giovedì 27 novembre 2008

Indicazioni stradali

Acqua Salsa è un paese turistico, certo qualche anno fa l'età media era un poco più bassa, mentre ora è frequentato da arzilli pensionati che vengono qui a passare le acque.
Capita a volte che cerchino un posto particolare o che si perdano e quindi chiedano indicazioni; con gli italiani non ho mai avuto problemi...insomma al limite basta interpretare il dialetto e si riesce, a gesti, a capirsi.
Bene o male tutti gli italiani parlano, o conoscono anche solo di vista, "l'italiano".
La cosa si fa divertente è quando sono i foresti, insomma gli stranieri, a chiedere indicazioni; in genere, quando io sono sulla strada del ritorni verso casa per la pausa pranzo, si aggirano spaesati alla ricerca di forme di vita anche semi-intelligenti per riuscire a sapere almeno dove si trovano...ma dato l'orario avrebbero più fortuna se fossero stati lasciati su Mercurio.
Se sono fortunati mi trovano e ho i neuroni accesi.
Tempo fa le mie conoscenze di inglese erano davvero sommarie e altre a "plasma's manifolds", "turbolift", "I'm on my way", "launch a probe", non sapevo dire; inoltre non sono termini che capita tutti i giorni di usare a meno che non si sia a una convention di Star Trek, o non si stia recitando a tema una puntata a caso di una qualunque serie di Star Trek...in queste condizioni è difficile dare delle indicazioni.
"scusi dov'è l'albergo Cribbio?"
"lanci una sonda e pulisca i condotti del plasma"...'nzomma, non è molto utile.
Il fatto che il mio frasario fosse da serie di fantascienza non vuol dire che non capissi cosa mi stessero chiedendo; capivo perfettamente e dato che ero incapace di spiegarmi scattava la molla da "assistente stradale".
La prima volta è successa con un Francese, penso di Marsiglia, che chiedeva invano ai passanti come fare a raggiungere una via; io Francese l'ho studiato nel precambriano e pensavo, sbagliando, di ricordarmi qualcosa di più, ma di fronte al volto disperato del malcapitato, visto che segnargli il percorso sulla mappa non è servito, a gesti gli ho fatto capire che ce lo avrei portato io e così sono salito sul suo furgone, era un corriere, e l'ho portato a destinazione...si era anche offerto di riportarmi da dove eravamo partiti, ma ho preferito andare a piedi.
La seconda volta è accaduto con un ragazzoto anglofono che, sotto l'acqua, pioveva che Dio la mandava, mi ha chiesto la direzione per un albergo; dato che la strada era lunga e complessa, prima di cercare di farmi capire ricorrendo a erudite metafore trekkiana, ho pensato che avrei fatto prima a portarcelo...così a piedi l'ho portato a destinazione e poi sono tornato a casa.
Adesso che con l'anglico idioma ha preso più confindenza cercherò di dare indicazioni senza condurre i turisti a destinazione, ma se dovessi vedere un barlume di disperazione nei loro occhi sono sicuro che farò ancora da guida :asd:
Queste cose non le avevo già scritte vero?...oddio...l'alzheimer che avanza :asd:

Ok...ora produco...giuro...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Puoi sempre mettere su un taxi e fare due soldi:DD

Polideuce ha detto...

in effetti potrebbe essere un'idea...magari faccio delle convenzioni con qualche agenzia di viaggi :asd:

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

good start