domenica 4 gennaio 2009

La pila dei libri


Questa è la pila di libri che ho attualmente in lettura, la foto è un po' sfocata, ma va bene così. Certo non li sto leggendo tutti contemporaneamente, ma salto dall'uno all'altro a seconda dell'umore e a volte, ma spero che non sarà questo il caso, ne aggiungo di altri solo perchè ho voglia di leggere dell'altro



Questa è la libreria che un giorno, colpendo il sempre valido scaffale Ivar, mi cadrà addosso rispedendomi al Creatore.
Notare l'ordine sopraffino col quale sono disposti i libri; un tempo li mettevo in ordine di autore, dividendoli per argomenti, ordinandoli per anno, insomma un lavoro fatto bene, ma all'epoca avevo solo un centinaio di libri.
Col tempo il numero di libri è aumentato a dismisura e quindi oggi adotto tecniche murarie, riempiendo tutti gli interstizi con libri di formato ridotto o con altre cose; lo so...un giorno capirò, materialmente, l'espressione "il peso della cultura"

Sono suonate le campane ed io sono distrutto...non ho più l'età per queste cose, o magari è anche colpa delle cinque, o quattro, dato che prima di dormire ho anche letto, ore che ho dormito

5 commenti:

Mauro ha detto...

Vedere i tuoi scaffali mi fa venire in mente una cosa che dicevo della libreria di una mia amica, che secondo me aveva delle tasche dimensionali perché era fisicamente impossibile che riuscisse a farcene stare il triplo di quelli consentiti dallo spazio fisicamente delimitato dalle mensole.
Ma devo pescarti una citazione di Terry Pratchett che per conto mio è illuminante.

Piuttosto, appena puoi mi darai un giudizio sull’Iside Svelata, sul libro che la tua chiesa non ti farebbe leggere mai, l’alba di Avalon, e il drago come realtà?
Così a naso (intuito di paragnosta, se vuoi) la Blavatsky e la presunta Zimmer Bradley mi sanno da sòla, gli altri due non saprei.

Polideuce ha detto...

Il bello è che se prelevo un libro dagli interstizi poi devo faticare, quando lo ripongo, perchè lo spazio sia riempito dallo stesso numero di libri che ospitava prima :asd:

Sull'Iside Svelata ti dico subito che al momento è una sòla fatta e finita, ma sono due volumi, uno che parla di scienza e l'altro che parla di spiritualità, e conto che il secondo dica qualcosa di appena un po' più interessante.
Per la pseudo-Bradley l'ho iniziato e interrotto subito...non so quando me la sentirò di leggerlo; conta che ne è uscito un altro che non ho preso...
ah! su " libro che la tua chiesa non ti farebbe leggere mai" è carino, ma al momento non dice nulla che già non sapessi; è utile come bignami nel caso, ma non è stata una delle spese migliori ch'io abbia mai fatto

Anonimo ha detto...

Un giorno aprirai la biblioteca privata "Polideuce", per consultazioni e prestiti. E diventerai un filantropo famoso in tutta Acqua Salsa;)

Anonimo ha detto...

I like browsing the used books stores. They seem more real than the Chapters or Indigos. Jerry Seinfeld said: Bookstores are one of the last pieces of evidence we have that people are still thinking.

Polideuce ha detto...

@Regina: mentre penso a metterne su una mia, ho già donato alla biblioteca del paese una settantina di libri (sono andato in biblioteca con due trolley per portarli tutti :asd:); perciò ora ci sono nel circuito bibliotecario regionale un po' di libri con sopra il mio nome :)

@Steve: mia piace questa citazione di Seinfeld :)
Girare per librerie è una delle mie attività principali; di recente però ho dovuto iniziare a controllarmi, almeno sino a quando non trovo una borsa come quella di Mary Poppins dove stipare i volumi ;)