venerdì 26 agosto 2011

Cahiers de doléances

Così mi do un tocco internazionale che fa figo ed evito di intitolare il post "lagnanze" come quello poco più sotto.

- Devo rifare un numero cospicuo di brochures perché la mia collega le ha lanciate con la fionda, ovvero le ha messe insieme alla brutto male di corsa. Ho rifatto l'impaginazione e iniziato a rifare il lavoro, per scoprire che il capo le vorrebbe in un modo decisamente più "grafico"; sono sicuramente più belline con tutte le ombre, i colori, gli arredi che sbrilluzzicano e via discorrendo, ma quelle cose lì le fa un programma che costa almeno un paio di organi non sostituibili, per funzionare in tempi accettabili ha bisogno di macchine decenti, altrimenti fai una operazione e prima che sia conclusa fai in tempo a tirare su di nuovo il Duomo di Milano, che ovviamente non abbiamo e non avremo mai perché costano. Miracoli qui non se ne fanno e se ne facessi sarei altrove.

- Vento continua a chiamare facendo domande idiote, come è suo solito, e confermando, qualora ce ne fosse bisogno, la sua completa inabilità a qualunque funzione complessa che vada oltre il nutrirsi di cibi preparati da altri e la defecazione.

- il capo si lamenta che spendiamo troppo in cartucce a colori, ma se mi fai fare le cose tutte colorate, con le ombre e ogni altra inutile cosa, mi dici con cosa le stampo? a sputo?

-...e, soprattutto, impiccati e gira al largo

Sono proprio stanco... bhè... non più di altre volte e probabilmente anche il fatto che questa sia la prima settimana lavorativa post ferie non aiuta.

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