mercoledì 3 aprile 2013

Sacro Romano Impero

Non è che l'argomento sia, esattamente, in cima ai miei pensieri; ma mica posso scrivere sempre delle mie rogne, delle miei psicopippe e del mio pessimismo cosmico? Le tende hanno una portata limitata e il pavimento è decisamente duro.
Anche in ragione degli eventi accaduti di recente, da qualche anno e anche molto più recenti, inizio a credere che i tedeschi, o forse solo il loro governo... che ne so io?, abbiamo preso molto sul serio questa cosa del "Sacro Romano Impero".
Il mio pensiero è anacronistico?
Bhè;
1) La Germania, quando ancora non era tale, ha governato l'Europa, o almeno una parte importante di essa, solo con Carlomagno, perché poi l'impero s'è diviso e in Germania ci è traslata, per varie vie, la dignità imperiale che venne santificata dal Papa; oh... il Papa è il vescovo di Roma e se è importante nella Chiesa Cattolica, è perché è il vescovo di Roma.
Roma; capitale dell'Impero Romano e luogo ove è morto e sepolto San Pietro.
2) A più riprese, e sempre in contrasto con l'altra metà del Sacro Romano Impero, ovvero la Francia che ha avuto un Empereur per i cavoli suoi, che ha fatto, all'apice della sua potenza, man bassa dell'Europa, ha tentato di ripristinare il potere imperiale sull'Europa.
3) Vi ricordate il Barbarossa? Il poverino, e alcuni dei suoi eredi con lui, l'ha presa sul personale l'insubordinazione dell'italica penisola, nominalmente vassalla dell'Impero tedesco, ma di fatto con una autonomia italica elastica; ovvero in funzione della forza dell'imperatore in carica. Ci siamo sempre fatti i nostri sino a quando l'imperatore non è sceso a metterci in riga, se riusciva a farlo ovvio, e poi, una volta partito, abbiamo continuato a farci i nostri. L'abbiamo fatto un po' con tutti i potenti che si sono spartiti l'influenza politica sulla penisola.
4) il controllo tedesco dell'Europa è stato tentato di nuovo durante le due guerre mondiali e adesso in un accordo, un po' teso, con la Francia.
Ciclicamente la Germania, o almeno i suoi giornali o politici, si sente in dovere di dircene quattro; per i conti, per i nostri costumi, la lingua o una cosa a caso.
A me viene il sospetto che abbiano preso malissimo la loro incapacità di controllarci.
Rilassatevi; manco noi sappiamo controllarci da soli, figuriamoci se potete farlo voi che manco siete del posto.
Se proprio ci tenete possiamo darvi ragione e poi tornare a farci i nostri; l'abbiamo già fatto in passato e ha funzionato.
Che poi; com'è possibile che la nazione che ha prodotto Kant, Bach, Leibniz, non abbia capito nulla di come farci funzionare? Noi, per essere manipolati a modo, abbiamo bisogno di essere lusingati, adulati, e allora diventiamo cooperativi; quindi o ci pettinate per il nostro verso, oppure non prendetevela se recalcitriamo.

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