venerdì 16 agosto 2013

Vacanze

Ebbene; sono in ferie... da un po'.
Riprenderò a postare le gite fuori porta dall'archivio e le ultime fatte, ma per il momento voglio comunicare al mondo, che lo voglia o meno, che ho fatto del mio corpo un'opera d'arte... dadaista; forse.
In questi giorni pre partenza, alla fine mi attendono cinque giorni in Olanda, vicina ed economica, almeno da raggiungere e da rimanervi, ho fatto alcune interessanti gite fuori porta a camminare in mezzo ai boschi, o a rampare su per alcuni sentieri montani.
Ho proseguito l'esplorazione del Parco Fluviale dello Stirone, andando a più riprese perché è lungo da percorrere e al momento mi mancano, ancora, alcuni tratti; sono andato ai Salti del Diavolo, avventura che merita un posto a sé, dato che mi sono perso un paio di volte e ho persino incontrato ben due persone; sono salito in vetta al Monte Prinzera e oggi sono salito sul Monte Ventasso e ne sono sceso con un lieve mal di testa.
Subito non ne ho capito il motivo, poi sono andato a lavarmi e tutto si è chiarito; ho già detto che il mio colorito naturale è il bianco?
Sono particolarmente pallido, un rosa molto tenue tendente al pallore da candeggio insomma, ed essendo benedetto da una pelle del cavolo, ovvero basta un niente perché si irriti e io mi riempia di bolle, tendo a non espormi al sole in modo da evitare possibili insolazioni.
Ho anche già scritto, da qualche parte, che mi sono preso una insolazione andando al lavoro, a piedi, e passando sotto a tutti i punti in ombra.
Per fare tutte queste escursioni all'aria aperte ed evitare di svenire, riempirmi di bolle o, in generale, stare male, sono sempre partito con: cappello, due litri d'acqua e ombrello.
Non ostante tutte le precauzioni, mi sono comunque esposto al sole e il risultato è il seguente: le gambe sono di un colore rosa più marcato del resto, i piedi sono persino abbronzati, là ove i pertugi dei sandali hanno lasciato passare la luce, gli avambracci sono abbronzati per metà, ovvero la parte più esterna, mentre all'interno si sono mantenuti del loro pallore naturale, mentre testa e collo, dopo la camminata di oggi al Ventasso, sono divenuti di un bel colore rosso pomodoro maturo; il resto del mio corpo è del solito nitore.
In un attimo di follia, in una delle mie peregrinazioni, sono anche stato tentato di togliermi la maglia; ho desistito quando ho constatato che, scoprendo le sole braccia, la mia pelle era più riflettente del tessuto bianco della maglietta; forse sono anche catarifrangente.
Tutto questo per dire che attualmente sono maculato e con le bolle; uno splendore... ovviamente ho anche una collezione di abrasioni, escoriazioni e graffi vari.
Dall'anno prossimo, se me ne ricorderò ovvio, d'estate oltre a ventaglio e ombrello, mi doterò anche di un asciugamano per tergermi il sudore: visto che a unire le bolle non ricavo nulla di utile, magari riesco a evitarne la formazione.

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