martedì 17 aprile 2012

"vecchio...

...ti diranno che sei vecchio".
Per ora non me l'ha ancora detto nessuno, ma utilizzando la corriera negli orari nei quali ci sono gli studenti è ovvio che un po' datato, almeno, mi senta.
Stamane per esempio ho sentito un diciotenne dare del bambino a un quattordicenne e non ho potuto fare a meno di pensare che per me sono appena stati svezzati, così come sono sicuro di apparire a chi appartiene alla generazione dei miei genitori poco più che uno scolaretto.
Sono giunto in quella fase della mia vita per la quale, come se per altro vi sia una scaletta fissa e preordinata di tappe, ho quarant'anni ma non me li sento e neppure li dimostro; eppure sono lì, sulla gobba, che fanno ciao ciao con la manina e, ogni tanto, mi ricordano che presto inizierò la mia lunga, almeno si spera, affiliazione con gli "-anta".
Fa un certo effetto quando, ascoltando i discorsi degli adolescenti, ti rendi conto di guardarli con condiscendenza mista a tenerezza nei confronti di talune ingenuità, perché capisci che è esattamente così che venivi guardato, e in alcuni casi lo sei tutt'ora, da chi ha qualche anno in più di te.
Ah... l'età che galoppa.
In realtà non so neppure se all'inizio di questo post avevo intenzione di andare a parare sul tempo che passa; il tutto nasce, guarda te dove partono a volte le cose e in cosa si evolvono, dalla possibilità di poter mutare la mia vecchia "Olivetti lettera 32", in una tastiera usb.
L'ho scoperto ieri grazie a questo sito: usb typewriter e sono molto tentato di mandare a prendere il kit e, con un po' di pazienza, trasformare la mia macchina da scrivere... sempre ch'io riesca a ritrovarla ovviamente.
Tra l'altro l'unico fascino delle vecchie macchina da scrivere sta nel design, perché era scomodissime, rumorose e più di una volta mi è rimasto incastrato un dito tra i tasti, o ho pigiato due leve.
La nostalgia fa guardare con affetto anche alle cose più scomode della giovinezza.
Non esistono tempi migliori o peggiori, ma solo tempi nei quali si è giovani e dove tutto pare possibile e straordinario, e tempi nei quali si è guidati dal cinismo, o realismo.
Tutto questo per dire che se mi ricordassi la metà delle affermazioni fatte in giovane età. dovrei iniziare a divenire rosso tiziano, ma con una tonalità talmente accesa che mi si vedrebbe da Marte; per fortuna Mneme è stata molto parca con me e mi ricordo giusto dal naso alla bocca.

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