martedì 7 giugno 2011

Anglico idioma

La mia conoscenza dell'inglese è limitata. Non ostante il corso fatto, rimango con alcune conoscenze di base e poco altro; per migliorare dovrei mettermi chino sui libri a studiare e, onestamente, non ne ho molta voglia.
Innanzi tutto per il lavoro che faccio non è necessario ch'io conosca l'anglico, mi capita di parlarlo, se tutto va bene, una volta l'anno e quindi non sono spronato a migliorare la mia padronanza della lingua; per ora va bene così.
Con il mio anglico riesco a leggere i giornali senza problemi, romanzi vari, anche ottocenteschi e a capire la maggior parte di quel che dicono inglesi e americani; se l'accento non è troppo pesante non ho problemi di comprensione.
Shatner sfugge proprio alle mie capacità di comprensione; non c'è verso... non lo capisco. Il più delle volte mi pare biascichi suoni vagamente anglofoni, per poi triturarli mentre li sputa fuori dalle labbra. Il fatto poi che mi faccia anche un po' schifo come persona, mi rendo conto, non aiuta.
Fatto sta che al momento la mia conoscenza dell'inglese è sufficiente ai mie scopi; anche perché gli anglofoni sono molto comprensivi e se a volte mi scappa un "pecore" invece di un "navi" capiscono dal contesto e non ci danno troppo peso
Non ostante i miei sforzi a volte i suoni non mi escono proprio esattamente come volevo produrli; ragion per cui evito di parlare di "coperte" e di "galli".
Di recente però mi è capitato di commentare un paio di volte su alcuni blog in inglese che seguo.
Chi tiene questi blog legge e capisce l'italiano ma, ovviamente, non tutti i lettori di questi blog capiscono l'italiano, così mi sono sentito molto scortese ad aver fatto dei commenti in una lingua poco comprensibile ai più.
L'unico modo per porvi rimedio è tradurre quanto da me scritto; così mi sono avvalso del traduttore di google.
Essendo un software fa quel che può, ma in linea generale richiede poche correzioni, se le frasi sono semplici, per cui lo ritengo un valido aiuto nel formulare i miei commenti in anglico; così non devo strapazzare più del necessario l'inglese.
Come si sarà notato tendo un po' alla subordinata, a volte mi scappa qualche parola desueta e la formulazione delle mie frasi spesso non è proprio lineare, tendo all'arzigolo e all'inutile; pur non essendo il mio italiano complesso, non sarei in grado di tradurmi, perciò devo sempre ricordarmi di dare in pasto al traduttore frasi semplici e lineari... così so, per lo meno, come correggerlo.
Se dovessi prendere l'abitudine di commentare su blog in anglico potrei essere motivato a migliorare la mia padronanza dell'inglese; chi vivrà vedrà.

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