venerdì 17 luglio 2009

Cose che vanno e cose che tornano

In questi ho un po' disertato il blog, ma le vacanze incombono e quindi qui in studio si cerca di finire più pratiche possibile, col risultato che le goirnate sono piene...il che è sicuramente un bene :)

In settimana la scala che mi angustiava ha trovato, grazie all'ingegnere che ha calcolato una bella trave rovescia zoppa, una soluzione e quindi mi sono ritrovato ieri privo di alcun problema e a mente sgombra ho potuto dedicarmi al conteggio di aree di cessione per un Piano Urbanistico Attuativo; non si tratta della mia attività preferita, ma si è trattato di semplici divisioni...nulla di complesso.

Nel pomeriggio di ieri il Capo riceve una telefonata e così scopro che incombe sulla mia capoccia la Scheda del Male; ebbene si, sta per riproporsi.

Hanno sentito il parere della provincia la quale ha detto che il progetto manca di una rotatoria, ma va?!, e che quindi, dato che bisogna avere anche il parere della provincia andrà riescumata, messa a posto la versione con "seconda rotatoria"; ma il Comune pensa che la rotatoria debba essere realizzata sulla proprietà del comparto e questo, tra le cospiscue cessioni, la viabilità e l'indice di fabbricabilità, ridurrebbe fortemente il numero delle unità.

Il tecnico istruttore del comune che ha guardato la pratica sostiene che i conteggi, i miei sudatissimo conteggi, siano sbagliati; ovvero che sia corretta la metodologia ma non i numeri.

Quei cavoli di conti io li avevo fatti facendoli sempre controllare ad un altro architetto, è una storia lunga anche questa qua, e all'inizio avevo sollevato la questione della diversa dimensione di A (che è la superficie territoriale dell'area di intervento), e dato che A genera buona parte dei parametri interdipendenti tra loro, mi sembrava più corretto ricalcolare quante aree dovevo al Comune prima di andarle a reperire nel comparto; mi era stato detto di non curarmene perchè era stata firmata una convenzione e che il Comune voleva in cessione gli esatti quantitativi specificati in essa, perciò anche se A risultava più piccolo, per un errore commesso in origine dal primo studio che si occupò di quest'area, non dovevo preoccuparmene.

In questi giorni andremo in Comune per scoprire cosa avrei sbagliato e se si tratta di A guarderò chi di dovere sottintendendo un "l'avevo detto io".

In questo fine settimana dovrò lavorare...mi piace andare in ferie, è che detesto tutta l'urgenza lavorativa che precede il periodo vacanziero

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