domenica 28 marzo 2010

GIta a Bargone






Più che un gita fuori porta è stata una gita dietro casa, comunque sia nell'ambito delle giornate di primavera del FAI, fondo ambiente italiano, è stato aperto, in via del tutto eccezionale poichè il maniero è privato da sempre, il castello di Bargone.
Appartenne ai Pallavicino e fu il centro di una congiura, da parte dei nipote, ai danni di Giacomo Pallavicino per strappargli la signoria del maniero; i nipoti tenevano uno il castello di Tabiano, vicinissimo al mio paese, e l'altro la signoria di Scipione, altro posto praticamente dietro casa mia. Lo zio muore decollato, ma i nipoti moriranno poco dopo di morti sospette, forse avvelenati; fatto sta che la tradizione vuole che sia stato il fantasma dello zio a far tirare il calzino ai nipoti assassini. Nel castello è visibile, ma solo se il proprietario vi ci porta, il pozzo del taglio, ampiamente usato dall'inquisizione, nel periodo nel quale ebbe il maniero; pare che il maniero ospiti una ridda di fantasmi piuttosto affollata.
La signoria di Bargone è molto antica, ma i Pallavicino lo tennero sino alla arrivo dei Farnese che provvidero, bontà loro, a spogliarlo di quasi tutto; poi il maniero passò di proprietario in proprietario, sino agli attuali proprietari.
Il castello merita, qualora venisse ancora aperto, eventualità remotissima, e sarebbe stato carino vedere alcune delle stanze affrescate; di certo necessita di un urgente restauro che tolga varie superfettazione, consolidi le murature e gli tolga quell'aria da rudere che oggi conserva.
La gita fuori porta odierna prevedeva anche la visione del castello di Agazzano all'interno, la visita comprende anche l'adiacente palazzo del '700, visti entrambi dall'esterno e che paiono molto belli, ma a Piacenza non so cosa ci fosse e dato che i miei tempi erano molto stretti sono dovuto rientrare verso casa, passando però da Muradello, per fare due foto agli esterni del castello, altro maniero privato, e da Cadeo ove ho fatto un'altra minima manciata di foto al locale castello, privato, o quel che di esso ne è rimasto.
Mentre Muradello è perfettamente leggibile, in quanto sorge dai campi isolato dal resto del piccolissimo paese, il maniero di Cadeo è stato inglobato nel nucleo urbano, una delle torri è divenuta campanile e il rivellino è ingresso di una abitazione; tutto quello che si legge, nella sua struttura originaria, è la torre campanaria e il rivellino.
Con l'inizio della bella stagione conto comunque di continuare nelle mie gite e credo che il lunedì dell'Angelo tornerò in Agazzano.

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