sabato 28 ottobre 2017

Noia

Tutti gli anni ci provo; per Natale, lo sanno bene i miei manzoniani lettori, chiedo un anno di noia.
Anche quest'anno non è stato per niente noioso; posso sperare nel prossimo...
Continuerò a chiedere, pervicacemente, un anno noioso perché, in fondo, dati i miei trascorsi, me lo merito.
La noia è ampiamente sottovalutata.
Penso, quasi come se fosse l'età dell'oro, a un periodo privo di alcun evento significativo, nel quale alzarsi la mattina, fare la solita colazione, andare al lavoro a sbrigare le solite rogne, tornare a casa, cena frugale e poi leggere...così; senza alcun evento traumatico, crisi familiari in corso etcc...
Non è stato un anno continuamente pieno di eventi memorabili, fortunatamente è stato abbastanza noioso, ma con alcuni eventi più significativi del voluto.
La mia speranza è che questo evento particolare, del quale non posso al momento parlare in liberà, sia abbastanza significativo da risultare un cambiamento reale e non la solita maretta, anche se più agitata del solito, che si risolve nel solito clima consueto.
Va bene la noia, ma solo quando è salutare.

domenica 22 ottobre 2017

Cambiamenti

Uno ci spera sempre e quindi, anche questa volta, proverò a modificare alcune cose prima di iniziare una relazione stabile e duratura con Esaurimento.
Per prima cosa devo ridimensionare l'impegno lavorativo, l'ideali sarebbe lavorare meno, ma visto che la pagnotta s'ha da portare a casa, modificherò il modus operandi di lavorare; mi prenderò più tempo per fare le cose, basta farle di corsa, basta con le mille interruzioni per la qualunque, anche a costo di essere più sgarbato, e basta lavorare sempre.
Alla domenica, per esempio, ho deciso di non lavorare più; non lavorerò più, similmente, tutte le sere della settimana, ma solo un paio di sere potranno essere dedicate a questa occupazione.
Voglio riprendermi i miei spazi e i miei tempi; questo vuol dire tornare a guardare dei film, o delle serie tv ogni tanto, leggere alla sera e non solo prima di andare a letto, occuparmi delle mie piante... cercare, insomma, di evitare che il lavoro prenda il sopravvento.
Vorrei riuscire a guardare un video d.i.y. senza pensare a: aumento di su, dovranno pagare gli oneri; avranno chiesto il permesso ai vicini?... e via discorrendo.
Altra cosa da fare è cambiare la mia percezione sia del lavoro in sé, sia di taluni, invadenti, colleghi... devo anche imparare a dire di no.
Nel frattempo inizierò con le cose più semplici, ovvero tutto quello scritto sino a "imparare a dire di no", quest'ultima cosa sono anni che ci provo in modo inutile e quindi sto sbagliando da qualche parte, ma ci arriverò.

lunedì 2 ottobre 2017

Silenzio

Non è che abbia proprio bisogno della musica per lavorare, posso benissimo restare in silenzio e produrrei lo stesso, purtroppo, ragion per cui ODIO gli open space, mi ritrovo a lavorare con una persona che ha ingoiato una radio da piccolo e non c'è un metodo pacifico e non-violento per farlo stare zitto.
L'unico sistema è mettere gli auricolari e ascoltare un genere musicale possente e fragoroso; la cosa mi farebbe anche piacere, ma purtroppo devo anche rispondere al telefono... non posso tenere il volume delle casse elevato a sufficienza per coprire la sua voce e quindi passo otto ore con questo che fa salotto e urla come se fossimo tutti sordi.
Se non parla, evento raro, si mette a fischiettare ma, non essendo capace, accenna un motivetto con le solite tre note; una piaga.
Lavoro vicino ad un asilo e quando c'è l'intervallo e liberano le belve, la via si popola di urla possenti che coprono tutti i rumori... ad eccezione della sua voce.
Sono vecchio, scassamaroni, per nulla amabile, ma questa cosa contribuisce a rendere più sottile la mia pazienza...
Dovrò cogliere l'occasione per mettere in pratica gli insegnamenti stoici e modificare la mia percezione dell'evento, guadagnando anche dei punti karma che mi servono.
Che Epitteto sia con me