venerdì 3 febbraio 2012

Neve, otturazioni e altre amenità

Dopo la crisi economica e le infelici uscite di alcune persone in vista, l'argomento del giorno è la neve e il gelo.
Non so come sia la situazione altrove e perciò mi limito a parlare del mio paesello.
A onor del vero gli spartineve sono passati con grande regolarità, non ostante abbiano contribuito ad appiattire la neve su molte via laterali rendendola, col tempo, un strato di ghiaccio spesso qualche centimetro, ma di mezzi spargisale ne è passato uno; credo che l'abbiamo buttato stanotte, quando ormai, date le temperature basse, il ghiaccio si era già formato.
Ieri, infatti, c'è stato quasi caldo, ben un grado sopra lo zero, e quindi la neve un po' si è sciolta e perciò nel pomeriggio, quando la temperatura è calata, si è formato il ghiaccio. Stamane temevo di dover usare le natiche per scendere incolume a valle, ma la strada è abbastanza pulita e percorribile, temo di più una viuzza che devo fare se voglio uscire un macchina; ieri sera non era particolarmente pulita, ma oggi ci ripasserò.
Le strade di valle del mio paese sono percorribili, mentre quelle che si inerpicano per le colline, la maggior parte, non sempre sono pulite, vanno percorse con cautela, in più oggi e domani è obbligatoria la circolazione con catene o gomme da neve.
A Fidenza mi dicono che le strade siano linde e pulite; domani dovrò andare a Fidenza e andrò con le catene, dato che devo tenerle nel mio comune mi sa briga toglierle appena fuori dal territorio comunale e poi rimetterle su quando torno indietro, ma non credo che uscirò alla sera.
Per quanto mi possa dispiacere, perché vuol dire non vedere una amica che non vedo da un po' di tempo ormai, domani sera penso proprio di stare in casa a leggere; una sabato sera l'anno in casa non mi ucciderà.

Avrei dovuto, quest'anno, iniziare a rifare quattro otturazione che, stando al mio catastrofico dentista, per il quale mi sarebbe dovuta venire la parodontite da un momento all'altro, questo me lo disse quindici anni fa, mi sono state fatte ai tempi dell'Arca. In realtà devono avere dodici anni, me le ha fatte lui anche se nega, e sicuramente vanno rifatte, ma essendo che prestissimo me ne andrò a Parma, non avrò più la pausa pranzo da usare per queste cose e non ci penso proprio a trovarmi un dentista in città, per cui attenderanno tempi migliori.

Quando sarò a Parma, lo so, il capo inizierà ad avere, dopo qualche tempo, diciamo un paio di anni, la sensazione ch'io faccia mezza giornata perché uscirò alla cinque e quindi si lamenterà della cosa; lo so perché l'ho già visto accadere altre volte.
Ovviamente io farò orario continuato e tutte le ore che devo, ma alle cinque dovrò andare a prendere la corriera, e il fatto di uscire a metà pomeriggio per lui sarà come se facessi mezza giornata... oggi gli dico che quando inizierà ad avere questa sensazione di dirmelo, così mi cercherò un altro lavoro.

Ieri mi sono imbattuto nell'ennesimo libro scritto da un politico, fate voi quale, tanto li pubblicano sempre questi individui, e mi sono chiesto perché una persona normale dovrebbe accettare reprimende, consigli e altro, da chi nella situazione attuale ci ha portato o non ha fatto nulla, pur potendo, per arginarla.
Tra l'altro, cari signori, siete ovunque e la sovraesposizione causa rigetto.
Non mi addentrerò in questo terreno spinoso perché non mi piace fare polemica, ma di sicuro non comprerò mai un libro scritto da un politico; mi sono accorto che un libro preso di recente ha la prefazione di un tizio molto in vista, o almeno lo era qualche anno fa, in ambito politico e mi sono dato del pirla perché non l'ho notato subito.

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