venerdì 1 maggio 2009

Gita fuori porta

Monteventano
Monticello
Rezzanello

Potevo starmene a casa oggi? Ovviamente no e quindi, fatte le consuete due chiacchiere con "Cinzia", mi sono avviato, in verità sono partito verso le 11, ma sono rientrato ieri sera verso le tre e mezza e ho pensato che anche dormire ogni tanto è cosa bella.
La condizione delle strade che ho percorso è la stessa di sempre che ho descritto negli altri post, ma d'altronde la maggior parte di questi luoghi fortificati è tale per cui le strade, dopo che i manieri hanno perso di importanza, sono state dimenticate da Dio e dagli uomini per un lungo periodo di tempo.
In aggiunta l'ultimo mese di pioggia ha fatto anche franare parte dell'unic acorsia che compone questo genere di strade, e in alcuni punti la corsia era invasa da materiale franato dalla collina soprastante...insomma i soliti venti minuti di panico prima di raggiungere la meta.
La prima tappa è stto il Castello di Monteventano, si raggiunge attraverso una mulattiera, da Piozzano.
Il paese sembra ssere disabitato, così come anche il castello pur essendo di proprietà privata; il posto merita di essere visto, se non per il castello in sè, del quale resta solo una torre rotonda, fatto che denuncia se non una origine recente almeno una rimaneggiamento recente a seguito dell'introduzione delle armi da fuoco, per il magnifico panorama che da lassù si gode.
Mentre discendevo la strada per raggiungere la seconda tappa del viaggio, ho incontrato una signora con almeno sei cani che hanno ispezionato la polideuce-mobile prima di lasciarmi andare.
La seconda tappa è stata il castello di Rezzanello che conoscevo già poichè una mia amica si è sposata nella chiesa del paese e ha fatto la cena nel castello.
Mi ricordavo che per arrivare al castello la strada era in salita ma in buone condizioni, ecco perchè "Cinzia" ha preferito farmi fare la panoramica; una strada stretta, deformata, tutta curve, dossi, buche, pozzanghere, franata in più punti...insomma il solito tratturo che era nuovo appena dopo che la ruota fu inventata.
Il castello è di proprietà privata, che è una cosa stranissima per il piacentino :asd:, e quindi se ne può vedereben poco dalla strada, ma, se non ricordo male, fa parte del circuito dei castelli del Ducato di Parma e Piacenze e quindi dovrebbe essere visitabile la domenica; se passate da Piozzano allungate un po' la strada e andate a vedere Rezzanello, è una fortificazione singolare, e ho un ottimo ricordo dell'interno...anche perchè, dato che alla cena di nozze della mia amica sono arrivato un po' tardi, dovevo parcheggiare, ho avuto modo di vederlo bene visto che nel buffet non c'era rimasto nulla; solo piatti vuoti :asd:
L'ultima tappa è stato il castello di Monticello, privato anch'esso, e la strada per raggiungerlo va fatta rigirosamente a piedi, si tratta di pochi metri, perchè è un sentiero in terra battuta, da un lato, che si dirama in un sentiero inghiaiato.
IL castello è carino, singolare la decorozaione che corre lungo i muri perimetrali e le torri, peccato che lo si possa solo vedere a distanza.
La giornata doveva terminare al Castello di Statto, vicino a Travo, ma "Cinzia" per farmici arrivare prima ha provato a farmi passare per un campo, che aveva dei segni confusi della presenza di un qualche percorso in terra battuta, forse una pista di mammut, poi ha provato a farmi passare da una stradina che si ricordava di essere stata un tempo inghiaiata e quindi, prima di finire impantanato da qualche parte, perchè la polideuce-mobile è economica, piccola e assolutamente priva di quattro ruote motrici, ho deciso di riguadagnare la strada per Piacenza e quindi tornare alla magione.
A me quell'insieme di tratturi che "Cinzia" mi ha fatto percorre per farmi arrivare a Statto mi erano familiari, quindi può darsi che vi sia già passato in una delle mie peregrinazioni per la provincia di Piacenza.

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