E' incredibile le cose che il cervello riesce a recuperare, frasi o situazioni, mentre sei intento a fare dell'altro.
Questa frase, per esempio, mi è stata detta, poiché mi riguardava, tanti anni fa da una persona la quale aveva, effettivamente, vissuto la separazione dei suoi genitori e oggi, senza preavviso, mi è tornata in mente e con essa alcune cose legate al passato.
Sono passati molti anni e se dovessi rivedere oggi quelle persone non saprei neppure da dove iniziare una conversazione urbana, magari con il tempo che come argomento va un po' con tutto, perché del resto è venuta meno la confidenza amicale e si tratterebbe di conoscere nuove persone; gli anni ci cambiano, lasciano inalterata una parte di noi, quella che ci definisce, ma apportano tanti cambiamenti da renderci persone diverse.
Non penso che l'eventualità possa presentarsi, nel caso si vedrà al momento, ma è singolare che ogni tanto ci ripensi.
Quello che mi manca sono le opinioni, il modo di dialogare o di vedere le cose che, forse, appunto per quanto detto prima, sono aspetti legati a un momento preciso nel tempo.
E' stata una bella esperienza.
La nostalgia tinge tutto, o almeno ci prova, ci sono alcune cose per le quali non c'è smalto che tenga, di colori pastello, piacevoli; altera i ricordi, perché, forse, pensiamo a quando eravamo più giovani e ci pareva di avere più tempo di fronte a noi e i nostri orizzonti sembravano più ampi.
In realtà gli orizzonti non si dilatano e neppure si restringono, le possibilità rimangono sempre inalterate, siamo noi che decidiamo di rinchiuderci da qualche parte per scelta e decidiamo di vedere solo alcune cose, che magari ci danno sicurezza, per rifiutarne altre... e il passato è un rifugio sicuro; un posto caldo, accogliente, noto, che possiamo anche ridisegnare a nostro piacimento se alcune cose ci urtano.
E poi il passato è già accaduto; in esso non c'è bisogno di improvvisare per andare avanti.
Molto interessante.
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