mercoledì 24 giugno 2015

In ascensore

Me lo ricordo ancora benissimo.
Una sera di parecchi anni fa, in ascensore, avevo detto che prima di essere tagliato fuori perché, avevo detto, sarebbe successo, me ne sarei andato io e nessuno sarebbe venuto a cercarmi; mi venne risposto di smettere di fare lo stupido... ovviamente avvenne esattamente come avevo detto.
L'aspetto interessante è che a me piace prendere la mia parte di colpa, non perché sia santo o ambisca agli onori degli altari, ma perché mi piace fare errori diversi e per farlo devo capire dove ho sbagliato; per cui, tutto sommato, non me la prendo se passo per quello cattivo e posso anche farmi carico di colpe non mie.
Per fortuna non ritengo l'esistenza fatta di bianchi e neri e "il sole è nuovo ogni giorno".

lunedì 22 giugno 2015

Un lungo periodo di assenza

Da qualche tempo a questa parte la mia vita si è arricchita di complicanze non volute o cercate.
Una "malattia" ha fatto capolino nell'esistenza di una persona cara e quindi, da qualche tempo, sono impegnato più di altre volte; le cose cambiano di continuo, Eraclito aveva ragione, e la stasi è sempre un  male.
Oltre a questo fatto si sono manifestate complicanze ulteriori in altri ambiti della mia esistenza.
Si spera sempre in cambiamenti positivi, ma il bicchiere resta a metà e sta a noi vederlo "mezzo pieno" o "mezzo vuoto"; scegliere fra ciò che ci fa stare bene e ciò che ci fa stare male.
A volte sento di averne a sufficienza; gli anni trascorsi, però, mi hanno insegnato a conoscere i miei limiti e che questi sono elastici e che, talvolta, posso portare più del previsto.
Secondo Epitteto le cose hanno due manici e sta a noi decidere quale prendere; per questo decido, anche nel guardare alle persone, cosa vedere e a cosa passare sopra.
Non ho né la forza, né la voglia, di perdermi a dietro a polemiche, questioni, o altro che reputo, nel quadro generale, di scarsa importanza.
Le cose hanno due manici e a questo mi attengo.