venerdì 22 giugno 2012

Rilievo

Oltre ad aver fatto un rilievo mercoledì, ne ho fatto anche uno ieri e sono dovuto tornare in loco oggi perché... bhè, andiamo con ordine.
Il fabbricato oggetto del rilievo è un fabbricato agricolo; stalla, fienile superiore, con annesso pollaio, un paio di depositi e un vecchio fabbricato in aderenza che doveva fungere, più o meno negli anni '30 date le decorazioni ivi presente, da stalla primieva.
Il fabbricato in questione è enorme, da solo ci avrei impiegato, probabilmente, parecchi giorni e la voglia, dato il caldo atroce che c'è in questi giorni, è letteralmente evaporata anche perché: il disegno in pianta era già stato fatto a seguito di un rilievo di un altro studio; l'assenza di scale mi avrebbe costretto ad dovermi inerpicare per arrivare al piano superiore e, in aggiunta, avrei dovuto andare con l'inutile praticante.
L'inutile praticante, tanto per confermare l'utilità della sua presenza, è andato in vacanza, ha fatto benissimo, per cui avrei dovuto fare il rilievo da solo.
Telefono al committente per dirgli di farmi trovare una scala sul posto; qualcuno di voi l'ha vista? Manco io quando sono arrivato e quindi mi sono limitato a prendere le dimensioni di massima, tanto per controllare quanto già fatto, e tutte quelle dimensioni che mi avrebbero aiutato a rendere il disegno verosimile; le dimensioni di massima tornavano anche, ma la pianta era carente di alcuni dettagli significativi.
Dopo tre ore passate al caldo, perso nelle campagne con un Australian Shephard a caccia di lepri per compagnia, ho deciso di tornare a casa, fidarmi delle altezze segnate nelle piante in mio possesso e barare, come se non ci fosse un domani... l'ho già detto che ho una Coscienza importante? Dopo aver disegnato le piante la mia Coscienza, con la discrezione consueta, mi ordina di andare a prendere le altezze perché ci sarebbero potute essere delle dimensioni diverse; alle 18:00 mi sono preso su, con una scala e un significativo giramento di zebedei, e sono tornato sul posto, ma non ho ritrovato il fabbricato agricolo.
Ho girato nella stessa zona per circa mezz'ora, senza trovare la via che vi conduceva; sono tornato a casa, con la Coscienza in pace, oh... io ci ho provato, e sapendo che avrei dovuto inventare qui e là.
Stamane ho iniziato a disegnare le sezioni, usando le altezze scritte dall'altro studio, e mi rendo subito conto, con le foto, che le altezze erano sbagliate.
Sono tornato, rassegnato al mio destino, sul posto; l'ho trovato, ho patito il caldo, ma ho preso le altezze necessarie per disegnare a modo il fabbricato, mi sono inerpicato sulla scala, spostandola dove serviva, ho tolto ragnatele secolari, scacciato piccioni di stanza nei sottotetti e pregato che Poseidone si astenesse dallo scuotere la terra.
Dovete sapere che la copertura è in metallo, appoggiota sui muri di facciata e su dei pilasti nei fianchi; una delle facciate aveva una rassicurante crepa che la tagliava in due; dal colmo alla base.
Mi sono sentito come se fossi dentro la serra del film "la mano sulla culla".
Che dire? Non ce l'ho proprio fatta a fregarmene e a tirare dritto.

2 commenti:

LaLeggivendola ha detto...

E io apprezzo che nonostante caldo e irritazione per la scala mancata tu non abbia tirato dritto. Via, ti fa onore ù_ù il tuo amor proprio può gioire.

Polideuce ha detto...

Non c'è niente da fare; perdo sempre contro la mia Coscienza :asd: