lunedì 31 agosto 2009

"pluviofilo"

Non so neppure se in italiano esista o meno il termine,  ma memore del buon "Giove Pluvio" ho pensato che fosse un termine simpatico per descrivermi in questo periodo.

Ho sempre amato la pioggia, le nuvole scure che minacciano tuoni e che poi liberano a terra piogge più o meno torrenziali; finalmente ieri è piovuto e mi è dispiaciuto dover passare il pomeriggio col capo appoggiato sulla scrivania e intento in una occupazione nobile, ma non certo se praticata sulla scrivania: mi sono addormentato sul pc.

Domenica mattina mi sono dovuto alzare molto presto, dopo aver dormito forse tre ore, per lavorare e dopo cinque ore di lavoro, cullato dal fresco e dal canto della pioggia, sono svenuto sulla tastiera; per fortuna non ho sbavato e non ho danneggiato il pc :asd:

E' da un po', comunque, che al pomeriggio, quando torno a casa in pausa pranzo per dormire, tanto non necessito di molto nutrimento e posso anche non mangiare a pranzo, mi addormento con un bellissimo cd che riporta un'ora di temporale; senza musica, cinquettii o altro, solo e soltanto temporale con tuoni annessi...ho una voglia di autunno che mi sfigura.

Probabilmente se abitassi in una zona con moltissime precipitazioni me ne lamenterei, ma essendo che ad Acqua Salsa piove un po' con la stessa frequenza delle altre zone della Pianura Padana, per me un temporale è un giorno di festa.

ah...dalla settimana scorsa, ovvero da mercoledì, è iniziata l'annuale migrazione dell'oca, più o meno in senso letterale e il più delle volte è solo riferito ai genitori il termine nell'accezione dispregiativa, dalla fascia bianca; pare però che quest'anno, non ostante gli imponenti cartelloni pubblicitari, più o meno brutti come al solito, non se le fili nessuno.

giovedì 27 agosto 2009

Confundus

io: Prendo questa strada perchè non l'ho mai fatta e perchè prendendo quella l'ultima volta mi sono ritrovato in via Emilia...

Al ritorno:

Samara: ...ma non ci siamo già persi qua?

io: in effetti sembra anche a me...però più avanti c'è una strada, oddio non ricordo se è stata una scoperta di Cinzia o mia, che va in via Emilia

Giuda: è persino asfaltata questa strada; non può essere una scoperta di Cinzia :asd:

E' sempre un piacere vagare nella pianura padana alla ricerca di punti di riferimento in tale compagnia, specie dopo una serata a sbevazzare a condividere chiacchiere con la nostra Regina

Continuo a pensare però che alcune zone siano funestate da un potente incantesimo confundus che mi fa perdere; avevo persin pensato di prendere su Cinzia per contrastarlo, ma me la sono dimenticata nella sua scatola...è decisamente un incantesimo potente :asd:

mercoledì 26 agosto 2009

Tosata e altro

Stamane sono andato a farmi tagliare i capelli; e di per sé non sarebbe una gran cosa se non fosse che le mie visite dal barbiere sono sempre molto diradate nel tempo.

Questa volta credo di aver atteso un anno circa prima di andare. 

Avrei voluto andarci prima di partire per l'umido Cipango, ma il barbiere era in ferie e quindi ho dovuto rimandare; d'altronde anche lui, quando mi ha visto stamane, ha concordato con me che ormai, per quanto li avevo lunghi, quindici giorni avanti indietro non erano 'sta gran cosa :asd:

Tornato alla magione ho avvisato i miei:

io:...ah...mi sono fatto tagliare i capelli

Augusto genitore: davvero? stai scherzando? Fatti vedere va'

io: perchè? non mi hai visto di recente?

Augusto genitore: che c'entra! metti che ti incrocio per strada; coi capelli corti potrei non riconoscerti :asd:

Ultimamente, tanto per dire qualcosa che nulla ha a che fare con l'argomento precedente, in pausa pranzo ho l'abitudine di ascoltare un fantastico cd con la registrazione di un bellissimo temporale; ho voglia di pioggia...è per questo che mi sono fatto tosare.

Non pago credo anche che la settimana prossima laverò anche l'auto; un po' perchè al momento è avvolta da un'aura di tetano 9/9 con travolgere volante, e un po' perchè spero che il lavaggio induca la pioggia a manifestarsi.

Avviso la protezione civile e preparo l'arca :asd:

martedì 25 agosto 2009

Primi giorni lavorativi

Di norma, dopo una vacanza, i primi giorni lavorativi sono un dramma ma questa volta, complice anche il fatto che avevo voglia di tornare a casa per una serie di motivi vari, l'inzio è stata davvero soft.

Innanzi tutto il capo è via, è vero che torna domani sera, ma lo vedrò solo per due giorni, l'ho sentito al telefono ed è stato molto gentile; non c'è ne Vento ne la Smadonnatrice e quindi questa settimana mi serve per liberarmi dello stress accumulato in vacanza.

Ho praticamente ultimato tutto quello che dovevo fare in questi pochi giorni perciò domani, e oggi pomeriggio, potrò dedicarmi ai miei c.a. con una certa flemma e farmi anche i miei nel frattempo.

Sto anche pensando alla gita fuori porta di domenica; non so se andrò al mattino o al pomeriggio, mi aspetta una lunga serata, sabato, di chiacchiere varie, ma essendo che mi dirigo verso la montagna poco importa, ci sarà comunque fresco.

Un po' mi spiace che con l'inizio di settembre e le piogge dovrò rinunciare alle mie escursioni domenicali, o se non altro alla visita di luoghi montani, ma non vedo l'ora di avere un po' di fresco anche se, tutto sommato, non posso lamentarmi di questa estate.

Torno ad affacendarmi alle mie faccende ;)

domenica 23 agosto 2009

Tornato

Dopo un lungo viaggio in aereo, sono rientrato ieri dal Giappone e, una volta a casa, ho messo subito a posto le valigie e le varie cose che sono state prese; potevo aspettare anche oggi, ma magari nel pomeriggio avrei potuto volere andare da qualche parte, così ho preferito fare tutto ieri sera.
Stamane mi sono alzato ben alle nove, ho dormito praticamente 10 ore, e mi sento decisamente più riposato.
Metterò qualche foto, ma solo alcune perché, da un rapido conto, ne ho fatte circa 1.600...il Giappone merita di essere visto; le città sono un po' tutte uguali, ovviamente tra bombardamenti, terremoti e incendi non c'è rimasto molto di originario, ma, per quello che ho visto, vi sono dei bei templi e castelli, in molti casi ricostruiti esattamente come erano, e la gente è, in massima parte, molto cortese, disponibile e gentile; l'aspetto più bello è proprio il toccare con mano una realtà molto diversa.
Ho sentito la mancanza dei tovaglioli, oltre che del bidet, ma non si può avere tutto dalla vita.
...ah...ho perso quattro chili e di certo non è stato per via del mangiare, dato che ho mangiato sushi a quattro palmenti il più possibile; me ne restano solo altri cinque ora da perdere.

giovedì 6 agosto 2009

Si va in Cipango


Questo blog resta chiuso per ferie dal 07/08/2009 al 24/08/2009
Se non mi prendo la "maiala" o altre robe interessanti avrò
montagne di foto del Cipango da mostare

L'ascensore che squaglia

Stamane sono andato al Comune di Fidenza per protocollare una pratica da 6kg in duplice copia, inutile montagna di carta che resterà a prendere dell'umido da qualche parte, e ho due scoperte interessanti:

1)Attenzione quando andate al punto "ricevimento" perchè è frequentato da "cose" di altri mondi e dimensioni :asd:...i lettori che mi conoscono possono immaginare a COSA io mi stia riferendo, dico solo che il rosso pompeiano era decisamente un po' troppo;

2)Non prendete mai l'ascensore per andare all'ufficio tecnico del comune, c'è, da qualche altra parte un altro ascensore piccolino dell'anteguerra, poichè è stato installato all'esterno dentro a un volume di vetro ed è assolutamente privo di ogni qualsivoglia sistema di ventilazione; d'estate ci si cuoce!!!

Io oggi pomeriggio rimango alla magione al fresco, controllo che nella valigia ci sia tutto, preparo il pacchetto coi libri da spedire in Ohio, così domani lo invio, e guardo cosa fare domani mattina della mia vita; avevo anche intenzione di tagliarmi i capelli, ma non ne ho più così tanta voglia...si vedrà

Eclipse - ultima fase

Consueta abbondanza di spoiler a seguire

Li avevo lasciati coi preparativi per la battaglia, l'ultimo dei quali consiste nel portare la Bella a Picco di Fanculandia che, molto opportunamente, non ostante si dica che il mese è quello di giugno, è allietato da una tipica tempesta di neve estiva (quanto sia plausibile non so, non ho idea di dove sia situata Umidolandia).

Mentre Bella tenta di imitare uno stocafisso e di perdere qualche dito per necrosi a causa del freddo, il Bello è combattuto tra il desisderio di andare a prendere una stufa e la paura di lasciarla da sola, quando la Stufa si stanca e si sposta da sola materializzandosi nell'Amico indiano mannaro che coglie l'occasione, non ostante il Bello non gradisca più di tanto, per infilarsi nel sacco a pelo della Bella per scaldarla.

Segue dialogo con tanta melass, poi la Bella si addormenta e il mannaro e il vampiro iniziano un dialogo su quanto amino la Bella e via discorrendo; in realtà non è stata neppure una brutta parte, anche se si finisce il capitolo ribadendo che l'adoloscenza è una brutta malattia, nella maggior parte dei casi si guarisce, raramente è letale, ma spesso lascia strascichi profondi e imbarazzanti.

Finalmente arriva la battaglia e mentre non sappiamo nulla di quello che la Famiglia Ematofaga combina con gli infanti, ecco che l'autrice ci delizia con la descrizione del combattimento della perfidissima Victoria, e del suo aiutante, col Bello che è rimasto da solo con Bella...Jacob se ne è andato con la coda tra le gambe non prima di una scena molto melodrammatica.

Quando finalmente compare la Perfida Victoria il Bello esclama: "avevi ragione Bella, c'è Victoria dietro tutto questo. Nessuno poteva immaginarlo", o qualcosa del genere e verrebbe da dire che se avesse letto un po' più di Nessuno saprebbe che quest'ultimo non è proprio un cretino e che questa grande rivelazione era prevedibile dai primi capitoli del volume...due più due fa sempre quattro.

La scena della lotta, compare poi anche un mannaro, ma non è Jacob, è descritta con un certo mestiere perciò dà un po' di coivolgimento; sappiate che alla fine Victoria e il suo Aiutante a Perdere vengono ridotti a una comoda haché da fare poi alla fiamma...ma durante la battaglia Jacob viene ferito; no...non muore nessuno dei "buoni", è pur sempre un romanzo "meyer", per cui la Bella è affranta e derelitta, ma deve tornare in paese a salutare papà, che con pretesto biechissimo è stato spedito da qualche parte, prima che si insospettisca.

Stiamo parlando di Charlie che non ostante la confusione che 20 infanti vampiri possono aver combinato per arrivare alla riserva di Umidolandia, non si è accorto di nulla.

Alla fine, finalmente, Bella va a trovare Jacob e si sente poco bene, ma d'altronde il triangolo non l'aveva considerato perchè per lei la geometria è un reato; segue una scena che non avrebbe sfigurato in "Andrea Celeste" o in "Anche i ricchi piangono", durante la quale lei dice a Jacob che ha capito di amarlo, ma non può vivere senza Edward, che se non fosse comparso il Bello probabilmente sarebbero stati bene, ma così non può...e bla, bla, bla...e devo dire che da ex novelas-dipendente ho apprezzato molto questa cosa.

Alla fine Alice organizza il matrimonio, Edward manda un biglietto a Jacob per ringraziarlo di aver protetto Bella non ostante sé stessa e quest'ultimo decide che al momento preferisce passare la vita come mannaro.

Ah!...compaiono anche i Volturi, bhè una piccola comitiva e non proprio le Cariatidi in persona, ma giusto una paio di capitelli del pronao, che, con un tempismo eccezionale, arrivano giusto in tempo per constatare quanto brava sia la Famiglia Ematofaga a far le pulizie; non c'è traccia di carne morta, o meglio più morta del solito, e il tutto odora anche di pino silvestre. Una degli infanti è stata salvata dalla Famiglia Ematofaga e così Bella può vedere come si ridurrà, ovvero una essere con un unico pensiero che se non si nutre sta male; ai Volturi questa sopravvissuta non piace e decidono che sta benissimo a pezzetti fini fini in un contorno di fiamme.

Bella ne rimane traumatizzata al pensiero di ridursi così ma complice il fatto che l'autrice è quella che è, il personaggio pure, tutto sto dramma dura pochissimo.

Che dire? E' il meno peggio di quelli letti sinora; c'è un minimo d'azione, tantissima tele-novelas, più saccarosio e dolcificanti del necessario, ma ci sono un po' di contrasti...il meno peggio dei tre; il fatto che Bella si paragoni alla protagonista di "Wuthering heights" fa un po' andare di traverso i pasti, ma nel complesso è un libro non del tutto inutile. In una scala da 1 a 10 ove 1 è un qualunque libro piaga di Moccia e 10 è il miglior libro che voi abbiate letto, per me è sicuramente "Rinascimento privato", a "twilight" si può assegnare un 1,2 , a "new moon" un 1,3 e a questo si arriva quasi al 1,5...c'è un miglioramento.

Presto iniziarò la lettura di "breaking dawn" che da quel che mi si racconta deve essere l'apoteosi della vaccata, e quindi si riprecipiterà verso valori molto bassi...ma vi annoierò a morte da settembre perchè domani parto per il Cipango e ho altri volumi in valigia :)

Dimenticavo!!!! Dopo che la Bella ha passato gli ultimi due libri a strusciarsi contro Edward pur di fare sesso e quest'ultimo si è sempre tirato indietro preoccupato della propria virtù, ecco che finalmente è il Bello che si decide a offrirlo su un piatto d'argento, comodato d'uso, anche subito, no riscaldamento ma con aria condizionata, ampio parcheggio. Detta così uno penserebbe che finalmente sti due fanno sesso, Bella placa gli ormoni e smette di frantumarci gli zebedei e invece, colpo di scena, ora è lei che decide che in fondo le piace tenerla ancora per un po', che le pare prematuro darla via, e che ci tiene a fare "le cose per bene"; quindi niente sesso pre-matrimoniale, si commette peccato, si mette in pericolo la propria anima ed è malissimo...vabbè...io questa parte non la commento ma confesso che ero molto indeciso sul da farsi, non potendo ridere, data l'ora e il casino che avrei fatto, ho chiuso il libro e mi sono diretto in cucina a bere del vino.

mercoledì 5 agosto 2009

Eclipse

Usuale vagonata di Spoiler a seguire...lo si sappia

Ormai sono giunto a poche pagine dalla fine e onestamente non so cosa pensare di questo libro.

La trama è una riedizione di quella del primo volume della saga ma con alcuni significativi miglioramenti, c'è ben un capitolo, con la storia di Rosalie, che è ben fatto...oddio...la storia è interessante ed è raccontata come se fosse la protagonista della vicenda, Rosalie appunto, a raccontarla e non si ha la sensazione di leggere gli ingredienti della farina.

La vicenda della Cattiva Victoria e dei suoi tentativi di sterminare la Famiglia MUlino Bianco con Bella al seguito, abbassate subito quei cartelli "forza Victoria" perchè verrà chiaramente asfaltata da qualche parte, ha anche una certa suspence; rovinata dal fatto che sto' branco di vampiri non riesce a fare 2+2 e a capire che dietro le vicende di Seattle c'è Victoria la Bieca.

Invece di essere un brutto romanzo è un romanzo che si riesce a leggere ma irrimediabilmente rovinato dalle imperizie, e dalle peculiarità, dell'autrice e della saga.

Per proteggere Bella la spediscono, dietro sua insistenza, e sappiamo quanto possa essere frantuma zebedei la donzella, al locale circolo "Licantropi oggi" ove viene allietata, oltre che dall'amico indiano grosso come un pick up, che le si spiaggia addosso ad ogni occasione più o meno inutile, dal racconto del come mai gli indiani della riserva hanno l'hobby di divenire mannari.

La leggenda narrata, vi dirò, è anche credibile; non sembra del tutto fuori luogo.

L'amico indiano poi bacia Bella che, per manifestare il suo disappunto, in quanto non è per nulla interessata all'articolo che Jacob tenta di venderle, lo picchia ma dato che è Bella riesce a farsi malissimo e frantumarsi il metacarpo. Non so esattamente dopo quanto tempo si decidano a portarla all'ospedale ove viene rappezzata, o forse la portano da Carlisle l'Ematofago Medico, e segue una scena nella quale il Bello, che non mi ricordo come o perchè apparisse ma aeva una ragione plausibile, minaccia il mannaro dicendogli di non rovinargli la Bella che è un fine articolo rarissimo e fragilissimo se vuole arrivare vivo alla prossima toelettatura; sicuramente una volta un acaro l'ha guardata male e lei si è fratturata il perone.

Nel frattempo Seattle è divenuta una macelleria scala megalopoli per cui i nostri amici decidono che è tempo di fare qualcosa prima che i volturi si scrostino dal loro loculo e facciano una capatina oltre oceano, così la Famiglia Mulino Bianco si esercita a combattere degli infanti e ci veine svelata l'inutile storia di Jasper...credo si chiami così; Jasper faceva il domatore di infanti nel sud del mondo, poi la proprietaria del circo decise che controllare un città non era sufficiente, le venne la sindrome da Napoleone e qualcuno le sterminò l'esercito di infanti e il nostro domatore se ne andò all'estero.

In questo universo i vampiri infanti, cioè creati da poco, sono più forti dei vampiri con qualche secolo in più; sono forti quanto uno stegosauro e intelligenti uguali...senza considerare il ganglio, o cervello dipende dalle versioni,  nelle chiappe.

All'improvviso a Bella viene un'idea, e la cosa la sorprende perchè non c'è abituata, ma dopo milemila pagine di questi qui che si domandano che fine abbia fatto la Bieca Victoria e il perchè della macelleria all'aria aperta a Seattle, Bella dice: "ma le cose non potrebbero essere collegate?"...e rimangono tutti increduli perchè nessuno ci aveva pensato prima!!! Ma come hanno fatto questi a sopravvivere così a lungo? sono una manica di sprovveduti, privi di ogni traccia di una qualche intuito...

Tutti si complimentano con Bella per la geniale pensata e la Veggente vede che gli infanti stanno andando verso umidolandia, ma essendo un branco di bestiole lungo il tragitto perdono i pezzi perchè si eliminano tra loro; dev'essere un po' come condurre una nidiata di mantidi....devi fare presto prima che si eliminino a vicenda.

Il collegamente ora mi sfugge ma all'urlo "proteggiamo Bella" la Famiglia Mulino Bianco e i mannari si alleano e iniziano una serie di sessioni con tema: "come sterminare in modo efferato un vampiro appena nato". A queste sessioni partecipa anche Bella, come spettatrice ovviamente, che così ha occasione di fare la gatta morta con l'amico indiano.

Segue poi tutta una diatriba su dove collocare Bella mentre gli infanti tenteranno di ridurre Umidolandia a una pozza poco sanguinolenta ma decisamente piena di batteri e mosche: "la mettiamo nella riserva", "a casa nostra sta meglio", " ma guarda come si intona bene con le tende", "...e non metterla sul comò che mi fa a pugni con la statua di Padre Pio" etc...

In tutto questo Bella sta lì e non dice nulla, sino a quando decide che lei sta dove rimane il Bello e non ci sono Santi o Madonne; cercano di farle capire che devono affrontare un esercito di idioti spinti solo da un unico motivo "uccidi" e che spaccano montagne con le mani pur non essendo Mazinga, ma lei è di coccio e non ci sta e segue una scena credibile; una reazione umana!!!! è sconvolgente che ogni tanto l'autrice azzecchi cose di questo genere.

Alla fine, ovviamente, la Bella vince e la sistemano col Bello nella casa della Famiglia Felice e lei decide che si abbina benissimo col lettone che la famigliola ha comprato per lei; di preferenza preferirebbe stare sul letto con il Bello sopra, di fianco, sotto o tutt'intorno, a lei.

La nostra Bella così, partendo da Adamo e Eva e con una parlatina e una logica non priva di valore, cerca di convincere il Bello da prendersela una buona volta e a darglielo, inizia quindi a strusciarglisi contro dicendogli che era tempo di trombare perchè una volta vampirizzata lei non sarebbe più stata organicamente la stessa; ma lui fa il riottoso e per dimostrarle che teme di farle male frantuma una cosa di ferro che stava nei pressi.

Alla Bella non importa se fare sesso col Bello è pericoloso quanto farlo con un klingon e un Vulca "in quei giorni là", ha gli ormoni che la portano a spasso e non ci vede nulla di male nel farlo, ma dato che lui fa il riottoso, invoncando regole oscure e discorsi che ho dimenticato, come al solito Bella finisci a mani vuote. La cosa aggiacciante è che durante tutta sta tiritera non compare neppure una volta la parola "sesso"....mah....vabbè, sono arrivato qui e non ce l'ho fatta a proseguire.

Care donzelle lettrici sappiate che se sterminate una qualche civiltà evoluta, causate un genocidio, insomma se commettete un peccato così innominabile che vi conduce a reincarnarvi in una delle inutili comparse dei libri della Meyer, sappiate che anche voi potete divenire mannare! Ebbene si; pensavo che la licantropia fosse cosa riservata agli uomini, anche perchè nell'altro libro non ha mai menzionato una licantropa manco per sbaglio, ma in una delle pagine lette ieri è venuta fuori una mannara...certo...è una "scassacazzo" da competizione, scusare il francesismo, e turba l'armonia del branco, ove tutti sanno tutto di tutti, ma pazienza, se non altro potete divenire anche voi grosse come betoniere con rimorchio.

Stasera andrò avanti e spero di terminarlo prima della partenza per il Sol Levante, sperando di non andarci a velocità warp 9.9 e di non tornare negli anni '80, così da poter leggere al ritorno quello che mi è stato presentato come il libro più imbarazzante della saga.

Dimenticavo!!!! L'amico indiano, che ricordiamoci ha mani grosse come vanghe, è una fine intagliatore e regala a Bella un ciodolo di legno a forma di lupo, al che il Bello decide che Bella, per par condicio, deve avere anche un regalo seppur riciclato, da lui; mentre il Bello difende la sua virtù dalle insidie della Bella, accampando di tutto un po', da cose non prive di senso a cavolate fotoniche, per sviare la Bella dai suoi lussuriosi propositi parte con la manfrina del regalo riciclato e lei, che si sente un po' in colpa, ci cade con tutte le scarpe; il regalo riciclato è un imbarazzantissimo diamante a forma di cuore, il diamante non si butta ma l'aspetto imbarazzante è il seguente: il cuore di diamante è l'immagine di Edward, duro, freddo e quando è esposto alla luce manda bagliori...anche io speravo che dicesse una cosa tipo "così avrai un diamante con te e non ti servirà il cannone o la bomba al neutrone", poi, con un motivo a caso che non ricordo, le mette l'anello di fidanzamento al dito, una cosa elittica sbrilluzzicosa, e le si propone...

lunedì 3 agosto 2009

Dialoghi

io: ma tu quando avevi intenzione di consegnarli questi disegni?

Ing: (ridendo)...mah...giovedì; ma tu di cosa hai bisogno per impaginarli?

io:non ho bisogno di molto tempo, ma i disegni che mi invii devono essere a posto e controllati perchè non ho tempo di controllarli, dato che venerdì non ci sono perchè parto, e non devo trovarmi, come oggi, dei pilastri in doppia versione; Altrimenti tutte le volte devo richiamarti e tempo che tu verifichi e mi richiami perdiamo il tempo che abbiamo a disposizione e la consegna slitta a dopo ferragosto.

ing:...ah...niente...ti invio quello di cui hai bisogno e bòn; ti invio le fondazioni e i solai

io: e il pilastro 42

ing:....e il pilastro 42?

io: si, non ce l'ho...

ing: ma te lo dò subito....

io: no...mi serve il dettaglio esattamente uguale agli altri...

Forza! sempre meno giorni mi separano dal lasciare queste lande e raggiungere il Cipango!!! Stasera comunque mi concederò un po' di cloridrato di chinino; non so se possa o meno dare dipendenza ma è da un po' che necessito di acqua tonica :asd:

domenica 2 agosto 2009

Gita fuori porta

Attualmente sono un po' cotto e intendo ottemperare al programma che ho stabilito per questa domenica pomeriggio senza indugio alcuno; volevo però mettere le foto della gita fuori porta mattutina...decisamente mattutina :asd:.
Al momento metto quindi solo le foto e poco altro, poi domani, se ne avrò il tempo, implementerò il post con anche alcune notizie sui vari posti.
Ho comunque deciso di promuovere Cinzia per il suo indefesso impegno nel promuovere la carraia come via di vita, e quindi da oggi è divenuta: Martire Cinzia Carraiofila Nostra Signora delle Carraie...

Vernasca
La prima tappa del viaggio è stata la ridente cittadina di Vernasca e mi ci sono recato per vedere ciò che resta, solo la parte absidale, dell'antica pieve romanica dedicata a S. Colombano, o Columcill; la cosa mi ha lasciato un po' cogitabondo in quanto questo il culto di questo santo è tipico dell'Iralnda. Ero a conoscenza della chiesa ad esso dedicata a Bobbio, credo, ma ignoravo che vi fosse un centro di culto così vicino.
Pozzolo
Credo si tratti di una frazione di Bore ed è particolarmente significativa, non tanto per la chiesa in sè, particolarmente disadorna e con poche raffigurazioni, forse, settecentesche, seppur la chiesa mantiere intatta un'aura invidiabile di frequentazione assidua e devozione, quanto per il gigantesco ofiolite, ad essa paragonato, sulla quale è stata costruita la chiesa che, da lontano, sembra esserne persino schiacciata. Avevo letto, sul sito del comune di Gropparello il cui castello fronteggia un altro ampio ofiolite, che qust'ultimo fosse usato in epoca gentile dai Celti per culti non ben identificati; mi domando se la devozione popolare, a Pozzolo, non abbia sentito il bisogno di mondare la roccia da demoni di dubbia origine. Per arrivare alla Chiesa si passa davanti un interessante cartello che narra di come i partigiani alla macchia, privi di munizione, avessere tenuto un concilio a Pozzolo nel quale presero la decisione di arrendersi a seguito della quale, purtroppo per loro, si aprirono i treni diretti nei campi tedeschi e polacchi

Castellaro
Qui ci si arriva solo e soltanto se si ha l'occhio pronto a scrutare ogni singolo cartello colorato di giallo o di marrone. Per quanto l'aspetto cadente e anonimo possa trarre in inganno si tratta di una pieve del 1100 che al momento è, seppure sigillata, abbandonata a sè stessa al suo lento decadere. Non so assolutamente come sia dentro ma non vi sono evidenti segni di restauri recenti e gli edifici, in verità solo un paio e vi sono tracce di un terzo, sono cadenti o fatiscenti, Confesso che sino ad oggi non avevo neppure idea che questa chiesa esistesse...spero di aver azzecato il nome del posto

Golaso
Questo castello si trova alle porte di Varsi venendo da Bore; ho fatto pochissime foto, solo due, malgrado il castello sia visitabile ma, essendo che si tratta di un bed and breackfast, la visita deve essere prenotata. In rete ne ho letto molto bene e quinid ci tornerò, data comunque la vicinanza, e aspettatevi quindi moltissime foto.

Varsi
Prima di leggerne sui libri per me Varsi era semplicemente un paese di montagna dal quale giungeva un mio compagno di classe, invero una persona che mi era, e la cosa era reciproca, del tutto indifferente. Il paese ha un castello, evidenziato dalla presenza di tre torri, ma doveva sicuramente esisterne una quarta che probabilmente è caduta nel tempo, che, mi è parso di capire, è proprietà privata per la maggior parte. Mi sono però limitato a guardare da fuori e non ho preso informazioni sulla possibilità o meno di una visita al maniero; non ho neppure messo il naso dentro la Chiesa, c'era la messa e sentivo troppo forte il bisogno del cloridrato di chinino; ho comunque dovuto ripiegare su dell'acqua brillante in un bar nel quale parlavano solo dialetto...i proprietari però avevano anche un buon italiano, non so se parlassere anche inglese, di certo c'erano i cartelli bilinque; qui ad Acqua Salsa i cartelli bilingue non ci sono...alla faccia del paese turistico.

Serravalle
Non si tratta del paese lombardo con l'outlet, ma di un piccolo centro, credo che dipenda da Varsi, nel quale è possibile trovare un bel complesso plebano composto da un chiesetta, del 1100 credo, anche se rifatta probabilmente nel XIV o XV secolo, e da un battistero dell' VIII davvero molto bello. A piante ottagonale, in quanto l'otto simboleggia, secondo S. Ambrogio, se ricordo il santo giusto che formulò questa teoria, la rinascita alla vita eterna, il battistero è piccolo e cotruito con una bellissima pietra gialla; ovvimente non è visitabile, ma le monofore che illuminano l'interno sono all'altezza della Provinciale e quindi, se si è fortunati con la luce, si può sbirciare all'interno.
Pare che all'interrno, esclusi alcuni modesti e moderni arredi sacri, vi siano alcune lesene, forse vi sono delle pache che corrono lungo i lati dell'ottagono, ma non ci giurerei, c'è comunque, e si vede, una bellissima, molto semplice e pulita nel disegno, fonte battesimale in una pietra bianchissima; sicuramente l'interno non è opulento e meraviglioso quanto il battistero di Parma, ma nella sua semplicità questo battistero ha un suo fascino notevole.

Come sempre su picasa ci sono più foto e di alcune vado particolarmente fiero :)