lunedì 20 agosto 2012

Scipione Castello (archivio)







Mi sono accorto di aver parlato spesso di Scipione Castello, ma di non averne mai messo delle foto.
A causa del caldo inverecondo di questi giorni, ho scelto solo immagini invernali; unica eccezione è l'ultima foto perché questo glicine è meraviglioso.
Come molti castelli qui intorno è appartenuto ai Pallavicino che controllavano, in epoca medioevale, l'estrazione del sale. Durante il ventennio venne anche usato per raccogliere prigionieri destinato ai campi di sterminio e di prigionia nazisti.
Secondo la leggenda il nome "Scipione" deriva dalla presenza di una villa, sulla quale, presumibilmente ma si tratta di leggenda, venne edificato il castello, appartenuta a Scipione l'Africano.
Esiste, poi, un episodio che lo vede, insieme con il castello di Tabiano protagonista.
Vado a memoria perché non ho nulla sottomano per controllare la vicenda.
Giacomo Pallavicino aveva due nipoti Niccolò e Francesco, signori di Tabiano e di Scipione, i quali puntavano alle ricchezze dello zio e al controllo del castello di Bargone. Durante un banchetto in quel di Bargone uccisero lo zio e portarono il suo capo delle guardie a Gallinella, altro castello che esisteva in zona ed era controllato dalla famiglia, affinché consegnasse loro le ricchezze del defunto zio. L'inquieto fantasma di Giacomo, così vuole la leggenda, apparve a entrambi i nipoti facendoli morire di paura; uno venne trovato privo di vita a Bargone e l'altro a Scipione (stando almeno alle mie fonti).
Il castello è visitabile, fa parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza; all'interno non si possono fare foto. All'interno vi è una stanza picta molto bella e un bellissimo loggiato che incornicia un ampio cortile.
Se passate da quelle parti la visita è consigliatissima, volendo si può anche dormire in Castello, visto che vi sono presenti due suites atte alla bisogna; così come consigliata è la cena, sempre nel borgo di Scipione Castello, alla "Osteria del Castello" ove si mangia benissimo e, d'estate, si può godere, dalla terrazza all'aperto, di un panorama magnifico.
Il posto è magnifico e dopo i recenti restauri anche ben tenuto.

2 commenti:

Moky in AZ ha detto...

Che meraviglia di posto, Poli! A me le foto invernali fanno tanto di "Nome della Rosa"....
Di sicuro se mai torneremo in Italia, ci darai tanti consigli!!

Polideuce ha detto...

Se mai doveste tornare in Italia e visitare l'Emilia, di certo vi riempirò di consigli :)...e tenterò di incrociarvi mentre fare i turisti :)