mercoledì 30 giugno 2010

Letture

Come si può vedere dalla voce "letture", lì in basso a destra, sto leggendo un libro su Ipazia. Premetto che ne ho anche un altro da leggere, che mi è stato regalato, e quindi potrò metterli a confronto.

Al momento sono circa ai due terzi della prima parte, perché il romanzo, dato che di questo si tratta, si divide in due parti; devo dire che al momento è una insopportabile apologia. L'eroina è talmente senza macchia che probabilmente si intingola nella candeggina per essere più bianca del bianco, chissà se usa la candeggina "Aiace"?, comunque sia non ha nulla di umano. E' pieno di concetti moderni, come lo "spazio-tempo", e al momento Ipazia non ha ancora scoperto la relatività generale, ma sono sicuro che potrebbe accadere in itinere. Sono tentato di mollarlo lì...

Capisco che il personaggio in questione sia annoverato, giustamente, come la prima martire dell'integralismo religioso, e sono sicuro che sia stata anche una persona più che straordinaria, ma dubito fortemente che girasse con la scritta "Santa Subito" sulla schiena e che vagasse per Alessandria a salvare il mondo nel tempo libero; magari era anche un essere umano...

Questo libro mi infastidisce e lo leggo con scarso entusiasmo.

4 commenti:

Mauro ha detto...

Ma è segaiolo come il film?
anche perché, visto il poco che si sa di Pippazia, mi sa che chiunque può scriverci qualsiasi cosa, compreso Dan Brown

Polideuce ha detto...

A me il film era piaciuto :)
Se il libro l'avesse scritto Dan Brown se non altro si leggerebbe rapidamente, con contorno di risate probabilmente, ma almeno sarebbe una cosa rapida.
Questo volume è percorso da una vena, neppure minuta, di vittimismo autocompiaciuto; i personaggi danno l'idea già di conoscere l'evoluzione storica, Ipazia vaga per il romanzo dispensando saggezza e dicendo, non proprio letteralmente, "oh! ma io non sono poi così perfetta".
Il dramma è che la seconda parte è una immensa psicopippa su ciò che Ipazia può o meno aver pensato.
Si sa poco di lei e quindi per forza bisogna inventare un po', ma che almeno l'invenzione rimanga nell'ambito della credibilità storica; questo libro è meno credibile di Pinocchio

Mauro ha detto...

E già a me Pinocchioè sempre stato sullo stomaco fin da bimbo, ho provato per quelal favola-libro-film-cartone-sceneggiato (tutte el salse, insomma) da senpr el'odio più profondo

Polideuce ha detto...

...non ce l'ho fatta e ieri l'ho abbandonato; mi spiace, ma proprio non si può leggere