L'ho già scritto da qualche parte che il mio filosofo preferito, in assoluto, è Eraclito?
Ci sono momenti nella mia vita, a volte si protraggono anche a lungo, nei quali sono preda di elementi e suggestioni contrastanti tra loro e che mi lasciano in sospeso perché, e qui compare la mutazione, cambiano di continuo nei loro rapporti di forza; col risultato che mi ritrovo più o meno apatico.
Al momento sto leggendo tre libri diversi, che poi sono quelli che si vedono nella barra di anobii, ma ora avrei voglia di iniziare un altro libro, un saggio di storia, ma mi piacerebbe anche leggere un libro di fantascienza e non posso avere a mano cinque libri perché poi capirei pochino di ognuno e il tempo di leggerli tutti chi l'ha? io no...
Ho iniziato a rivedere Cadfael, ma stasera potrei rivedere anche Star trek, o l'Odissea e finirà che vedrò nulla
Ho una creatura in mente, o meglio, l'ho composta, per sommi capi, ma è rimasto informe lo sfondo. Il problema è che sarà proprio lo sfondo a dare senso al soggetto e a riempirlo, o svuotarlo, di significato; del resto le cose dipendono le une dalle altre per avere una propria definizione o, per lo meno, per raggiungere una chiarezza di significato che altrimenti, lasciata a un unico punto di vista, sfuggirebbe alla nostra comprensione.
Quando però mi trovo in questo stato indefinito, non riesco a vedere con chiarezza perché la vista è offuscata da aspetti contrastanti tra loro; non tanto per l'aspetto stilistico, con una predilezione per il passato o una proiezione verso il futuro, quanto per una opposizione di concetto tra il vuoto e il pieno.
E' la presenza o meno di elementi sullo sfondo che le daranno un senso che verterà verso un concetto o verso una sua sfumatura o il suo contrario.
Onestamente non credo neppure di riuscire a spiegare ove sta il problema, perché fa sempre parte del processo creativo che, a prescindere dall'esito finale, coinvolge i miei neuroni ma non la mia coscienza; a me restano, a livello conscio, i dubbi sulla scelta di una cosa piuttosto che un'altra.
La creatura ha una vita che le è propria.
Da qualche parte, tra i miei neuroni e le sinapsi, si annida la creatura completa in tutti i suoi dettagli, persino nella sua forma realizzata finale che mai, tanto per accontentare anche Platone, del resto io alla filosofia greca mi sono fermato, equivale all'idea; è per questo che a me le creature appaiono come teofanie, ma nel frattempo cerco di dare loro un senso.
Anzi; è probabilmente la ricerca del senso che finisce per definirle e per farmele apparire come già compiute, come se fossero prive di un percorso in divenire che le ha generate.
Di alcune posso anche dare una spiegazione, ma altre creature sfuggono alla mia comprensione proprio perché la conoscenza del processo che le ha generate mi è preclusa.
L'indeterminatezza paralizza la superficie, in questo caso la scelta degli stimoli esterni, letture o visione di immagini, e lascia un tumulto di pensieri e processi tra loro contrastanti ai quali non ho accesso e quindi sfuggono al mio controllo.
Tutto sommato potrebbe proprio essere la mancanza di controllo, una sorta di esclusione volontaria presumo, dal processo creativo a rendere quest'ultimo possibile.
Fatto sta che sono in ambasce e potevo risolvere la cosa con meno righe e meno chiacchiere; del resto il blog è mio e ci posso delirare sopra quanto voglio.
lunedì 29 aprile 2013
sabato 27 aprile 2013
Terme Lorenzo Berzieri (archivio)
Lo so, ho già fatto un post sulle palazzo delle terme del mio paese, ma non ho mai messo questi dettagli e poi non vorrete dirmi che non merita più di un post vero? Il palazzo è veramente magnifico, ricco di dettagli decorativi, suggestioni d'oriente, splendide formelle decorative... chi cresce all'ombra di questo palazzo non può che sviluppare un certo gusto barocco; oppure divenire come Loos per reazione... non è il mio caso :)
venerdì 26 aprile 2013
Monte Falterona, Barberino del Mugello e Lago di Bilancino
Questo venticinque aprile sono andato a fare una lunga gita fuori porta; lunga perché un po' lontana da casa, perché comunque s'è fatto in giornata.
Il Monte Falterona è dalle parti di Stia, vicino ad Arezzo, più o meno, anche se si trova sul confine tra le due province di Arezzo e Firenze.
Avendo poco tempo a disposizione, volendo fare una sosta al Lago di Bilancino nel pomeriggio, mi sono limitato, insieme ai miei compagni di escursione, "escursionisti gracili" di provata fede, a fare un percorso molto semplice e poco impegnativo, che si snoda lungo le falde del monte. Per arrivare in vetta ci volevano almeno altre tre ore a piedi e quindi abbiamo optato per fare inversione di marcia e tornare al parcheggio.
Il monte è un posto molto bello e vale la pena di essere visitato; ci vuole un po' di tempo per goderselo appieno e per giungere in vetta, ma anche un piccolo assaggio regala un'ottima vista.
L'abitato di Barberino del Mugello, vuoi per l'orario, vuoi per la giornata che ha trascinato gli abitanti al lago o all'outlet, ci si è presentato assolutamente privo di abitanti; fatta eccezione per alcune persone nella piazza principale e per gli avventori dell'unica gelateria aperta, in via XX Settembre, ove per altro abbiamo mangiato un buonissimo gelato. Non potrei citarvi il nome della gelateria manco sotto tortura, ma ricordo il nome del negozio di fronte e da quello sono risalito alla via della gelateria.
La fontana a forma di UFO mi ha ricordato la rotatoria, con forma per altro simile ma con cupolotta bianca, che fa bella mostra di sé in quel di Montecchio Emilia.
La Madonna, probabilmente una terracotta smaltata, mi ha invece ricordato i lavori dei Della Robbia ed era un peccato non metterla.
Il lago di Bilancino è un invaso artificiale molto bello e vicinissimo, appena in periferia, a Barberino del Mugello e la giornata soleggiata, o almeno a tratti, ha trascinato al lago parte dei cittadini; non sono un fan dei pomeriggi passati al centro commerciale, quindi mi fermo qui.
Al lago c'era un umido che consolava; mi ha un po' ricordato i pomeriggi, sul tardi, passati nei pressi della Bassa*. Probabilmente in una giornata con più sole avrei potuto morire lungo le rive, preferisco nubi e cieli coperti da sempre, ma il 25 il cielo parzialmente coperto ci ha permesso di goderci l'umido, quasi come a casa, senza avere il sole a picco sulla "capoccia".
Dovrò informarmi sulla storia che si cela, neppure troppo velatamente, dietro di toponimi: "omomorto" e "bue morto".
Una bellissima giornata.
Il Monte Falterona è dalle parti di Stia, vicino ad Arezzo, più o meno, anche se si trova sul confine tra le due province di Arezzo e Firenze.
Avendo poco tempo a disposizione, volendo fare una sosta al Lago di Bilancino nel pomeriggio, mi sono limitato, insieme ai miei compagni di escursione, "escursionisti gracili" di provata fede, a fare un percorso molto semplice e poco impegnativo, che si snoda lungo le falde del monte. Per arrivare in vetta ci volevano almeno altre tre ore a piedi e quindi abbiamo optato per fare inversione di marcia e tornare al parcheggio.
Il monte è un posto molto bello e vale la pena di essere visitato; ci vuole un po' di tempo per goderselo appieno e per giungere in vetta, ma anche un piccolo assaggio regala un'ottima vista.
L'abitato di Barberino del Mugello, vuoi per l'orario, vuoi per la giornata che ha trascinato gli abitanti al lago o all'outlet, ci si è presentato assolutamente privo di abitanti; fatta eccezione per alcune persone nella piazza principale e per gli avventori dell'unica gelateria aperta, in via XX Settembre, ove per altro abbiamo mangiato un buonissimo gelato. Non potrei citarvi il nome della gelateria manco sotto tortura, ma ricordo il nome del negozio di fronte e da quello sono risalito alla via della gelateria.
La fontana a forma di UFO mi ha ricordato la rotatoria, con forma per altro simile ma con cupolotta bianca, che fa bella mostra di sé in quel di Montecchio Emilia.
La Madonna, probabilmente una terracotta smaltata, mi ha invece ricordato i lavori dei Della Robbia ed era un peccato non metterla.
Il lago di Bilancino è un invaso artificiale molto bello e vicinissimo, appena in periferia, a Barberino del Mugello e la giornata soleggiata, o almeno a tratti, ha trascinato al lago parte dei cittadini; non sono un fan dei pomeriggi passati al centro commerciale, quindi mi fermo qui.
Al lago c'era un umido che consolava; mi ha un po' ricordato i pomeriggi, sul tardi, passati nei pressi della Bassa*. Probabilmente in una giornata con più sole avrei potuto morire lungo le rive, preferisco nubi e cieli coperti da sempre, ma il 25 il cielo parzialmente coperto ci ha permesso di goderci l'umido, quasi come a casa, senza avere il sole a picco sulla "capoccia".
Dovrò informarmi sulla storia che si cela, neppure troppo velatamente, dietro di toponimi: "omomorto" e "bue morto".
Una bellissima giornata.
domenica 21 aprile 2013
Dintorni di Grotta
Nel comune di Pellegrino parmense, proprio sul confine con il mio comune, c'è un paese che si chiama Grotta, dal quale, per altro, si arriva a Pietranera, e oggi sono andato a fare due passi là nei pressi.
Alcune foto sono state prese nei pressi del campo da golf, più o meno in località Ponte Grosso, e vicino alla località Lago Predoso.
La giornata era ideale per fare due passi e due foto.
Il panorama che si gode in questa parte del mio comune, che per altro comprende anche l'abitato di Contignaco, è meraviglioso.
Bastelli; archivio
L'abitato di Bastelli, piccolo centro agricolo tra Fidenza e Busseto, oggi è un po' più difficile da raggiungere di un tempo. Ci sono andato qualche anno fa per un battesimo, le foto risalgono a quella data, e vi si giunge attraverso una uscita della tangenziale di Fidenza.
Una volta c'era da attraversare un passaggio a livello e quindi, sicuramente, ora la via per andare a Bastelli è più sicura; è solo un poco più complicata.
Da vedere a Bastelli, come nella maggior parte delle piccole frazioni, c'è la chiesa che risale, dando fede alle notizie trovate in rete, al 1486. La facciata è decisamente sobria, ripartita da alcune lesene che reggono un timpano.
L'interno sposa alcune soluzioni molto vivaci, come l'affresco del catino absidale di recentissima realizzazione, con i resti della passata decorazione che paiono datarsi verso la seconda metà del '400.
Ci sono alcuni divisori, parapetti che separano le cappelle laterali dalla navata centrale, che sembrano essere realizzazioni del primo novecento; a me sono piaciute molto.
Dietro l'abside esiste una stele moderna dedicata alla Madonna che sarebbe apparsa qui in momento per me imprecisato, non ricordo quanto citato dal parroco, nel XX° secolo.
Delle chiese fidentine, mi manca all'appello ancora quella di Coduro, dell'anno mille, e che visiterò questa estate.
In transito verso Busseto, vale la pena di sostare anche a Bastelli e alla sua chiesa.
sabato 20 aprile 2013
Foto
Guardando nelle foto del mio archivio mi sono reso conto di non aver messo, sul blog alla voce "gita fuori porta", alcuni posto visitati.
Prima della nuova tornata di giri qui nei pressi, tendenzialmente ne farei uno anche oggi in una zona dietro casa mai esplorata da me, la giornata è bella, piove, c'è nuvolo e fresco, ho intenzione di far passare tutti i luoghi messi sinora sul blog e aggiungere quelli rimasti fuori dalla trattazione che ancora languono nel mio archivio.
Penso di avere, almeno, una trentina di posti, considerando che alcuni sono finiti in post cumulativi, e magari dedico loro un post a parte, e che alcune delle foto nell'archivio non riguardano "gite fuori porta".
Ho anche guardato sui miei libri e cartine varie e ho trovato ancora qualche posto da vedere, specie nel piacentino, che è un po' la mia meta d'elezione, e ho programmato la gita del 25 Aprile; farò tante foto a dei panorami.
Oggi non credo che mi metterò a dietro a questo compito, è più probabile che lo inizi domani nel pomeriggio, a meno che non mi senta ispirato dal tempo e nel pomeriggio me ne vada a zonzo; in ogni caso prima o poi metterò tutte le gite fuori porta fatte sul blog... il più sarà ricordarsi l'evento in sé.
Prima della nuova tornata di giri qui nei pressi, tendenzialmente ne farei uno anche oggi in una zona dietro casa mai esplorata da me, la giornata è bella, piove, c'è nuvolo e fresco, ho intenzione di far passare tutti i luoghi messi sinora sul blog e aggiungere quelli rimasti fuori dalla trattazione che ancora languono nel mio archivio.
Penso di avere, almeno, una trentina di posti, considerando che alcuni sono finiti in post cumulativi, e magari dedico loro un post a parte, e che alcune delle foto nell'archivio non riguardano "gite fuori porta".
Ho anche guardato sui miei libri e cartine varie e ho trovato ancora qualche posto da vedere, specie nel piacentino, che è un po' la mia meta d'elezione, e ho programmato la gita del 25 Aprile; farò tante foto a dei panorami.
Oggi non credo che mi metterò a dietro a questo compito, è più probabile che lo inizi domani nel pomeriggio, a meno che non mi senta ispirato dal tempo e nel pomeriggio me ne vada a zonzo; in ogni caso prima o poi metterò tutte le gite fuori porta fatte sul blog... il più sarà ricordarsi l'evento in sé.
venerdì 19 aprile 2013
Ordunque
I fatti sono questi; in Italia dopo aver tentato di mettere insieme un governo qualsiasi, in sostituzione di quello tecnico messo insieme per toglierci le pezze al deretano, come nazione ovvio, perché individualmente ognun ha mantenuto, o aggiunte, le proprie pezze, adesso stiamo tentando, fallito l'esperimento "fa un governo anche tu", di eleggere un nuovo presidente della Repubblica.
Ovviamente la rosa dei candidati vanta una certa esperienza, in quanto ha fatto le scuole dell'obbligo con Djoser; a noi piacciono un po' stagionati, meglio se con problemi di dizione o con i neuroni a spasso, del resto abbiamo una recente tradizione di vaudeville da mantenere.
Perché?
Quando abbiamo chiamato i saggi, mi sono stupito che li avessero trovati in Italia, e infatti hanno scoperto l'acqua calda, una commissione utilissima insomma; noi non siamo capaci di governarci.
Abbiamo bisogno di un governo debole, che chieda poche tasse e faccia il minimo sindacale, un po' come ai tempi del Sacro Romano Impero, e che ci lasci campo libero.
Come ai bei tempi del Rinascimento quando potevamo liberamente accoltellarci a vicenda.
Ogni città si governa per i suoi e via... ci stanno strette persino le regioni.
Mi pare ovvio che si parano di fronte a noi alcune opzioni da considerare.
1) Il Papa Re
l'idea non è nuovissima, ma di quelle che ho in mente è la più recente, ma la Chiesa è, effettivamente, un potere stabile. Certo si tratta di instaurare una teocrazia; ma la differenza quale sarebbe? In Italia, comunque, non si muove foglia che il Papa non voglia...
Se anche c'è un periodo di vacanza del seggio di Pietro, non è un problema perché la Curia c'è sempre e quindi non c'è mai un vuoto di potere.
E' diffusa su tutto il territorio; è in pista da un par di millenni e non ha subito rovesci economici significativi.
2) Rinverdiamo il congresso di Vienna
Massì; torniamo indietro a come eravamo prima di Napoleone.
Gli italiani non sono stati fatti; l'Italia è già una bolgia amministrativa, per cui ognuno fa un po' come gli pare; son persin rimaste le tensione pre unità...
Due italiani fanno almeno tre opinioni, sino a quando non compare uno più forte degli altri due che allora le opinioni si raggruppano, almeno di facciata, in un'unica opinione imposta dal nuovo venuto; in realtà mentre uno impone la sua opinione, gli altri due lo adulano e tramano per fargli le scarpe.
Abbiamo Macchiavelli nei geni, anche se non ci ricordiamo chi è.
3) Facciamoci governare
L'idea non è mia, ma di Giuda, e più ci penso più la ritengo un'idea valida. Magari non risolveremo tutti i nostri problemi, ma del resto non è che sinora si sia fatto granché... o mi sbaglio?
4) Fantascienza
Diventiamo improvvisamente una nazione dotata di senso civico, ci svegliamo italiani tutto d'un botto e iniziamo a governarci a modo... questo, però, ci toglierebbe buona parte del nostro fascino quindi non c'è scelta; facciamoci governare da qualcun altro.
Bene; volevo sfogarmi, adesso mi guardo una puntata di Star Trek, non ho intenzione di ascoltare la televisione, o leggere il quotidiano, per vedermi sfilare davanti la nuova edizione del manuale Cencelli.
Ovviamente la rosa dei candidati vanta una certa esperienza, in quanto ha fatto le scuole dell'obbligo con Djoser; a noi piacciono un po' stagionati, meglio se con problemi di dizione o con i neuroni a spasso, del resto abbiamo una recente tradizione di vaudeville da mantenere.
Perché?
Quando abbiamo chiamato i saggi, mi sono stupito che li avessero trovati in Italia, e infatti hanno scoperto l'acqua calda, una commissione utilissima insomma; noi non siamo capaci di governarci.
Abbiamo bisogno di un governo debole, che chieda poche tasse e faccia il minimo sindacale, un po' come ai tempi del Sacro Romano Impero, e che ci lasci campo libero.
Come ai bei tempi del Rinascimento quando potevamo liberamente accoltellarci a vicenda.
Ogni città si governa per i suoi e via... ci stanno strette persino le regioni.
Mi pare ovvio che si parano di fronte a noi alcune opzioni da considerare.
1) Il Papa Re
l'idea non è nuovissima, ma di quelle che ho in mente è la più recente, ma la Chiesa è, effettivamente, un potere stabile. Certo si tratta di instaurare una teocrazia; ma la differenza quale sarebbe? In Italia, comunque, non si muove foglia che il Papa non voglia...
Se anche c'è un periodo di vacanza del seggio di Pietro, non è un problema perché la Curia c'è sempre e quindi non c'è mai un vuoto di potere.
E' diffusa su tutto il territorio; è in pista da un par di millenni e non ha subito rovesci economici significativi.
2) Rinverdiamo il congresso di Vienna
Massì; torniamo indietro a come eravamo prima di Napoleone.
Gli italiani non sono stati fatti; l'Italia è già una bolgia amministrativa, per cui ognuno fa un po' come gli pare; son persin rimaste le tensione pre unità...
Due italiani fanno almeno tre opinioni, sino a quando non compare uno più forte degli altri due che allora le opinioni si raggruppano, almeno di facciata, in un'unica opinione imposta dal nuovo venuto; in realtà mentre uno impone la sua opinione, gli altri due lo adulano e tramano per fargli le scarpe.
Abbiamo Macchiavelli nei geni, anche se non ci ricordiamo chi è.
3) Facciamoci governare
L'idea non è mia, ma di Giuda, e più ci penso più la ritengo un'idea valida. Magari non risolveremo tutti i nostri problemi, ma del resto non è che sinora si sia fatto granché... o mi sbaglio?
4) Fantascienza
Diventiamo improvvisamente una nazione dotata di senso civico, ci svegliamo italiani tutto d'un botto e iniziamo a governarci a modo... questo, però, ci toglierebbe buona parte del nostro fascino quindi non c'è scelta; facciamoci governare da qualcun altro.
Bene; volevo sfogarmi, adesso mi guardo una puntata di Star Trek, non ho intenzione di ascoltare la televisione, o leggere il quotidiano, per vedermi sfilare davanti la nuova edizione del manuale Cencelli.
mercoledì 17 aprile 2013
Si riprende
Ieri, dopo aver visto gli ultimi acquisti, tutto in sconto e poi massì... ogni tanto qualche buon acquisto fa bene, a tema Bisanzio, nella fattispecie una serie di libri dedicati ad alcune figure femminili, scelti in relazione alla capitale dell'Impero d'Oriente, e un bellissimo libro sui mosaici bizantini in Sicilia, mi è venuta in mente una creatura.
Non è ancora definita, ho solo il soggetto principale, in massima parte, ma sono carente ancora dell'idea relativa allo sfondo, che comunque non è un coprimario della creatura e non so ancora bene come risolvere alcune cose; è ancora un po' in alto mare e ancora non ha attraccato, ma l'idea c'è.
E' un grandissimo successo, visto che la mia ultima creatura data, ormai, al mese scorso.
L'idea mi è venuta dopo una vista all'Abbazia di Fontevivo che conserva, oltre a una bellissima Madonna dell'Antelami, o comunque a lui molto vicina visto che si tratta di una attribuzione, la lastra tombale di Guidone Pallavicino, cavaliere templare e benefattore dell'Abbazia.
L'Abbazia è un posto meraviglioso e l'abitato di Fontevivo le si stringe intorno senza soffocarla, lasciandole spazio pur restandole vicino.
Lontana dalle rotte turistiche più note, merita assolutamente una visita.
Tutto sommato l'idea credo che abbia iniziato a formarsi la settimana scorsa quando, mentre ero in comune a protocollare alcuni documenti, mi sono fermato nell'Abbazia proprio per rivedere sia la lastra di Guidone, sia la Madonna dell'Antelami.
In genere, finita una creatura, ho sempre l'ansia, o il terrore, di non riuscire più ad avere qualche idea decente e di approdare in un altro periodo arido e privo di slancio creativo.
Questa è ancora in gestazione, ma giovedì disegnerò e colorerò il soggetto principale poi, con calma, aggiungerò, di volta in volta, quanto necessario a completare la creatura.
Non è ancora definita, ho solo il soggetto principale, in massima parte, ma sono carente ancora dell'idea relativa allo sfondo, che comunque non è un coprimario della creatura e non so ancora bene come risolvere alcune cose; è ancora un po' in alto mare e ancora non ha attraccato, ma l'idea c'è.
E' un grandissimo successo, visto che la mia ultima creatura data, ormai, al mese scorso.
L'idea mi è venuta dopo una vista all'Abbazia di Fontevivo che conserva, oltre a una bellissima Madonna dell'Antelami, o comunque a lui molto vicina visto che si tratta di una attribuzione, la lastra tombale di Guidone Pallavicino, cavaliere templare e benefattore dell'Abbazia.
L'Abbazia è un posto meraviglioso e l'abitato di Fontevivo le si stringe intorno senza soffocarla, lasciandole spazio pur restandole vicino.
Lontana dalle rotte turistiche più note, merita assolutamente una visita.
Tutto sommato l'idea credo che abbia iniziato a formarsi la settimana scorsa quando, mentre ero in comune a protocollare alcuni documenti, mi sono fermato nell'Abbazia proprio per rivedere sia la lastra di Guidone, sia la Madonna dell'Antelami.
In genere, finita una creatura, ho sempre l'ansia, o il terrore, di non riuscire più ad avere qualche idea decente e di approdare in un altro periodo arido e privo di slancio creativo.
Questa è ancora in gestazione, ma giovedì disegnerò e colorerò il soggetto principale poi, con calma, aggiungerò, di volta in volta, quanto necessario a completare la creatura.
domenica 14 aprile 2013
Niente lagna
Oggi è domenica, come da tradizione l'umore è il solito, anche se appena un po' migliore del solito, ma, audite audite, non scriverò la solita lagna.
Un po' perché a lungo andare stanca persino scrivere le solite cose e un po' perché proprio non ne ho voglia; una lagna è per sempre, ma ogni tanto cambiamo.
Oh... se poi avete nostalgia del solito post domenicale, basta cercare nel blog, oppure recitarvela da soli; tanto è sempre la solita roba.
Stamane ho sistemato il balcone e preparato i vasi per la prossima piantumazione di qualche pianta di pomodoro.
Vorrei mettere anche della lattuga, ma prima devo prendere un vaso un po' grande dove metterla e devo trovare un vaso, secchio o altro recipiente cavo non infiammabile, per dare fuoco a un po' di sterpaglie che languono sul mio balcone da un po'; poi userò la cenere come concime.
Come tutti gli anni la camomilla è spuntata nei vasi e ho di recente preso un vaso di violette da tenere fuori, che devo ricordarmi di innaffiare tutti i giorni dato l'inizio del caldo, e pensavo di prendere anche qualche altra pianta; devo solo decidere quale... magari delle camelie, si vedrà.
Ho anche trovato un vaso bianco in casa, che potrei riempire con dei fiori finti; lo so... i fiori finti non sono come delle piante vere, ma in casa mia le piante faticano a sopravvivere se non sono piante grasse o rose di Gerico.
Sul balcone, invece, hanno più possibilità.
Stamane mi sono dato al giardinaggio, come del resto tutto il vicinato che, coi primi raggi di sole, ha rispolverato falciatrici, motoseghe e altri attrezzi rumorosi per sistemare il verde; io mi sono limitato al trasporto di vasi, una forbice per tagliare il legno e un zappa a mano e ho iniziato alle 11 e qualcosa perché a quell'ora mi sono alzato.
Ebbene si; pare che l'integratore abbia fatto il suo porco lavoro.
Prima di tutto non mi ciondola più la testa in ogni dove e, in più, riesco anche a dormire otto ore; immagino sia solo questioni di giorni prima ch'io riprenda a non riuscire a stare a letto e riprenda a girovagare.
Avrei voluto andare anche su per l'Appennino, ma le recenti frane, pericolose, abbondanti e delle quali in televisione non si parla, mi mettono un po' d'ansia.
Se volete saperne di più e vi invito a farlo, andate a leggere qui.
Non solo del mezzogiorno lo Stato si dimentica, ma della provincia in generale, ovvero di quelle realtà che non coinvolgono grandi centri o luoghi famosi e di interesse per il turismo internazionale; e così accade che l'Appennino parmense rovini a valle nel completo disinteressa dei media nazionali.
La provincia ringrazia.
Un po' perché a lungo andare stanca persino scrivere le solite cose e un po' perché proprio non ne ho voglia; una lagna è per sempre, ma ogni tanto cambiamo.
Oh... se poi avete nostalgia del solito post domenicale, basta cercare nel blog, oppure recitarvela da soli; tanto è sempre la solita roba.
Stamane ho sistemato il balcone e preparato i vasi per la prossima piantumazione di qualche pianta di pomodoro.
Vorrei mettere anche della lattuga, ma prima devo prendere un vaso un po' grande dove metterla e devo trovare un vaso, secchio o altro recipiente cavo non infiammabile, per dare fuoco a un po' di sterpaglie che languono sul mio balcone da un po'; poi userò la cenere come concime.
Come tutti gli anni la camomilla è spuntata nei vasi e ho di recente preso un vaso di violette da tenere fuori, che devo ricordarmi di innaffiare tutti i giorni dato l'inizio del caldo, e pensavo di prendere anche qualche altra pianta; devo solo decidere quale... magari delle camelie, si vedrà.
Ho anche trovato un vaso bianco in casa, che potrei riempire con dei fiori finti; lo so... i fiori finti non sono come delle piante vere, ma in casa mia le piante faticano a sopravvivere se non sono piante grasse o rose di Gerico.
Sul balcone, invece, hanno più possibilità.
Stamane mi sono dato al giardinaggio, come del resto tutto il vicinato che, coi primi raggi di sole, ha rispolverato falciatrici, motoseghe e altri attrezzi rumorosi per sistemare il verde; io mi sono limitato al trasporto di vasi, una forbice per tagliare il legno e un zappa a mano e ho iniziato alle 11 e qualcosa perché a quell'ora mi sono alzato.
Ebbene si; pare che l'integratore abbia fatto il suo porco lavoro.
Prima di tutto non mi ciondola più la testa in ogni dove e, in più, riesco anche a dormire otto ore; immagino sia solo questioni di giorni prima ch'io riprenda a non riuscire a stare a letto e riprenda a girovagare.
Avrei voluto andare anche su per l'Appennino, ma le recenti frane, pericolose, abbondanti e delle quali in televisione non si parla, mi mettono un po' d'ansia.
Se volete saperne di più e vi invito a farlo, andate a leggere qui.
Non solo del mezzogiorno lo Stato si dimentica, ma della provincia in generale, ovvero di quelle realtà che non coinvolgono grandi centri o luoghi famosi e di interesse per il turismo internazionale; e così accade che l'Appennino parmense rovini a valle nel completo disinteressa dei media nazionali.
La provincia ringrazia.
mercoledì 10 aprile 2013
Onestamente non so
Tizio ha costruito una casa che venderà a qualcuno e per la quale Caio ha fatto un impianto.
Caio deve fare la conformità dell'impianto e ha bisogno delle generalità dell'acquirente per rilasciare il certificato, così chiede a Tizio ma questo dirotta Caio a noi.
Ora: io so il cognome di uno degli acquirenti, sono uno? di più? e chi lo sa, perché vi ha fatto riferimento il notaio e poi, presumo, che Tizio sappia a chi vende casa... o no?
Fatto sta che ho dovuto scrivere al notaio per avere le generalità degli acquirenti da dare a Caio.
Telefono all'AUSL per una pratica edilizia, dato che dal comune mi hanno detto che non sanno a chi vanno le pratiche, e dal centralino, dopo aver specificato che si tratta di una pratica edilizia, mi passano il CUP; eppure non avevo chiesto di prenotare l'emocromo per le opere in cemento armato.
Io sono stordito, e questo è un dato di fatto, ma devo dedurre che questa sia una condizione decisamente diffusa.
Caio deve fare la conformità dell'impianto e ha bisogno delle generalità dell'acquirente per rilasciare il certificato, così chiede a Tizio ma questo dirotta Caio a noi.
Ora: io so il cognome di uno degli acquirenti, sono uno? di più? e chi lo sa, perché vi ha fatto riferimento il notaio e poi, presumo, che Tizio sappia a chi vende casa... o no?
Fatto sta che ho dovuto scrivere al notaio per avere le generalità degli acquirenti da dare a Caio.
Telefono all'AUSL per una pratica edilizia, dato che dal comune mi hanno detto che non sanno a chi vanno le pratiche, e dal centralino, dopo aver specificato che si tratta di una pratica edilizia, mi passano il CUP; eppure non avevo chiesto di prenotare l'emocromo per le opere in cemento armato.
Io sono stordito, e questo è un dato di fatto, ma devo dedurre che questa sia una condizione decisamente diffusa.
martedì 9 aprile 2013
Poteva essere peggio
E invece, come martedì, non ha fatto schifo.
Certo non sto concludendo nulla di che; da un punto di vista lavorativo è la solita broda, mezza giornata buttata a controllare le mail, fare telefonate di qua e di là per capire come si sono svolti fatti dei quali mi importa il giusto e il resto della giornata a compilare dei moduli oppure, raramente, a disegnare... ma non voglio lamentarmi del mio lavoro, che intanto un lavoro ce l'ho, sinché dura, e di 'sti tempi è già cosa della quale ringraziare i Numi.
Quel che poteva essere peggio è proprio il martedì che, invece, è andato bene; niente eccessiva depressione cosmica, se non in modo contenuto e limitato alla prima parte della mattina, niente robe invereconde, nervoso a livelli inaccettabile e le solite cose del martedì.
Certo; appena ritorna la musica cambierà, lo stress si amplificherà, del resto non amo molto fare da badante, ma per ora mi godo ciò che porta il giorno.
Non ho iniziato a scrivere della mia vita come avevo minacciato nel post precedente; per ora sto raccogliendo le idee... è che già gli esordi, con la nascita in seconda serata, in tempo per il film d'autore, di sabato, poi, giorno dedicato a Saturno, ovvero Crono (agricoltura, abbondanza, cicli, ma soprattutto tempo), buttano una certa pesantezza sulla mia, ancora giovane, allora, vita.
Che poi sono scettico un po' sulla qualunque ed egualmente credulone, per cui potrei benissimo trovare, nella mia riduzione a schema del mio esistere, una manciata di numeri riconducibili alla piramide di Cheope e poi il passo verso Atlantide e i templari è brevissimo; l'idea in generale mi fa abbastanza "misterius" e se viene fuori quel che temo, mi ci farò due risate che male non fanno.
Attualmente mi ispira assai il concetto di "theosis", ovviamente in chiave ortodossa e grazie alla lettura, ancora in corso, del volume sull'ortodossia; è molto interessante e ovviamente centra un fico secco con quanto detto poc'anzi, ma non temete; a breve inizierò a leggere un altro simpatico volume sulla filosofia, antica, greca e potrò aggiungere un altro pezzo al mio animo d'arlecchino... oppure rispolverarne, o riscoprirne, uno vecchio che qui si è raccattato su di ogni col tempo.
Questo è uno di quei post che si iniziano in un modo e poi raccolgono un po' la qualunque per via e perdono di identità; la confusione piace e fa compagnia.
Certo non sto concludendo nulla di che; da un punto di vista lavorativo è la solita broda, mezza giornata buttata a controllare le mail, fare telefonate di qua e di là per capire come si sono svolti fatti dei quali mi importa il giusto e il resto della giornata a compilare dei moduli oppure, raramente, a disegnare... ma non voglio lamentarmi del mio lavoro, che intanto un lavoro ce l'ho, sinché dura, e di 'sti tempi è già cosa della quale ringraziare i Numi.
Quel che poteva essere peggio è proprio il martedì che, invece, è andato bene; niente eccessiva depressione cosmica, se non in modo contenuto e limitato alla prima parte della mattina, niente robe invereconde, nervoso a livelli inaccettabile e le solite cose del martedì.
Certo; appena ritorna la musica cambierà, lo stress si amplificherà, del resto non amo molto fare da badante, ma per ora mi godo ciò che porta il giorno.
Non ho iniziato a scrivere della mia vita come avevo minacciato nel post precedente; per ora sto raccogliendo le idee... è che già gli esordi, con la nascita in seconda serata, in tempo per il film d'autore, di sabato, poi, giorno dedicato a Saturno, ovvero Crono (agricoltura, abbondanza, cicli, ma soprattutto tempo), buttano una certa pesantezza sulla mia, ancora giovane, allora, vita.
Che poi sono scettico un po' sulla qualunque ed egualmente credulone, per cui potrei benissimo trovare, nella mia riduzione a schema del mio esistere, una manciata di numeri riconducibili alla piramide di Cheope e poi il passo verso Atlantide e i templari è brevissimo; l'idea in generale mi fa abbastanza "misterius" e se viene fuori quel che temo, mi ci farò due risate che male non fanno.
Attualmente mi ispira assai il concetto di "theosis", ovviamente in chiave ortodossa e grazie alla lettura, ancora in corso, del volume sull'ortodossia; è molto interessante e ovviamente centra un fico secco con quanto detto poc'anzi, ma non temete; a breve inizierò a leggere un altro simpatico volume sulla filosofia, antica, greca e potrò aggiungere un altro pezzo al mio animo d'arlecchino... oppure rispolverarne, o riscoprirne, uno vecchio che qui si è raccattato su di ogni col tempo.
Questo è uno di quei post che si iniziano in un modo e poi raccolgono un po' la qualunque per via e perdono di identità; la confusione piace e fa compagnia.
lunedì 8 aprile 2013
Ingranaggio
E' lunedì, perciò attenti a voi; il lunedì è un pessimo giorno, per chiunque, ed io non faccio eccezione... specie se la depressione domenicale è stata rimandata al giorno seguente, ovvero oggi.
Vedrò di saltare tutto l'armamentario relativo all'esposizione della mia depressione cosmica, tanto ormai chiunque mi legge può recitarla a soggetto, per passare a una nuova dichiarazione di intenti; chissà se avrà o meno un seguito.
Premessa: allo stato attuale, ormai da un po' di tempo devo dire, ho l'impressione che la mia esistenza sia, per andare direttamente al punto, inutile... di girare come un ingranaggio senza alcuno scopo o funzione.
No; non tenterò di sostituirmi ad Atropo... ci tengo a restare qua il più a lungo possibile... grazie, ma mi piacerebbe trovare anche un senso a questa permanenza.
Al momento ho due opzioni:
1) un senso non c'è e allora, magari, uno se lo inventa;
2) esiste un senso ma gioca a nascondino e non vuole farsi trovare.
Che poi l'opzione uno non è così brutta; vuol poter dire, anche, che un senso ce lo dobbiamo dare da soli e la cosa, per quanto possa essere difficile, non è priva di interesse.
Del resto l'autogestione ha un suo fascino.
Parto dal presupposto che il Cosmo ha un gran senso dell'umorismo e che esiste un ordine superiore impartito da una Entità immanente e trascendente al contempo; affermazione fatta per esperienza personale, ma assolutamente priva di alcun tipo di riscontro oggettivo... insomma è la mia opinione.
Il fatto che mi paia di non approdare a nulla, quando in realtà è così :asd:, è dovuto al fatto che non sto facendo nulla che mi paia meritevole di essere compiuto.
Davvero; a me che frega di risolvere i problemi di gente ricca affinché diventi ancora più ricca? affinché possa speculare su chiunque e rovinare il paesaggio?
Non mi sento Superman e non ambisco a salvare il mondo, a far progredire il genere umano o a scoprire la cura contro la stupidità; mi accontento anche di qualcosa di meno, come ad esempio la scoperta di non essere solo un meccanismo complicato per trasformare l'ossigeno in anidride carbonica.
Se avessi idee diverse e magari un'intelligenza più acuta, se fossi un po' più sveglio insomma, probabilmente, avrei avuto una carriera come prete/frate/filosofo; purtroppo sono meno sveglio di quanto mi piaccia pensare di me e i neuroni fanno quello che possono; senza contare che la pagnotta bisogna pur portarla a casa, visto che non vivrò mai di rendita, e quindi la mia vita contemplativa è limitata alla sola domenica.
Alla sera non ho i neuroni abbastanza in forma per qualcosa di troppo complicato e quindi le probabilità di pervenire al senso della vita, l'universo e tutto quanto, in pantofole sono un po' rade; la domenica mi deprimo... il che è sicuramente un passo avanti, ma se mi deprimo e basta non approdo certo una risposta soddisfacente.
Non è per sport che ogni tanto sono preda dello spirito dell'eremo; la vita contemplativa, pur non essendo per nulla superiore alla vita attiva, tanto per usare vecchie categorie, aiuta a mettere le cose in prospettiva, ad ampliare lo sguardo.
Ecco quindi che ho deciso di scrivere la mia vita; paura?
Non temete non verrà MAI pubblicata.
Primo perché io non so scrivere; sono facile preda di pedanteria, pesantezza o, qualora la voglia sia nulla, di estrema sintesi; roba da elenco puntato.
Secondo perché non interesserebbe a nessuno; a dirla tutta, manco a me interessa più di tanto, ma è come studiare un qualche evento complicato.
Fare uno schema, prendere appunti, mettendo insieme i pezzi, in genere è di aiuto a comprendere meglio l'evento che si sta studiando; quindi se voglio comprendere meglio la mia esistenza potrebbe essere di aiuto fare uno schema.
Se mi va bene trovo un senso alla mia esistenza, o comunque un'indicazione generale sul percorso da seguire; nel male scoprirò un complotto ordito da me a miei danni il che, per quanto ridicolo e risibile, è pur sempre una scoperta.
Mo' vediamo dove approdo.
Vedrò di saltare tutto l'armamentario relativo all'esposizione della mia depressione cosmica, tanto ormai chiunque mi legge può recitarla a soggetto, per passare a una nuova dichiarazione di intenti; chissà se avrà o meno un seguito.
Premessa: allo stato attuale, ormai da un po' di tempo devo dire, ho l'impressione che la mia esistenza sia, per andare direttamente al punto, inutile... di girare come un ingranaggio senza alcuno scopo o funzione.
No; non tenterò di sostituirmi ad Atropo... ci tengo a restare qua il più a lungo possibile... grazie, ma mi piacerebbe trovare anche un senso a questa permanenza.
Al momento ho due opzioni:
1) un senso non c'è e allora, magari, uno se lo inventa;
2) esiste un senso ma gioca a nascondino e non vuole farsi trovare.
Che poi l'opzione uno non è così brutta; vuol poter dire, anche, che un senso ce lo dobbiamo dare da soli e la cosa, per quanto possa essere difficile, non è priva di interesse.
Del resto l'autogestione ha un suo fascino.
Parto dal presupposto che il Cosmo ha un gran senso dell'umorismo e che esiste un ordine superiore impartito da una Entità immanente e trascendente al contempo; affermazione fatta per esperienza personale, ma assolutamente priva di alcun tipo di riscontro oggettivo... insomma è la mia opinione.
Il fatto che mi paia di non approdare a nulla, quando in realtà è così :asd:, è dovuto al fatto che non sto facendo nulla che mi paia meritevole di essere compiuto.
Davvero; a me che frega di risolvere i problemi di gente ricca affinché diventi ancora più ricca? affinché possa speculare su chiunque e rovinare il paesaggio?
Non mi sento Superman e non ambisco a salvare il mondo, a far progredire il genere umano o a scoprire la cura contro la stupidità; mi accontento anche di qualcosa di meno, come ad esempio la scoperta di non essere solo un meccanismo complicato per trasformare l'ossigeno in anidride carbonica.
Se avessi idee diverse e magari un'intelligenza più acuta, se fossi un po' più sveglio insomma, probabilmente, avrei avuto una carriera come prete/frate/filosofo; purtroppo sono meno sveglio di quanto mi piaccia pensare di me e i neuroni fanno quello che possono; senza contare che la pagnotta bisogna pur portarla a casa, visto che non vivrò mai di rendita, e quindi la mia vita contemplativa è limitata alla sola domenica.
Alla sera non ho i neuroni abbastanza in forma per qualcosa di troppo complicato e quindi le probabilità di pervenire al senso della vita, l'universo e tutto quanto, in pantofole sono un po' rade; la domenica mi deprimo... il che è sicuramente un passo avanti, ma se mi deprimo e basta non approdo certo una risposta soddisfacente.
Non è per sport che ogni tanto sono preda dello spirito dell'eremo; la vita contemplativa, pur non essendo per nulla superiore alla vita attiva, tanto per usare vecchie categorie, aiuta a mettere le cose in prospettiva, ad ampliare lo sguardo.
Ecco quindi che ho deciso di scrivere la mia vita; paura?
Non temete non verrà MAI pubblicata.
Primo perché io non so scrivere; sono facile preda di pedanteria, pesantezza o, qualora la voglia sia nulla, di estrema sintesi; roba da elenco puntato.
Secondo perché non interesserebbe a nessuno; a dirla tutta, manco a me interessa più di tanto, ma è come studiare un qualche evento complicato.
Fare uno schema, prendere appunti, mettendo insieme i pezzi, in genere è di aiuto a comprendere meglio l'evento che si sta studiando; quindi se voglio comprendere meglio la mia esistenza potrebbe essere di aiuto fare uno schema.
Se mi va bene trovo un senso alla mia esistenza, o comunque un'indicazione generale sul percorso da seguire; nel male scoprirò un complotto ordito da me a miei danni il che, per quanto ridicolo e risibile, è pur sempre una scoperta.
Mo' vediamo dove approdo.
domenica 7 aprile 2013
"E' primavera...
...svegliatevi bambine, alle cascine messer Aprile fa il rubacuor..." e via a seguire il resto del brano con l'interprete che più vi aggrada.
Di Aprile girano un paio di proverbi celeberrimi: "Aprile ogni giorno un barile", per cui non è esattamente cosa nuova la pioggia in primavera e "Aprile dolce dormire".
Il secondo proverbio è quello che più mi si addice.
Mentre Persefone è intenta a lasciare le sale di Ade, per venire a trovare Demetra, io sarei in grado di dormire sino all'estate; ovvero quando il caldo mi asfalterà, senza pietà, sotto una cappa di umido padano.
All'inizio della primavera, o meglio qualche giorno prima, perché queste son cose che si sentono prima, inizio ad avere il capo ciondolante dal sonno; sarei in grado di addormentarmi ovunque e quando ero giovane mi capitava di farlo... di preferenza accadeva a scuola, con conseguenti gomitate da parte della mia compagna di banco per svegliarmi.
Il mio non era sonno causato dalla levataccia quotidiana, dovevo svegliarmi alle 5:30, ma perché Persefone stava lasciando Ade.
E' stagionale e solo legato alla primavera; l'autunno, per dire, non mi fa lo stesso effetto.
In genere, ai primi segnali, prendo un integratore; lo prendo per un paio di volte, poi me ne dimentico per almeno una settimana, indi ricomincio a prenderlo con una certa assiduità.
Del resto la memoria è una costante; pochina in qualunque situazione.
Generalmente su questo blog mi lamento di non riuscire a dormire oltre le 7:30 e la cosa è verissima, tranne che in primavera.
In primavera non ho problema alcuno a dormire sino a mezzogiorno inoltrato, a dormire anche nel pomeriggio e riuscire, comunque, a dormire come un ghiro durante la notte; in primavera mi "gattizzo", potrei dormire, senza sforzo, anche quattordici ore al giorno... è per questo che prendo un integratore, altrimenti qui non si vive.
Ieri pomeriggio, ad esempio, avrei voluto uscire, c'era anche il sole, ma ho dormito perché avevo troppo sonno; oggi pomeriggio sto pensando, non ostante il male all'alluce sinistro e al piede destro, di andare a fare due passi da qualche parte... ce la farò? o mi addormenterò da qualche parte?
Purtroppo perché l'integratore inizi a fare il suo dovere, devono passare almeno un paio di settimane di trattamento e siamo, appena, alla settimana n°1.
Bella la primavera; per quel poco che la vedo, quando ho gli occhi aperti, è veramente bella.
Di Aprile girano un paio di proverbi celeberrimi: "Aprile ogni giorno un barile", per cui non è esattamente cosa nuova la pioggia in primavera e "Aprile dolce dormire".
Il secondo proverbio è quello che più mi si addice.
Mentre Persefone è intenta a lasciare le sale di Ade, per venire a trovare Demetra, io sarei in grado di dormire sino all'estate; ovvero quando il caldo mi asfalterà, senza pietà, sotto una cappa di umido padano.
All'inizio della primavera, o meglio qualche giorno prima, perché queste son cose che si sentono prima, inizio ad avere il capo ciondolante dal sonno; sarei in grado di addormentarmi ovunque e quando ero giovane mi capitava di farlo... di preferenza accadeva a scuola, con conseguenti gomitate da parte della mia compagna di banco per svegliarmi.
Il mio non era sonno causato dalla levataccia quotidiana, dovevo svegliarmi alle 5:30, ma perché Persefone stava lasciando Ade.
E' stagionale e solo legato alla primavera; l'autunno, per dire, non mi fa lo stesso effetto.
In genere, ai primi segnali, prendo un integratore; lo prendo per un paio di volte, poi me ne dimentico per almeno una settimana, indi ricomincio a prenderlo con una certa assiduità.
Del resto la memoria è una costante; pochina in qualunque situazione.
Generalmente su questo blog mi lamento di non riuscire a dormire oltre le 7:30 e la cosa è verissima, tranne che in primavera.
In primavera non ho problema alcuno a dormire sino a mezzogiorno inoltrato, a dormire anche nel pomeriggio e riuscire, comunque, a dormire come un ghiro durante la notte; in primavera mi "gattizzo", potrei dormire, senza sforzo, anche quattordici ore al giorno... è per questo che prendo un integratore, altrimenti qui non si vive.
Ieri pomeriggio, ad esempio, avrei voluto uscire, c'era anche il sole, ma ho dormito perché avevo troppo sonno; oggi pomeriggio sto pensando, non ostante il male all'alluce sinistro e al piede destro, di andare a fare due passi da qualche parte... ce la farò? o mi addormenterò da qualche parte?
Purtroppo perché l'integratore inizi a fare il suo dovere, devono passare almeno un paio di settimane di trattamento e siamo, appena, alla settimana n°1.
Bella la primavera; per quel poco che la vedo, quando ho gli occhi aperti, è veramente bella.
giovedì 4 aprile 2013
Funerale
Oggi il Telegraph.co.uk, tra le altre notizie di maggiore interesse, come ad esempio gli squinternati coreani che non sapendo che fare minacciano guerre atomiche, riporta una classifica molto interessante; ovvero le prime dieci canzoni per funerali.
Le trovate qui: Top ten funeral songs
Non fate facce strane; del resto la musica, intesa come messa da requiem, vanta una lunga e felice tradizione.
Pensiamo ai bellissimi requiem di Mozart o di Verdi.
Perciò cari lettori, se siete in crisi di idee e non sapete che scrivere sul vostro blog, oppure state cercando la musica adatta per la vostra dipartita, potete sia stilare una lista, sia sbirciare la mia o quella del Telegraph, per avere qualche idea.
Onestamente non credo che noterò se al mio funerale ci sarà o meno della musica; ci sono buone possibilità che abbia dell'altro da fare o che proprio non possa sentire, il che è un peccato visto che si tratta di una manifestazione della quale siamo protagonisti assoluti, malanni dei parenti a parte ovvio... del resto i funerali servono un po' a fare la conta dei vivi e fungono da resoconto sullo stato di salute dei presenti e degli assenti, mentre i "dipartiti" sono tutti, indistintamente, circonfusi da un'aurea di santità data dalla condizione di "caro estinto".
Devo dire che ho dedicato una profonda, ben cinque minuti, riflessione all'argomento e quindi, molto probabilmente, cambierò idea appena scriverò i brani in questione; ovviamente trattasi di più di un brano, ché qui si fanno le cose in grande.
Ecco la lista:
Daemonia Nymphe: "Calling the twelve Gods"
Aesthesys "Sailing to Byzantium"
Vivaldi "La tempesta di mare"
Vnv Nation "Electronaut"
Le trovate qui: Top ten funeral songs
Non fate facce strane; del resto la musica, intesa come messa da requiem, vanta una lunga e felice tradizione.
Pensiamo ai bellissimi requiem di Mozart o di Verdi.
Perciò cari lettori, se siete in crisi di idee e non sapete che scrivere sul vostro blog, oppure state cercando la musica adatta per la vostra dipartita, potete sia stilare una lista, sia sbirciare la mia o quella del Telegraph, per avere qualche idea.
Onestamente non credo che noterò se al mio funerale ci sarà o meno della musica; ci sono buone possibilità che abbia dell'altro da fare o che proprio non possa sentire, il che è un peccato visto che si tratta di una manifestazione della quale siamo protagonisti assoluti, malanni dei parenti a parte ovvio... del resto i funerali servono un po' a fare la conta dei vivi e fungono da resoconto sullo stato di salute dei presenti e degli assenti, mentre i "dipartiti" sono tutti, indistintamente, circonfusi da un'aurea di santità data dalla condizione di "caro estinto".
Devo dire che ho dedicato una profonda, ben cinque minuti, riflessione all'argomento e quindi, molto probabilmente, cambierò idea appena scriverò i brani in questione; ovviamente trattasi di più di un brano, ché qui si fanno le cose in grande.
Ecco la lista:
Daemonia Nymphe: "Calling the twelve Gods"
Aesthesys "Sailing to Byzantium"
Vivaldi "La tempesta di mare"
Vnv Nation "Electronaut"
mercoledì 3 aprile 2013
Sacro Romano Impero
Non è che l'argomento sia, esattamente, in cima ai miei pensieri; ma mica posso scrivere sempre delle mie rogne, delle miei psicopippe e del mio pessimismo cosmico? Le tende hanno una portata limitata e il pavimento è decisamente duro.
Anche in ragione degli eventi accaduti di recente, da qualche anno e anche molto più recenti, inizio a credere che i tedeschi, o forse solo il loro governo... che ne so io?, abbiamo preso molto sul serio questa cosa del "Sacro Romano Impero".
Il mio pensiero è anacronistico?
Bhè;
1) La Germania, quando ancora non era tale, ha governato l'Europa, o almeno una parte importante di essa, solo con Carlomagno, perché poi l'impero s'è diviso e in Germania ci è traslata, per varie vie, la dignità imperiale che venne santificata dal Papa; oh... il Papa è il vescovo di Roma e se è importante nella Chiesa Cattolica, è perché è il vescovo di Roma.
Roma; capitale dell'Impero Romano e luogo ove è morto e sepolto San Pietro.
2) A più riprese, e sempre in contrasto con l'altra metà del Sacro Romano Impero, ovvero la Francia che ha avuto un Empereur per i cavoli suoi, che ha fatto, all'apice della sua potenza, man bassa dell'Europa, ha tentato di ripristinare il potere imperiale sull'Europa.
3) Vi ricordate il Barbarossa? Il poverino, e alcuni dei suoi eredi con lui, l'ha presa sul personale l'insubordinazione dell'italica penisola, nominalmente vassalla dell'Impero tedesco, ma di fatto con una autonomia italica elastica; ovvero in funzione della forza dell'imperatore in carica. Ci siamo sempre fatti i nostri sino a quando l'imperatore non è sceso a metterci in riga, se riusciva a farlo ovvio, e poi, una volta partito, abbiamo continuato a farci i nostri. L'abbiamo fatto un po' con tutti i potenti che si sono spartiti l'influenza politica sulla penisola.
4) il controllo tedesco dell'Europa è stato tentato di nuovo durante le due guerre mondiali e adesso in un accordo, un po' teso, con la Francia.
Ciclicamente la Germania, o almeno i suoi giornali o politici, si sente in dovere di dircene quattro; per i conti, per i nostri costumi, la lingua o una cosa a caso.
A me viene il sospetto che abbiano preso malissimo la loro incapacità di controllarci.
Rilassatevi; manco noi sappiamo controllarci da soli, figuriamoci se potete farlo voi che manco siete del posto.
Se proprio ci tenete possiamo darvi ragione e poi tornare a farci i nostri; l'abbiamo già fatto in passato e ha funzionato.
Che poi; com'è possibile che la nazione che ha prodotto Kant, Bach, Leibniz, non abbia capito nulla di come farci funzionare? Noi, per essere manipolati a modo, abbiamo bisogno di essere lusingati, adulati, e allora diventiamo cooperativi; quindi o ci pettinate per il nostro verso, oppure non prendetevela se recalcitriamo.
Anche in ragione degli eventi accaduti di recente, da qualche anno e anche molto più recenti, inizio a credere che i tedeschi, o forse solo il loro governo... che ne so io?, abbiamo preso molto sul serio questa cosa del "Sacro Romano Impero".
Il mio pensiero è anacronistico?
Bhè;
1) La Germania, quando ancora non era tale, ha governato l'Europa, o almeno una parte importante di essa, solo con Carlomagno, perché poi l'impero s'è diviso e in Germania ci è traslata, per varie vie, la dignità imperiale che venne santificata dal Papa; oh... il Papa è il vescovo di Roma e se è importante nella Chiesa Cattolica, è perché è il vescovo di Roma.
Roma; capitale dell'Impero Romano e luogo ove è morto e sepolto San Pietro.
2) A più riprese, e sempre in contrasto con l'altra metà del Sacro Romano Impero, ovvero la Francia che ha avuto un Empereur per i cavoli suoi, che ha fatto, all'apice della sua potenza, man bassa dell'Europa, ha tentato di ripristinare il potere imperiale sull'Europa.
3) Vi ricordate il Barbarossa? Il poverino, e alcuni dei suoi eredi con lui, l'ha presa sul personale l'insubordinazione dell'italica penisola, nominalmente vassalla dell'Impero tedesco, ma di fatto con una autonomia italica elastica; ovvero in funzione della forza dell'imperatore in carica. Ci siamo sempre fatti i nostri sino a quando l'imperatore non è sceso a metterci in riga, se riusciva a farlo ovvio, e poi, una volta partito, abbiamo continuato a farci i nostri. L'abbiamo fatto un po' con tutti i potenti che si sono spartiti l'influenza politica sulla penisola.
4) il controllo tedesco dell'Europa è stato tentato di nuovo durante le due guerre mondiali e adesso in un accordo, un po' teso, con la Francia.
Ciclicamente la Germania, o almeno i suoi giornali o politici, si sente in dovere di dircene quattro; per i conti, per i nostri costumi, la lingua o una cosa a caso.
A me viene il sospetto che abbiano preso malissimo la loro incapacità di controllarci.
Rilassatevi; manco noi sappiamo controllarci da soli, figuriamoci se potete farlo voi che manco siete del posto.
Se proprio ci tenete possiamo darvi ragione e poi tornare a farci i nostri; l'abbiamo già fatto in passato e ha funzionato.
Che poi; com'è possibile che la nazione che ha prodotto Kant, Bach, Leibniz, non abbia capito nulla di come farci funzionare? Noi, per essere manipolati a modo, abbiamo bisogno di essere lusingati, adulati, e allora diventiamo cooperativi; quindi o ci pettinate per il nostro verso, oppure non prendetevela se recalcitriamo.
martedì 2 aprile 2013
Creatività
Dichiarazione di intenti; questo post non sarà la solita lagna... o almeno ci provo.
Se c'è una cosa che mi lascia sempre perplesso, è la mia capacità di analizzare dall'esterno i miei comportamenti; un po' come se osservassi una fila di formiche affaccendate nelle loro mansioni.
Non troppo tempo fa sono andato in una discoteca, il "Paul" nei pressi di Baggiovara, qualora ve lo steste chiedendo si sappia che è stata la terza volta nella mia vita, e mentre ero là, a far fare alle onde sonore massaggi alla mia ciccia, m'è venuto in mente un elemento; possibile soggetto di una creatura.
Dopo un po' mi sono reso conto di quanto il motivo in questione fosse cretino, ma stasera, mentre ero sotto la doccia, me ne è apparsa una variante meritevole di esplorazione.
Riepilogando i luoghi nei quali, di preferenza, "vedo" i soggetti delle mie creature sono: la corriera, il Vampyria, che solitamente non è esattamente un posto silenzioso, e, a questo punto, devo aggiungere anche le discoteche.
Esiste la possibilità che in realtà sia il tipo di musica, elettronica, rock, ebm et simili, a indurre i neuroni a produrre qualcosa, ma non mi sento di escludere, del tutto, la componente vibrazione data dal volume improponibile dei locali che frequento e dal chiasso della corriera; del resto creo anche con musiche decisamente tradizionali, o musica classica o barocca.
Al di là della molla che spinge i miei neuroni a creare qualcosa, rimane una costante: il bagno.
Ogni mia creatura mi è apparsa in forma definitiva o molto vicina alla completezza, nella stanza da bagno; di preferenza dopo, o durante, la doccia.
E' sempre stato così; per un motivo o per l'altro, le mie più grandi conquiste esistenziali, sono avvenute in bagno, anche se non nella doccia, e le mie creature vedono il loro compimento nella stessa stanza.
Tutto ciò è molto interessante; almeno per me.
Adesso ho una creatura in via di definizione e un'altra creatura, in massima parte già definita.
La seconda creatura menzionata, quella già definita, ha un grosso problema: vorrebbe essere realizzata con la tecnica del mosaico.
Io non sono un mosaicista, non saprei neppure dove mettere le mani e un più il mosaico non è una tecnica particolarmente economica.
Pensavo di optare per una variante elettronica; dipingere i singoli materiali e poi col copia incolla, e qualcosa d'altro altrimenti viene uno schifo, fare, su un disegno preparatorio, la creatura... la sento che recalcitra però.
Ho anche pensato di utilizzare il legno, incidendo le singole tessere, e l'olio per dipingerle in modo da fingere la reazione diversa alla luce, indi dare una bella mano di vernice all'acqua per rendere il lavoro lustro; ma anche qui la creatura punta i piedi e si lamenta.
E' un momento difficile.
Se c'è una cosa che mi lascia sempre perplesso, è la mia capacità di analizzare dall'esterno i miei comportamenti; un po' come se osservassi una fila di formiche affaccendate nelle loro mansioni.
Non troppo tempo fa sono andato in una discoteca, il "Paul" nei pressi di Baggiovara, qualora ve lo steste chiedendo si sappia che è stata la terza volta nella mia vita, e mentre ero là, a far fare alle onde sonore massaggi alla mia ciccia, m'è venuto in mente un elemento; possibile soggetto di una creatura.
Dopo un po' mi sono reso conto di quanto il motivo in questione fosse cretino, ma stasera, mentre ero sotto la doccia, me ne è apparsa una variante meritevole di esplorazione.
Riepilogando i luoghi nei quali, di preferenza, "vedo" i soggetti delle mie creature sono: la corriera, il Vampyria, che solitamente non è esattamente un posto silenzioso, e, a questo punto, devo aggiungere anche le discoteche.
Esiste la possibilità che in realtà sia il tipo di musica, elettronica, rock, ebm et simili, a indurre i neuroni a produrre qualcosa, ma non mi sento di escludere, del tutto, la componente vibrazione data dal volume improponibile dei locali che frequento e dal chiasso della corriera; del resto creo anche con musiche decisamente tradizionali, o musica classica o barocca.
Al di là della molla che spinge i miei neuroni a creare qualcosa, rimane una costante: il bagno.
Ogni mia creatura mi è apparsa in forma definitiva o molto vicina alla completezza, nella stanza da bagno; di preferenza dopo, o durante, la doccia.
E' sempre stato così; per un motivo o per l'altro, le mie più grandi conquiste esistenziali, sono avvenute in bagno, anche se non nella doccia, e le mie creature vedono il loro compimento nella stessa stanza.
Tutto ciò è molto interessante; almeno per me.
Adesso ho una creatura in via di definizione e un'altra creatura, in massima parte già definita.
La seconda creatura menzionata, quella già definita, ha un grosso problema: vorrebbe essere realizzata con la tecnica del mosaico.
Io non sono un mosaicista, non saprei neppure dove mettere le mani e un più il mosaico non è una tecnica particolarmente economica.
Pensavo di optare per una variante elettronica; dipingere i singoli materiali e poi col copia incolla, e qualcosa d'altro altrimenti viene uno schifo, fare, su un disegno preparatorio, la creatura... la sento che recalcitra però.
Ho anche pensato di utilizzare il legno, incidendo le singole tessere, e l'olio per dipingerle in modo da fingere la reazione diversa alla luce, indi dare una bella mano di vernice all'acqua per rendere il lavoro lustro; ma anche qui la creatura punta i piedi e si lamenta.
E' un momento difficile.
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