giovedì 24 maggio 2012

caldo e altro

Innanzi tutto oggi c'è un caldo che non si affronta; davvero... se va avanti così non arrivo vivo alla fine dell'estate, o per lo meno ci arrivo decisamente provato.
Da giovane, ovvero quando andavo a Parma in corriera, il viaggio era sempre il momento peggiore; un po' soffro il movimento della corriera, che, diciamocelo, è peggio di un traghetto, e un po' ho sempre patito, sui mezzi pubblici, un caldo abnorme. Di recente le corriere, o almeno alcune, sono dotate anche di aria condizionata; per me non è sufficiente e tutto sommato potrei davvero migrare verso lande più fresche.
Una volta le isole britanniche erano una possibile meta di espatrio, ma con il riscaldamento globale, mi sono rimaste l'Islanda e la Groenlandia; in ogni caso dovrei imparare la lingua locale... magari dopo aver imparato il klingon mi cimento anche con una di queste nordiche lingue.
L'apprendimento del tedesco continua con calma; diciamo che sto, lentamente, costruendo il vocabolario, ma del resto posso farlo solo alla sera, tra la cena e lo svenimento notturno.
Di questo passo conto, andare a l'anno nuovo, di poter leggere almeno la versione tedesca de la Pimpa.
Avrei anche delle considerazioni di tipo politico da fare, ma me le terrò per me; rimango fedele alla linea di questo blog evitando di parlare di politica.
Sono molto avanti con la lettura dell'Italia bizantina, proprio quel volume che fa bella mostra di sé nel banner di anobii. In realtà la lettura del tomo è iniziata parecchio tempo fa e si è trascinata, stancamente e finendomi sul naso spesso, scemo io a leggerlo prima di dormire, a lungo perché il testo non è propriamente pensato per la divulgazione. E' un bel libro pieno di date, nomi e vagonate di dettagli che lo rendono tutto sommato esaustivo, ma lo scritto è pensato per essere studiato, non certo per una lettura nei ritagli di tempo.
Fortuna che c'è la corriera, anche se, coi primi caldi, riesco solo a leggerlo al mattino presto, tra le 5:50 e le 6:20 insomma, quando la temperatura è fresca.
Al pomeriggio, alla fermata della corriera e rintanato nei piccoli spazi di ombra che si trovano nei pressi, riesco a leggere un poco; di leggere in corriera non se ne parla, mi ciondola il capo da tutti i cantoni.
Un post utilissimo; andrà meglio, spero, di ritorno dalla Sticcon e dal saluto al Vampyria

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