martedì 13 febbraio 2018

Ares

Carissimo,

qui bisogna addivenire ad un compromesso, cosa non facile, presumo, da ottenere con uno come te ma sappi, che so essere particolarmente insistente.
Magari non è con te che devo parlare ma con Deimos o Phobos, nel qual caso potrebbe essere affare più complesso.
Secondo lo stoicismo non sono le cose in sé a renderci di buono o cattivo umore, ma la rappresentazione che di esse noi abbiamo; ora, mi rendo perfettamente conto di questa cosa, ma, ne converrai, non è facile essere stoici di fronte alla reiterazione continua delle medesime cose e situazioni.
Intanto, per dire, mi piacerebbe che quando scrivo delle mails il destinatario leggesse anche il testo e non andasse a sentimento sulla base, forse, dell'oggetto.
Vorrei che i Numi non mi spedissero più individui incapaci di trovare l'acqua in mare.
Vero è che trattasi di eventi che, ahimè, sfuggono al mio controllo e che dovrei vivere come un cataclisma ordinario; come un asteroide qualsiasi o una estinzione ciclica di massa.
Capisco anche che, evidentemente, devo aver pescato, tra le schede fornite da Lachesi, con poco giudizio, colpa anche, magari, di una scarsità di puntini px; del resto, si sa, i puntini possono tutto.
Evidentemente non ho abbastanza esperienza, ma sono sicuro di averne a sufficienza adesso per cui dovresti persuaderti a una qual certa clemenza nei miei confronti.
Mi rivolgo a te perché è nel tuo giorno che, solitamente, mi accadono cose che richiedono, da parte mia, erculei sforzi di sopportazione.
Non voglio apparire ingrato poiché, negli anni, le cose sono molto migliorate ma noto, comunque, una certa costanza nel presentarmi alcune situazioni; devo considerarle un pro memoria?
Mnemosine è stata sicuramente parca con me, ma ti assicuro che certe cose le ricordo molto bene.
Mi impegnerò per affrontare in modo compiutamente stoico, o quanto meno ad esso molto vicino, quanto mi accade, ma ti chiedo di essere benevolo nei miei confronti.

Grazie

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