mercoledì 26 maggio 2010

Capanne "n"... e altro

Si, perché ormai sono tornate alla ribalta talmente tante di quelle volte che ne ho perso il conto. Da oggi ho ripreso con le solite capanne; riguardano il solito villaggio vacanze col quale qualcuno ha pensato bene di emulare Nerone (spero di incontrarlo mai perché potrei perdere la trebisonda). Pensavo che l'ultima volta, in Aprile, fosse stata progettata la versione definitiva, ma nulla di fatto, per cui ora sono ancora alle prese con le solite tavole. Ammesso che l'inferno esiste e ammesso che vi sia un posto con sopra il mio nome, so già quale sarà la mia pena; sarò condannato a fare capanne ed esecutivi sino all'eternità...sarà il mio personalissimo tormento di Sisifo.

Quest'estate vado in Scozia e atterrerò a Prestwick; oggi ne ho informato il capo il quale ne è rimasto sorpreso perché lui pensava di chiudere la prima settimana d'agosto, mentre io sarò in ferie quelle centrali. Sono anni che lo studio rimane chiuso le due settimane a cavallo di ferragosto e se "pensavi", dubitandone, di chiudere in un periodo diverso sarebbe stato carino informarmene per tempo e non il primo d'agosto; farà una settimana senza di me ed io in quella settimana spegnerò il telefono, dato che un anno ebbe l'ardire di chiamarmi mentre ero a Collure perché non trovava dei disegni.
Da quanto ho potuto vedere gli albionici treni se la prendono con comodo, ma a me sta bene così; mi è sempre piaciuto viaggiare in treno, poi ho smesso perché alla fine bisogna sempre computare almeno 15 minuti di ritardo a viaggio...non so se sia ancora così.

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