"...si ha l'impressione di non approdare a niente, quando in realtà è così" Certo c'è un dialogo tra Saggio e Coprisaggio, ma, manzoniani lettori, so che avete colto la citazione.
Oggi è una di quelle giornate nelle quali mi pare di girare a vuoto senza concludere nulla di costruttivo, resta da capire cosa può essere costruttivo e per chi e se, in ultima analisi, ci sia effettivamente qualcosa di costruttivo da concludere. Si dice sempre che l'importante non è la meta ma il viaggio, il che è vero solo quando una meta la si raggiunge e si può dare un'occhiata in prospettiva a quello che si è trascorso, ma se la meta in sé preclude ogni valutazione allora bisogna capire in itinere se vi sia o meno un senso; o meglio bisogna capire il senso del percorso sapendo che questo non è ultimato e che comunque non sarà possibile vederlo nella sua interezza. Non è facile procedere per aggiustamenti sommari in corso d'opera, ma quando non c'è altra scelta...
Probabilmente sono solo stanco e risento di troppe settimane di riflessione; forse necessiterei di fare tabula rasa di tutto e ricominciare, ma trenta e dispari anni di esperienze non si possono cancellare, sono già fortunato a riuscire a modificarle in tempi ragionevoli e a mantenermi sufficientemente elastico, merito in parte della fantascienza, da guardare a soluzioni alternative. A volte ho proprio l'impressione di essere entrato in un circolo vizioso che termina col proprio inizio dandomi l'impressione di non approdare a nulla di concreto.
Non sto entrando in depressione, ci vuole ben altro che un banale cortocircuito per mandarmi in tilt, ma mi chiedo se alla fine un senso alla nostra portata ci sia, o se sia necessario trovare un senso alle cose...per oggi basta sproloqui :asd:
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