giovedì 2 dicembre 2010

Luce

Lo studio dove lavoro è un unico spazio diviso in due da un muro di carpette; un mobile, ripieno di faldoni, funge da parete divisoria e ognuna delle due stanze così ricavate ha una luce propria. Queste due luci vengono accese in modo indipendente l'una dell'altra. Dato che sono in genere l'ultimo a lasciare lo studio mi premuro di spegnere tutto e controllo che le luci, le ciabatte e il riscaldamento siano spenti; essendo che ho una vaga compulsione, e una drammatica carenza di memoria che mi obbliga a controllare più volte, sono sicuro che, quando mi chiudo la porta dietro la schiena, tutto è spento.
Da qualche tempo a questa parte, cioè da alcuni anni, capita a volte che dopo essere entrato, acceso le parti elettriche nella prima stanza dell'open space, mi accorgo che la luce nella seconda stanza è accesa. Ho sgridato un po' tutti per questo; colleghi, capo, gente che passa per caso, insomma ho frantumato parecchi ammenicoli affinché ci si ricordasse di spegnere sempre la luce.
Ieri scopro che quando accendo la ciabatta del disco esterno di rete che contiene i nostri dati, situato in un'altra stanza, a volte si accende la luce della seconda stanza dell'open space; deve esserci una interferenza di qualche tipo, fatto sta che ho brontolato con tutti, così... gratuitamente, per una interferenza elettrica.

2 commenti:

Mauro ha detto...

Guarda, hai fatto solo bene.
Tanto, se il rimbrotto non è servito finora servirà in futuro. Chiamala medicina preventiva, se vuoi

Polideuce ha detto...

in effetti ha funzionato perché vedo che ora tutti spengono le luci, le ciabatte; insomma ci prestano più attenzione :)