martedì 17 gennaio 2012

Dieci

Sono inciampato in questo pezzo che fa un elenco delle dieci, immancabili, cose che un vero intellettuale poser non può fare a meno di avere.

1) la reflex
essendo nato negli anni '70, le prime macchine fotografiche con le quali mi sono cimentato erano tutte meccaniche; non sono mai riuscito a fare una sola foto a fuoco nella mia vita prima dell'avvento delle digitali.
In parte me la racconto dicendo che la colpa è della mia miopia, ma probabilmente mi sapeva briga perdere del tempo ad allineare linee e consimili.
Ricordo di essere stato felice come un bimbo per Santa Lucia quando ho fatto le mie prime foto digitali.

2) il libro (giusto)
Per me non esistono libri "giusti" e libri "sbagliati", ma solo volumi che mi piacciono e perdite di tempo e nella seconda categoria possono, benissimo, finirci anche volumi di acclamato valore letterario, sufficientemente misconosciuti, ma che mi hanno fatto dormire sin dalle prime pagine.
Essendo un bibliolatra tendo però a leggere anche libri "giusti" e a volte anche ad apprezzarli... va bene, c'è il banner di anobii li sotto che fa bella mostra di sé, quindi questa cosa del libro "giusto" mi si confà.
Inizia la mia ascesa verso il "poser" :asd:

3) il Mac
Ebbene si; ho un mac, ma non è un portatile.
Ho anche un pc con winzozz, se è per questo, e ognuno di essi mi serve per fare cose diverse.
La scelta di passare al Mac è stata condizionata da alcuni semplici fattori che nulla hanno a che fare con quanto esposto:
- niente virus
- rarissimi blocchi improvvisi
- niente dll sparse in giro per l'HD quando disinstallo
Per lavorare uso il pc, il mio portatile, e per il resto uso il Mac.

4) la bicicletta
la mia bicicletta ha una serie di rumorini discreti, un fanale messo insieme con lo scotch da pacchi e il cestino per la spesa; più che una bicicletta da intellettuale, è una bicicletta da resdora (casalinga).
E' verissimo che è ecologica e ci si va dappertutto, ma non vedo come questa motivazione debba essere considerata con sprezzo.
Le considererò comunque nel punteggio verso la "poserezza"

5) Le toppe ovali sui gomiti della giacca
Le ho sempre odiate! detesto il colore marrone negli abiti, in tutte le sue sfumature; mi ricorda gli anni '70 dominati dalla onnipresenza del marrone.

6) il tabacco
Fumo, in media, una sigaretta all'anno; ricordo che sono un fumatore di compagnia, figuriamoci se mi metto anche ad arrotolarle le sigarette.
Sono per le cose pratiche e funzionali... ormai mi è rimasta una sola amica fumatrice e quindi non ho neppure, quasi, più motivo di fumare manco quell'unica all'anno.

7) il vinile
Contro l'anagrafe non c'è nulla da fare; col vinile ci sono cresciuto e mi piace, in alcuni casi, il fruscio della puntina sul disco e quindi ascolto tutt'ora i vecchi Lp comprati in gioventù.
Ascolto, o le converto in mp3, anche le care vecchie Mc (musicassette).
Con l'arrivo dell'mp3, al grido di "più spazio per i libri", utilizzo i file per ascoltare musica; più pratici, funzionali e non si rovinano con l'uso; questo non mi ha impedito l'acquisto di svariati cd.
Sono a favore delle cose che occupano poco posto.

8) le Clarks
Per un certo periodo, negli anni '80, non si trovava altro; o quelle o modelli similari e quindi le ho avute anche io.
Ricordo: i piedi freddi, imbarcavano acqua e si riducevano, nella pioggia, in un modo inverecondo;inutili e poi sono marroni, brrr...

9) Il giornale infilato nella tasca posteriore
Nella mia giovinezza ho letto i seguenti giornali: "repubblica", "manifesto" e "liberazione", ma in genere finivano dentro lo zaino, o nel carpettone 50x70, perché avevo idee eterodosse rispetto l'ambiente domestico.
Non li ho mai infilati nelle tasche posteriori però, avevano un certo costo, la paghetta era veramente poca (diecimilalire a settimane e dovevo mangiarci dentro due pomeriggi e foraggiarmi di libri, va da sé che se prendevo un libro non mangiavo un paio di volte) e quindi non sempre potevo permettermi l'acquisto del quotidiano.
Molto presto è iniziata la mia dermatite da politica, per cui, per preservare la mia salute, ho smesso di leggere i quotidiani.
Adesso ogni tanto ne leggo qualcuno, italiani e esteri, diversificando gli orientamenti, e rigorosamente on-line; più ecologico.

10) Moleskine
Ne ho uno, piccino ma c'è, in borsa preso nel 2007 e mai usato sino alla vacanza in Giappone; è utile come qualunque altro blocco, perché lo uso per segnare i libri, visti in libreria, da controllare a casa in modo da comprarne di doppi; oppure ci segno i conti per la divisione delle spese per le uscite di gruppo e via dicendo.
Quando lo finirò ho a casa una riserva di altri piccoli blocchi, che mi sono stati regalati nel tempo, da utilizzare e, data la disponibilità economica ridotta, dubito che ne prenderò un altro a breve.
Altro punto.

Morale: 4 punti su dieci, posso darmi del poser?

Vado a fare un po' di capanne che qua non si tirano su da sole.

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