lunedì 13 settembre 2010

"Tende"

Non sto cambiando le tende di casa, ma le virgolette stanno lì a significare che il "tenda" è in senso figurato.

Recentemente mi è capitato di rendermi conto che molte persone vivono l'esistenza aggrappati a una tenda; nella speranza che il tendaggio sia solido e ben ancorato alla muratura :asd:

Avete presente i film muti, quelli degli anni '20 o '30, dove l'assenza della voce, e quindi le inflessioni che accompagnano una gamma di sentimenti molto ampia, doveva essere compensata da una esagerata gestualità e da movenze molto melodrammatiche per far capire a chi guardava la gravità, o la malignità, o la gioia etcc... di una data circostanza? Ebbene di recente ho avuto la sensazione che moltissime persone si aggrappino a una tenda, con fare disperato, per elencare le loro disgrazie incommensurabili, inaffrontabili, sì vaste da dover girare sempre con una tenda di broccato pesante alla quale aggrapparsi in caso di bisogno; aggrappati al tendaggio declamano il peana della loro esistenza, dando sfoggio di bravura nello scansare colpe proprie e inveendo un po' contro tutti, dal Fato all'Universo e al consesso di essere intelligenti del pianeta, pur di evitare la colpa...povera colpa che nessuno vuole, chissà com'è la sua di tende :asd:

Altri invece di scansare le colpe, si addossano anche quelle altrui, di chiunque passi per strada, sino a cadere preda della disperazione per essere causa della futura esplosione del sole, il fagocitamento del sistema solare da parte del buco nero posto, forse, al centro della galassia, per proseguire con la fame nel mondo e pestilenze assortite.

Tutto questo mi fa pensare che non ostante tutto siamo ancora prigionieri dell'800 e della visione romantica del mondo. Non so se questi atteggiamenti mi siano, o meno, propri, perché essendo un prodotto della mia epoca non posso considerarmi avulso da essa; di certo cerco di guardare a me stesso e alla mia esistenza in modo obbiettivo e anche se a volte ricorro al tendaggio, non me lo porto sempre appresso e me ne libero una volta terminata la sua utilità; o comunque cerco di liberarmene il più in fretta possibile. Ho sempre pensato che le cose debbano essere viste e affrontate nella loro dimensione reale e che sia assolutamente salubre porre ad esse un termine; taluni comportamenti utili con l'andare del tempo diventano deleteri e quindi vanno cambiati, altrimenti vivranno al nostro posto e il tempo è così poco che non possiamo permetterci di sprecarlo vivendo ansie, paure, aspettative nostre o altrui ben oltre la loro utilità...

1 commento:

Rossarame ha detto...

Io credo che la mia personale tenda sia utilizzata principalmente per nascondermici dietro quando voglio evitare gente asd.