giovedì 7 aprile 2011

Mitiche origini

Non partirò da Nyx e dalle sue uova e neppure dalla Grande Starnazzante, ma diciamo che la prendo un po' alla larga, senza dilungarmi troppo, per arrivare al punto che voglio enunciare come conclusione del post.

Leda e Tindaro hanno avuto un po' di figli, complice anche Zeus che si intrometteva sovente tra i due coniugi e a lui sono ascrivibili almeno due figli della coppia, e hanno avuto: Castore, Polluce, o Polideuce, Elena, Clitennestra e Filonoe.
Quest'ultimo non se lo fila nessuno e perciò me ne dimentico anche io. Castore e Polluce sono gemelli, Elena e Clitennestra sono gemelle.
Di queste coppie gemellari uno dei due gemelli è figlio di Zeus, Polideuce e Elena, l'altro è figlio di Tindaro, Clitennestra e Castore.
Chiariamo, ché altrimenti non si capisce, che Polideuce e Castore sono i fratelli maggiori; poi finiranno a fare la costellazione dei Gemelli quando Castore tirerà il calzino e Polluce non riuscirà ad andare avanti senza di lui...
Clitennestra diventerà, a ragione, vagamente vendicativa, era meglio se Agamennone la lasciava stare Ifigenia invece di sacrificarla per un refolo di vento, mentre Elena, che era sin da bimba bellissima, avrà la tendenza sin da piccola a farsi rapire dai passanti.
Il primo rapimento avviene per mano di Teseo, quello che ha mollato Arianna come un piccione su un'isoletta sperduta come ringraziamento per averlo aiutato a venire a capo del Labirinto di Dedalo, e del suo compagno di bisboccia Piritoo. All'epoca dei fatti erano entrambi più che stagionati, ma Piritoo, se ricordo bene, era scapolo e quindi decisero che era tempo di maritarsi con la donna più bella del mondo.
Gli arzilli vecchietti arrivano a Sparta e rapiscono Elena, che all'epoca era una fantolino; i Dioscuri, Castore e Polluce, partono da Sparta, inseguono i rapitori e portano a casa Elena... da grande poi si farà rapire, per altri motivi, da Paride ma andiamo troppo oltre.
Avendole prese dai Dioscuri, Teseo e Piritoo sono rimasti senza donzella da maritare a quest'ultimo e perciò decidono di puntare a un'altra fanciulla a portata di mano: Persefone.
Manco aspettano che la figlia di Demetra si faccia la sua scorrazzata semestrale sulla terra e si recano negli inferi per rapirla al marito Ade (il quale l'aveva rapita, a sua volta, alla di lei madre Demetra). Il piano fallisce e con uno stratagemma Ade li fa sedere su due troni di pietra; rimangono incollati agli scranni sino a quando Eracle libera Teseo, che lascerà un pezzo di chiappa sull'infero scranno, mentre Piritoo è rimasto là perché Eracle non è riuscito a scrostarlo dalla sedia.
Questo dettaglio mi fa pensare a una cosa.
In genere negli altri paesi quando un parlamentare viene beccato a fare qualcosa di sbagliato, questo si dimette, in Giappone si umilia anche pubblicamente, qui da noi... nisba. Esiste un attaccamento morboso alla poltrona, così mi chiedo: ce le fornisce Ade gli scranni per il parlamento e ministeri vari? Il patto è che chiunque ci si sieda in cima finirà poi dritto agli inferi così come lo concepivano i greci? Se così fosse non sarebbe male, d'altronde nessuno di costoro avrebbe diritto ad accedere ai campi Elisi e quindi passerebbero l'eternità come ombre amorfe e incolori...

1 commento:

Samara ha detto...

se li mandassimo all'inferno incollati alle loro belle poltrone secondo me ci andrebbero anche volentieri! :-P