lunedì 7 giugno 2010

Lingue

A volte mi capita di essere preda del sacro fuoco dell'apprendimento e di voler imparare una nuova lingua; in genere il progetto naufraga dopo pochissimo tempo, un po' perché ho poco tempo, ma soprattutto, è inutile che stiamo qui a raccontarcela e a crederci anche visto che se qualcosa interessa il tempo lo si trova, perché la voglia a un certo punto evapora.

Con l'inglese devo dire che è stato facile, per quello che al momento mi serve ciò che so è sufficiente, capisco i film, i libri, i giornali, le rare volte che li leggo, e le persone quando mi parlano...le rarissime volte che mi capita di fare due chiacchiere nell'anglico idioma. Avendo completamente perso l'abitudine allo studio non ho mai studiato inglese, mi sono limitato a fare da spugna e ad assorbire di volta in volta, ma d'altronde l'albionica grammatica è semplice...

Il francese, che ho studiato praticamente nel precambriano, col tempo è divenuto pressoché inutile; ricordo che quando andavo a scuola qualunque anglico nome veniva da me pronunciato con un accento francese, d'altronde quello sapevo. Ora non riesco neppure a ricordami i verbi che avevo imparato e a volte mi scappa anche un accento anglico mentre leggo parole francesi. Non avendo però una motivazione per rinverdirlo, al di là di sfruttare decentemente la "erre moscia" che mi ritrovo, temo che rimarrà così come è ora; arrugginito, claudicante, duro d'orecchi...una meraviglia insomma e di una sublime inutilità :asd:.

Per quanto concerne il dialetto emiliano devo dire che non sono messo benissimo; non fatico a capirlo, neppure quando vado a trovare parenti più o meno anziani che parlano a velocità iperlucane solo in dialetto; anche se devo dire che la comprensione mi costa una notevole attenzione. Il dialetto non riesco a parlarlo e d'altronde non saprei neppure quale dialetto potrei parlare dato che mia madre è nata in quella riva del Po' che guarda alla Lombardia pur mantenendo, linguisticamente, similitudini col parmigiano, mio padre è piacentino, ma non cittadino, e quindi anche il suo dialetto ha una certa dose di lombardismi...perciò non so neppure io da dove provengano con esattezza le parole dialettali che ho imparato.

A volte mi prende la voglia di imparare una nuova lingua, poi però mi dico che è un po' inutile impararne un'altra per saperla poi in modo approssimativo...mah...post inutile, ma va bene lo stesso :asd:

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Aspetto ancora le tuoi parole inglese... Dai! Per il post che ho scritto ieri, la risposta e facile... ;-)

Polideuce ha detto...

ti ho preso in parola e ho commentato; ma ho invertito due lettere in un parola.
Sono riuscito a non mangiarmi delle parole solo perché non è scritto in italiano, a volte mi capita di omettere alcune parole, tipo verbi, soggetti, complementi, roba ininfluente nella frase insomma :asd:, perché avendola pensato sono sicurissimo di averla scritta ;)