è facile essere stoici di fronte alla reiterazione continua delle medesime cose e situazioni.
Intanto, per dire, mi piacerebbe che quando scrivo delle mails il destinatario leggesse anche il testo e non andasse a sentimento sulla base, forse, dell'oggetto.
Vorrei che i Numi non mi spedissero più individui incapaci di trovare l'acqua in mare.
Vero è che trattasi di eventi che, ahimè, sfuggono al mio controllo e che dovrei vivere come un cataclisma ordinario; come un asteroide qualsiasi o una estinzione ciclica di massa.
Capisco anche che, evidentemente, devo aver pescato, tra le schede fornite da Lachesi, con poco giudizio, colpa anche, magari, di una scarsità di puntini px; del resto, si sa, i puntini possono tutto.
Evidentemente non ho abbastanza esperienza, ma sono sicuro di averne a sufficienza adesso per cui dovresti persuaderti a una qual certa clemenza nei miei confronti.
Mi rivolgo a te perché è nel tuo giorno che, solitamente, mi accadono cose che richiedono, da parte mia, erculei sforzi di sopportazione.
Non voglio apparire ingrato poiché, negli anni, le cose sono molto migliorate ma noto, comunque, una certa costanza nel presentarmi alcune situazioni; devo considerarle un pro memoria?
Mnemosine è stata sicuramente parca con me, ma ti assicuro che certe cose le ricordo molto bene.
Mi impegnerò per affrontare in modo compiutamente stoico, o quanto meno ad esso molto vicino, quanto mi accade, ma ti chiedo di essere benevolo nei miei confronti.

Grazie

domenica 11 febbraio 2018

Dracula 3D


Prima di addentrarmi nella recensione di questa pellicola, abbisogna una, in più punti, necessaria premessa.
Abbiate pazienza.

Premessa.
Non guardo film horror.
Correva l'anno 1980 e qualcosa, ero molto piccino, e insistei per stare alzato a vedere una edizione de i viaggi di Simbad; feci incubi tutta la notte.
Trattavasi di un film degli anni '50.
Sono facilmente impressionabile tant'è che persino il primo Alien, quando lo vidi, mi spaventò; ciò non mi ha impedito di vederlo tutto e di apprezzarlo tant'è che, ora, è uno dei miei film preferiti.
L'unica eccezione fu un "silent hill" del quale ricordo solo l'uomo-lampada-etnica-in-tek.
Qualche anno fa andai al cinema a vedere il bellissimo “crouching tiger, hidden dragon”, il meno bello "house of flying daggers" e il bellissimo film su una cospirazione di crisantemi gialli ("curse of the golden flower").
Così andai anche a vedere un film coreano, "seven swords", che aprì il festival del cinema di Venezia, che può essere riassunto in poche righe:
“hai ucciso Trotta nel Fango” unica battuta memorabile del film;
la cavalcata dei Kiss;
Pirla Verde e Mastro Lindo con enfisama;
Altro:"vabbè... andiamo via"
Altra:"cosa??? mi hai portato a vedere 'sta cosa e adesso te la guardi tutta!!!"
Ce ne fu un altro, a dir il vero, un film di Batman, che ricordo solo perché mi si ricorda di essere andato al cinema, la fortuna di andarci in compagnia è che qualcuno si ricorda i film per me, e che mi ha convinto a ritenere i soli film di Burton come unici, a tema Batman, film meritevoli di essere visti.
Adam West è in una categoria a parte.

Ieri sera, in un pub di Reggio Emilia, durante una conversazione con amici, è venuto fuori “Dracula 3D” di Argento riscuotendo, l'usuale, consenso; film involontariamente comico che minaccia noia.
Evidentemente la parte “minaccia noia” non la ricordavo bene, per cui, oggi, ho iniziato a guardare il film incriminato.
Ho resistito un'ora.
Mal recitato, mal girato, orridi effetti speciali, colonna sonora anemica; si tratta di un brutto film anni '70 che strizza l'occhio al filone al quale appartiene l'Ubalda.
Ha la suspence di un orologio rotto, il pathos di un foglio di istruzioni per forchette... e gli effetti speciali sono i peggiori mai visti.
Non so se vi ricordate “In compagnia dei lupi”, io si perché la trasformazione in mannaro mi inquietò moltissimo; qui c'è una trasformazione che vorrebbe essere terrificante e fa sbadigliare.
Alla fine ho cercato sul tubo la scena della mantide che, a detta di chi ha visto tutto il film, è l'unica che merita; ovviamente merita per motivi del tutto diversi dalle intenzioni per le quali è stata inserita.
Una noia uguale l'ho provato solo leggendo “100 colpi di spazzola” di Melissa P.
Questo film non si guarda, fa male agli occhi, alle orecchie e provoca suicidio di massa dei neuroni.
Ricordo che negli anni '80 i soldi pubblici finanziarono “Mutande pazze”; “Dracula 3D”, che usufruisce dei medesimi finanziamenti, è probabilmente peggiore del film di D'Agostino... che non ho visto e del quale ricordo solo il trailer.
Questo film rientra nella categoria horror per altre cause da quelle volute.
Povero Stoker.
'Sta roba non si guarda.