venerdì 14 gennaio 2011

Un po' di quello, un po' di quell'altro...

Come annunciato dal titolo un bel post minestrone; ché ogni tanto fa bene, perché si sa che le verdure danno tante fibre.

Ieri sera mi sono fermato a cena da mia sorella, abbiamo avuto uno scambio di vetture causa visita dal meccanico di una delle due, e abbiamo amabilmente ciaccolato per un po'; c'era anche mio nipote e così ho potuto vedere anche lui.
Oltre che di libri, perché ho previdentemente provveduto a traviare mio nipote sin da piccolo e mia sorella da un po' di tempo è divenuta lettrice, s'è parlato di ogni davanti a un caffè. Stanotte mi sono alzato con regolarità ogni due ore e ho dormito malissimo, devo ricordarmi di non prendere mai il caffè da mia sorella se intendo dormire. Ho anche fatto una ridda di sogni sconclusionati a base di anelli, l'Unico, rivestiti di terracotta con madonne d'argento, icone svolazzanti, solai in procinto di cedere e spazzettoni e prodotti vari di pulizia; che è un po' un sunto delle mie fisime.

Di ritorno a casa ho percorso la strada immersa nella nebbia. In genere la sera non supero mai gli 80, o meno a seconda di quanto sono stanco, ma con la nebbia non ho mai avuto problemi di guida e in genere mantengo una buona velocità; ieri sera sono rimasto dietro a una colonna di auto che mi ha seriamente fatto prendere in considerazione l'idea di mollare la macchina e andare a piedi. Appena patentato ricordo che gli autisti usavano andare veloci anche nella nebbia e dato che io non ho cambiato la mia velocità di crociera, la vista è un po' come la memoria e fa come può, devo presumere che molte persone non sappiano guidare nella nebbia. Per prima cosa è inutile accendere tutta la fanaleria dell'universo, la luce riverbera contro la nebbia e ci si vede come in pentolino di caffè; se hai una macchina dietro spegnilo sto aggeggio del retronebbia, ti vedo lo stesso dato che ti ho dieci metri di distanza; la vogliamo tenere la destra? Ho capito che c'è il fosso, ma non è bello procedere a balzelloni nella nebbia tra una corsia e l'altra; vedi di andare a farteli regolare sti' fari.

Come ultimo ingrediente vi parlo di un film; non una roba recente, anche perché l'ultimo film visto è stato Harry Potter, ma un film vecchio, degli anni '60, di prima che il 3D venisse fornito coi cereali a colazione insomma.
Il film si intitola "Fantasmi a Roma" di Antonio Pietrangeli; il cast si compone di un istrionico Mastroianni, di una svanita Milo, Eduardo de Filippo, Gassmann etcc...
La pellicola narra le tribolazioni di quatto fantasmi che, con l'aiuto del fantasma di un pittore del seicento, cercano di salvare il loro palazzo di famiglia dalla speculazione edilizia.
E' uno di quei film visti in giovane età e che riguardo sempre con gran piacere perché si tratta di una commedia pulita, ben costruita, ben diretta e recitata; così amata in Italia che ho dovuto prendere il dvd in edizione spagnola perché quella italiana credo sia stata prodotta l'anno scorso.
"Fantasmi a Roma" - Pietrangeli

Dalla via che ci sono lancio anche un appello. Quando ero piccino, qui si parla delle elementari quindi agli inizi degli anni '80, vidi un vecchio film in bianco e nero; della trama ricordo solo che la protagonista era una suora che prendeva lezioni di guida ed era chiamata Suor Citroen. Il nome della donzella mi fa presumere un vaghissimo gallicanesimo, ma non riesco a ricordarne il titolo; se qualcuno lo conosce e si ricorda il titolo mi faccia sapere

Aggiornamento: esiste la concreta possibilità che il titolo fosse proprio "Suor Citroen" e se le mie ricerche sono corrette, trattasi di un film spagnolo; per una volta ho accusato ingiustamente i francesi di gallicanesimo, in realtà si tratta solo del fascino della 2Cv che valica i confini della franca terra

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