Torre, resti- Grotta
Stamane mi sono alzato presto, ho fatto un lungo discorso a "Cinzia" e sono partito alla volta di Velleia Romana.
Si tratta di una cittadina romana, i cui scavi sono iniziati nella seconda metà dell'800, nella quale è possibile vedere il foro e quello che sembra essere l'anfiteatro cittadino.
Vantava, pur essendo una città periferica dell'Impero, una vita vivace, ed ora si vedono solo muretti parziali, le colonne del foro, non tutte, l'anfiteatro ricoperto di erba, il tutto dominato da una chiesa del '500.
C'è un piccolo museo con alcuni reperti molto belli, se per caso passate da Rustigazzo, nota meta di gran moda, merita una deviazione.
Ero convinto di esserci già stato da piccolo, ma la strada è tutta una curva e dato che da ragazzino soffrivo di mal d'auto, su una strada del genere avrei rimesso l'anima e dato che non ho memoria di una cosa del genere devo dedurre di non esserci mai andato; oppure sono stato talmente male da aver rimosso l'evento.
La visita resta comunque consigliatissima.
La seconda tappa della gita era Vigolo Marchesi e, dato che ero per strada, ho deciso di andare a visitare i castelli di Magnano e di Trazzano (entrambi privati...il dramma del piacentino è che è pieno di castelli, ma la maggior parte, ovvero la quasi totalità, sono privati); sapevo che avrei potuto solo vederli da fuori ma andava bene così.
In questa parte del viaggio "Cinzia" ha dato il peggio di sé; mi ha fatto passare per carraie e tratturi, probabilmente l'ultimo a usarli è stato Brenno, che aveva l'ardire di chiamare "strade"...buche che parevano voragini, ciottoli di ghiaia enormi, polvere ovunque, dissestate; il panorama é bellissimo, ma l'auto non è il mezzo migliore per percorrere questi sentieri.
Visto che passavo sulla via ho guadato, letteralmente, il Chero per vedere il castello di Olveto (un'unica foto dalla strada); coi castelli di Magnano e Trezzano è andata allo stesso modo...foto n°1.
Giunto a Vigolo Marchesi ho scoperto che il battistero, anteriore di molto alla costruzione della chiesa, che risale al 1008, e la cui funzione è ancora da accertare, potrebbe trattarsi anche di un tempio pagano riutilizzato dai cristiani, era chiuso sino al 30marzo...il complesso abbaziale, privo del chiostro, è molto carino e quindi ci tornerò per vedere l'interno del battistero.
Da Vigolo a Grotta si passa da Castell'Arquato, borgo bellissimo, e "Cinzia" ha pensato bene di farmi passare nel centro del borgo alto; non so se siete mai stati a Castell'Arquato, ma si tratta di un borgo medioevale, almeno il borgo alto, con strade acciottolate, strette, strettissime, curve a gomito, salite paurose...insomma giunto a una svolta alla quale "Cinzia" voleva farmi girare a destra, ovvero avrei, secondo lei, dovuto immettermi in una strada larga un metro dopo una simpatica curva ad angolo retto, spigolo compreso, ho fatto retromarcia, un pezzo contro mano e ho guadagnato una strada vivibile.
Avevo anche guardato i settaggi della donzella di facili costumi e andava tutto bene, ma si vede che oggi voleva farmi provare emozioni nuove.
Se non fosse stato per una suora che ha gentilmente fermato il traffico a quest'ora sarei ancora bloccato in un viottolo del centro di Castell'Arquato (da visitare rigorosamente a piedi...).
Grazie ad aiuti in alto loco arrivo a Grotta; le fantomatiche rovine sono appunto "fantomatiche" e quindi non ci sono, in compenso, da località Pietranera é possibile vedere le rovine di una torre molto suggestiva.
La giornata è andata molto bene, "Cinzia" l'ha resa molto emozionante, ed ora sono esausto...
Su picasa ci sono un po' più di foto.
Si tratta di una cittadina romana, i cui scavi sono iniziati nella seconda metà dell'800, nella quale è possibile vedere il foro e quello che sembra essere l'anfiteatro cittadino.
Vantava, pur essendo una città periferica dell'Impero, una vita vivace, ed ora si vedono solo muretti parziali, le colonne del foro, non tutte, l'anfiteatro ricoperto di erba, il tutto dominato da una chiesa del '500.
C'è un piccolo museo con alcuni reperti molto belli, se per caso passate da Rustigazzo, nota meta di gran moda, merita una deviazione.
Ero convinto di esserci già stato da piccolo, ma la strada è tutta una curva e dato che da ragazzino soffrivo di mal d'auto, su una strada del genere avrei rimesso l'anima e dato che non ho memoria di una cosa del genere devo dedurre di non esserci mai andato; oppure sono stato talmente male da aver rimosso l'evento.
La visita resta comunque consigliatissima.
La seconda tappa della gita era Vigolo Marchesi e, dato che ero per strada, ho deciso di andare a visitare i castelli di Magnano e di Trazzano (entrambi privati...il dramma del piacentino è che è pieno di castelli, ma la maggior parte, ovvero la quasi totalità, sono privati); sapevo che avrei potuto solo vederli da fuori ma andava bene così.
In questa parte del viaggio "Cinzia" ha dato il peggio di sé; mi ha fatto passare per carraie e tratturi, probabilmente l'ultimo a usarli è stato Brenno, che aveva l'ardire di chiamare "strade"...buche che parevano voragini, ciottoli di ghiaia enormi, polvere ovunque, dissestate; il panorama é bellissimo, ma l'auto non è il mezzo migliore per percorrere questi sentieri.
Visto che passavo sulla via ho guadato, letteralmente, il Chero per vedere il castello di Olveto (un'unica foto dalla strada); coi castelli di Magnano e Trezzano è andata allo stesso modo...foto n°1.
Giunto a Vigolo Marchesi ho scoperto che il battistero, anteriore di molto alla costruzione della chiesa, che risale al 1008, e la cui funzione è ancora da accertare, potrebbe trattarsi anche di un tempio pagano riutilizzato dai cristiani, era chiuso sino al 30marzo...il complesso abbaziale, privo del chiostro, è molto carino e quindi ci tornerò per vedere l'interno del battistero.
Da Vigolo a Grotta si passa da Castell'Arquato, borgo bellissimo, e "Cinzia" ha pensato bene di farmi passare nel centro del borgo alto; non so se siete mai stati a Castell'Arquato, ma si tratta di un borgo medioevale, almeno il borgo alto, con strade acciottolate, strette, strettissime, curve a gomito, salite paurose...insomma giunto a una svolta alla quale "Cinzia" voleva farmi girare a destra, ovvero avrei, secondo lei, dovuto immettermi in una strada larga un metro dopo una simpatica curva ad angolo retto, spigolo compreso, ho fatto retromarcia, un pezzo contro mano e ho guadagnato una strada vivibile.
Avevo anche guardato i settaggi della donzella di facili costumi e andava tutto bene, ma si vede che oggi voleva farmi provare emozioni nuove.
Se non fosse stato per una suora che ha gentilmente fermato il traffico a quest'ora sarei ancora bloccato in un viottolo del centro di Castell'Arquato (da visitare rigorosamente a piedi...).
Grazie ad aiuti in alto loco arrivo a Grotta; le fantomatiche rovine sono appunto "fantomatiche" e quindi non ci sono, in compenso, da località Pietranera é possibile vedere le rovine di una torre molto suggestiva.
La giornata è andata molto bene, "Cinzia" l'ha resa molto emozionante, ed ora sono esausto...
Su picasa ci sono un po' più di foto.
2 commenti:
Fai proprio bene a farti le gite fuori porta, poi adesso che viene il bel tempo...
Si; la giornata di domenica poi era molto bella, anche se inizio a sentire il caldo...ma non me ne sto ancora lamentando :asd:
Posta un commento