venerdì 25 febbraio 2011

Edgarda Ferri

Tempo fa ho vissuto un momento di gravissima crisi.
Soffro, tra le altre cose, di una forma di dipendenza dagli scritti di Maria Bellonci; potrei gridare al capolavoro persino se pubblicassero le sue note della spesa o la rubrica telefonica. Ho letto tutto quello che di suo sono riuscito a trovare a un prezzo abbordabile; so che esiste una raccolta omnia, in due volumi, edita da i Meridiani, ma il costo di un rene a volume me ne ha impedito l'acquisto.
Di reni, in fondo ne ho due e anche se di uno posso privarmene, non posso fare a meno di entrambi.
Così un giorno, privo di altri volumi della Bellonci da leggere, mi aggiravo in libreria in cerca di metadone; stavo cercando un'autrice che scrivesse bei saggi storici, magari in veste di romanzo e possibilmente con lo stile della Bellonci... cercavo insomma un clone.
Mi cade l'occhio su "La grancontessa", il celebre libro della Ferri su Matilde di Canossa, Matilde figura tra i miei personaggi storici preferiti, e così l'ho preso, l'ho letto e ho capito di aver trovato il mio "metadone".
Edgarda Ferri non scrive come la Bellonci, è completamente diversa; ha uno stile asciutto, pulito, a volte persino secco, ma che scorre fluido e che delinea benissimo i personaggi dei quali parla.
Dopo "La grancontessa" ho iniziato a comprare, e a leggere, altri suoi libri; sceglie spesso personaggi storici che, per un verso o per l'altro, mi incuriosiscono.
Sono proprio contento di averla scoperta!
Oggi, mentre rientravo a casa, mi sono imbattuto in suo libro; la biografia della madre di Napoleone. L'ho trovato in una libreria nella quale tengono libri usati; la copertina è un po' sbiadita, le pagine odorano già un po' di polvere, e questo è ovviamente un pregio, e l'ho pagato pochissimo.
Se va avanti così dovrò ampliare i "granai" :)

Ah! Nel clone della Bellonci mi ci sono imbattuto una volta; unico volume, piccolo, su una Gonzaga del quale non ricordo il nome. L'autrice usa del materiale della Bellonci, non la cita, ne scopiazza lo stile e il risultato è un volumetto non brutto ma dimenticabilissimo...

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