Di recente è la parola che meglio mi descrive. Tendo a essere insofferente a tutto; alle domande stupide, a chi ribadisce stupidamente l'ovvio, a chi non riesce ad arrangiarsi da solo e anche nei confronti del capo il quale, di recente, è stato anche molto bravo e non si merita da parte mia un comportamento meno che cordiale. Fortunatamente col capo e coi colleghi, ma anche coi familiari, riesco ad essere controllato. Il guaio è che a furia di controllarmi tutta la stizza fa volume e, per parafrasare mia sorella, il palloncino, che sono, prima o poi esploderà e quando avverrà, e capiterà, ne avrò un po' per tutti, compreso chi, poveretto, passa per caso ed è innocente.
E' già successo in passato, capiterà ancora in futuro e anche questa cosa è fonte di insofferenza, perché se imparassi a controllarmi un po' meno, se fossi meno urbano eviterei, ciclicamente, di assomigliare al Krakatoa.
Mi infastidisce anche, quando questi rari eventi occorrono, lo stupore generale; è vero che sono capace di lunghissimi periodi di sopportazione, ma questo non vuol dire che non sia in grado di perdere la Trebisonda.
Purtroppo alla genetica non c'è scampo e se dovessi essere meno controllato di quanto io sia, tenderei ad assomigliare a un fuoco artificiale e sarei costantemente senza voce; nel breve periodo della mia vita trascorso senza alcun tipo di controllo perdevo le staffe su base giornaliera.
E' meglio optare per il tipo eruttivo, o l'esplosivo e il fascino della sorpresa, ad esso connesso, continua ad avere un perché?
...che poi non so neppure se riuscirei a mutare un comportamento così radicato, come la gestione del nervoso, che mi sono imposto in molti anni.
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