Puntini di sospensione

Ora scriverò qualcosa che mi farà sentire molto vecchio, ma tant'è.

Capisco che probabilmente i puntini di sospensione possano fare simpatia, anche se la ragione un po' di sfugge, ma mi domando perché siano usati comunemente dal "gioviname" come universale segno di interpunzione. Questi puntini sospendono, da cui il nome, il discorso; vogliono simulare, nello scritto, quel flusso di pensieri, a volte sconclusionato, che ci è proprio mentre cerchiamo di formulare un concetto o una idea, oppure lasciano in sospeso un concetto lasciando intendere che potrebbe sottintende altro che, per un motivo o per un altro, non viene palesato. Una volta però che l'idea è stato formulata essa deve essere comunicata in modo comprensibile, altrimenti possiamo cercare di fare gli atolli e sperare di non finire come Mururoa; se al posto però di virgole, punto e virgola e due punti, usiamo solo e soltanto i puntini di sospensione il risultato è una accozzaglia disarticolata di frasi vagamente tra loro connesse.

Alla fine lo scopo dello scrivere è la comunicazione, quindi perché non farlo in modo comprensibile?

Un po' come l'indiscriminato uso di abbreviazioni da sms anche in contesti del tutto fuori luogo, blog, forum e quant'altro; lo spazio c'è per scrivere in modo comprensibile, per usare tutti i segni di interpunzione e persino per usare le vocali...sono sicuro che è possibile evolvere l'italiano in una lingua che non assomigli a un codice fiscale.

Alla fine di questa manfrina potrebbe anche starci bene un luogo comune e di certo il fatto di dover ricorrere, spesso, alla Stele di Rosetta per interpretare cosa gli adolescenti, di tutte le età, vogliono dire mi fa sentire vecchio più o meno come il fuso della Berta, quella che filava per intenderci, ma sono abitudini, quelle sopra descritte, che trovo fonte di irritazione.

Il mal di testa che mi accompagna da due giorni concorda con me e mi rende anche amabilmente stizzito...