giovedì 18 febbraio 2010

"Clash of the titans"

Ho ritrovato la "Signora in Giallo"; per cui ora manca solo all'appello "Galaxy quest", che nel male comprerò, ma è sempre meglio un dvd che non tutta una stagione di una serie :)

Ieri ho visto, grazie a un prestito di Giuda, "Clash of the titans"; il peplum dei pepla. In questo film Urlusa Anders, che pure compare nei titoli, ha giusto una frase, la sua unica funzione è quella di fare la bella della situazione. Come tutti i pepla che si rispettino ha zero attinenza con la mitologia, proprio giusto una suggestione tanto da usarne solo i personaggi, ma il resto è pura invenzione e accozzaglia di abiti, architetture e quant'altro, preso da tutte le civiltà più disparate. Mi sono sempre piaciuti tanto i pepla e avrei visto anche cose più ardite, visto che tanto la mitologia è giusto un canovaccio, tipo "Ursus contro Godzilla" o "Maciste contro Mazinga", ma in alcuni dei pepla è come se Godzilla ci sia già. Il protagonista maschile di questo film è particolarmente inespressivo, forse anche colpa del personaggio non particolarmente brillante e, tutto sommato, la morale della pellicola potrebbe quasi essere: "tira più...che un carro di buoi" (l'adagio non lo completo perché è un poco volgare, ma tanto è noto e non c'è bisogno di mettere le parole al posto dei puntini :asd:). So che può non sembrare, ma mi è proprio piaciuto questo film! Sono anche curioso di vederne l'adattamento moderno che dovrebbe uscire tra qualche tempo nelle sale.

Povere Graie, da vecchine, nate già millenarie, con un occhio e un dente in comune che le fanno stare sveglie, trasformate in streghe antropofaghe; però l'idea di come hanno reso l'unico occhio in comune era geniale...che belle cose :D

Vogliamo parlare della povera Medusa? Tre sorelle, due immortali e solo lei mortale e sulla via per la loro magione mettono le temibilissime Graie, che stanno sveglie a turno, a fare la guardia...mettiamoci un prato fiorito! è sicuramente più temibile delle Graie alle quale basta una velata minaccia con la spada da parte di Perseo affinché gli venga dato anche il codice fiscale e la dichiarazione dei redditi di Medusa. Ma che si pretende? Hanno già il duro compito di sopravvivere alla coda per la pensione in posta!...in questo modo però Perseo mica ci faceva una gran figura, come le hanno rese nel film invece aggiungono pericolo.

Non ricordavo che Maggie Smith facesse Teti in questo film, anche perché quando lo vidi la prima volta non sapevo chi fosse, mentre ricordavo Lorence Olivier.

E' stato bellissimo vedere le tutine rosse della situazione morire inutilmente e stupidamente per dimostrare che la situazione era drammatica; e loro non avevano non solo un cognome, ma neppure una riga per lasciare a intendere di essere le spalle comico-brillanti.

Io non parlerò di Bubo; è come sparare sulla crocerossa con le gomme a terra.

La cosa bella è che nei titoli di coda compare la scritta: "the mitologicals as themeself" bellissimo!

Merita...

6 commenti:

Mauro ha detto...

ricordo di averlo visto anche io anni fa, l'ho trovato un polpettone. Ricordo una scena con crapone della statua di Teti che cade e inizia a sproloquiare. Tutto molto trash

Polideuce ha detto...

si terribilmente trash!...è che io ho un debole per questo genere di cose; dici che è grave? :asd:

regina dei tucani ha detto...

Smao, vorrei proprio sentire dalla tua bocca la frase "tira più...che un carro di buoi", ma sostituendo con l'adeguata parola i puntini. Non credo di averti mai sentito dire parolacce (o anche parole poco fini!:))

Polideuce ha detto...

@Regina: grazie :) lo prendo come un complimento. E' vero che cerco di avere un linguaggio appropriato, ma ti assicuro che a volte, e di recente più spesso di quanto vorrei, faccio anche io uso di "colorite metafore" (citazione :asd:); una parolaccia, quando si è infervorati, dà decisamente più enfasi al concetto ;)
Devo proprio avere gli zebedei che girano come pale di un ventilatore in luglio perchè mi scappi un linguaggio più colorito...

Mauro ha detto...

Tranquillo, non è grave.Anzi!

@Regina: ora che mi ci fate pensare, tutti e due, non gli sono volate parole grosse nemmeno in un capodanno di nostra comune memoria. E se non ricordo male ne avresti avuto tutte le ragioni... ecco, sarebbe stato istruttivo vederti mentre leggevi e rileggevi la lettera galeotta di qualche settimana dopo.

Polideuce ha detto...

sai che quella lettera l'ho ancora nel suo apposito fascicolo compresa quella nella quale mi viene rinfacciato il gran rifiuto? :D
...certe cose è un peccato buttarle