Ieri sera sono andato su per un'erta via, trasportato da un'auto di una certa possanza e non dalla polideuce-mobile, per raggiungere il luogo di incontro per parlare della Valle di Contignaco; perché questa è la settimana giusta :D
Tra una chiacchiera e l'altra ho finalmente avuto indicazioni precise su dove si trovasse il Castello della Gallinella che, malgrado non venga citato praticamente da nessuna parte, era maniero marchionale di una certa importanza. Attualmente pare ci sia rimasto ben poco da vedere, ma fossero anche un mucchio di sassi ho intenzione di andare a vedere; in primavera però perchè dopo le piogge di questi giorni rischio di immoltarmi ("italianissimo" termine, ma lo preferisco a "infangarmi" rende meglio a mio avviso) sino alle rotule. Ho anche avuto alcune indicazione su quali autori e libri cercare poiché hanno fatto menzione della Rocca in questione, così potrò finalmente appagare la mia curiosità.
Tutta questa ossessione per un maniero che non esiste più nasce da un vago accenno che la mia maestra mi fece in seconda o terza elementare; ricordo che ci parlò di questo castello che sorgeva qui vicino e del quale non rimaneva più nulla. All'epoca, e la caratteristica ha perdurato nel tempo, ero assolutamente affascinato dalla vicenda della sua demolizione; col tempo poi ho scoperto alcune dettagli che, se hanno tolto fascino alla caduta del maniero, hanno arricchito la storia della Rocca di particolari storici, villici che protestano contro le rapinerie del signore, ammassi di soldati inneggianti ai visconti, che la rendono ancora più interessante.
Devo attendere la primavera o un periodo più asciutto.
In questa settimana non sono rimasto a casa un solo giorno, stasera devo lavorare e passerò, prima, a casa di amici per portare un po' di fogli...e stavolta non sbaglierò carraia :asd:
Domani avevo, e c'è un motivo se uso l'imperfetto, intenzione di stare a casa, scansionare poche pagine e due immagini, ma mi stavo dimenticando che mi ero già impegnato per andare a vedere "Parnassus", il titolo preciso e completo non me lo ricordo ma ci siamo capiti, di Terry Gillian; caffeina a me!
Per la cronaca mi sono anche dimenticato a letto oggi pomeriggio e sono arrivato tardi, il tutto perché ho sognato una canzoncina per bambini, cantata da pupazzi, nella quale i polipi si lamentavano del fatto che venissero mangiati i loro tentacoli...
Nessun commento:
Posta un commento