domenica 3 marzo 2013

Acidità sparsa

"Comunque si può dare di più per..." oh, credi a me, s'è dato anche troppo. La nostra è stata una prova, incontrovertibile, di dedizione alla causa e di abnegazione indefessa; mi sono sentito parte, quasi, delle truppe cammellate.
Noi si è rimasti lì; fermi; indefessi; difendendo eroicamente la posizione non ostante gli attacchi... emh... mediatici e mentre molti altri abbandonavano le linee di difesa, arretrando e attestandosi in posizioni esterne in attesa che finisse il "fenomeno", noi abbiamo tenuto la trincea anche se, lo confesso, ci siamo chiesti spesso "perché?".
E' stata una grande prova di spirito di sacrificio; certo, non è stato come sopravvivere a un naufragio, o una vacanza terrificante funestata da persona inaffrontabile, ma è stata, comunque, una esperienza che affratella i sopravvissuti e della quale parleremo a lungo negli anni a venire.

Cosa sta accadendo ai genitori? Ho visto due bambine, ma nel tempo ho visto anche bambini, quindi il genere non conta, già grandi, parliamo di cinque o sei anni, sfoggiare, in pubblico, il ciucio o venire trasportati sul passeggino; ma stiamo scherzando? Così grandi e ancora trattati come se fossero dei poppanti; il cordone ombelicale non si staccherà mai così e produrranno adulti viziati.
Mah.

Che peccato non aver sentito le telefonate, sono veramente affranto... ma veramente eh? Adesso mi rotolo per terra e mi strappo i capelli.

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