venerdì 11 ottobre 2013

Sonno

Questo post tratterà di dormire, cosa della quale avrei ancora bisogno stamane.
La settimana che, allegra e fiorona, si avvia alla sospirata conclusione, mi ha esaurito oltre ogni dire; mi sento veramente alla frutta, mi stupisco anche di non spegnermi e andare in risparmio energetico.
Fare da badante è... devastante.
Comunque sia non è del mio deplorevole e precario stato odierno, ma degli ausili che utilizzo per conciliarmi il sonno.
Grazie a dio dormo come un sasso e senza alcun problema, del resto la mia coscienza, che è ingombrante, è immacolata e quindi non ho problemi che mi tengano sveglio e la fede nella Provvidenza fa il resto, ma ci sono giorni nei quali torno a casa talmente inverso e svuotato da aver bisogno di qualcosa di sottofondo diverso dalle urla e dalle ciance dei politici; i miei guardano con religiosa frequenza, dal lunedì al venerdì, ogni programma che contempli un dibattito politico.
Programmo il lettore mp3 perché ripeta un dato album e si spenga dopo un certo periodo e lo attacco a un paio di casse, piccine, che funzionano come delle cuffie; non hanno mai avuto un bel suono, ma a volume basso fanno il loro dovere con dignità.
Il sottofondo musicale che accompagna il mio incedere tra le braccia di Morfeo, è composto da:
- registrazione di un temporale;
- registrazione dello scorrere di un ruscello;
- le campane della Lavra di Pechersk
- un album di Levon Minassian
- un qualunque albo di canti bizantini o di canti della chiesa ortodossa... una chiesa a caso
Sono tutte cose che ascolto anche normalmente, specie le campane e i cori ortodossi, ma alla sera mia aiutano a sistemare le cose in prospettiva e a dimenticarmi dei pesi della giornata.

Questo post è stato editato più volte per venire incontro alle mie, odierne, ridotte capacità compositive.

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