Siamo in crisi economica, che un po' come dire "l'acqua calda scotta", e i tempi sono incerti e via discorrendo; qualcuno vedeva il baratro già dalla fine degli anni '80, ma se queste cose le vedono i comici, o la gente comune, non si tratta di acume, ma solo di satira; ci vuole un titolato per parlare di spirito profetico.
Di questi tempi i giornali non fanno altro che parlare dei Mercati; di come stanno, delle loro reazioni, se sono ottimisti, fiduciosi, o depressi, se hanno o meno fatto colazione e visto la zia.
I Mercati sono umorali; hanno frequenti sbalzi di umore, passando da un'allegria immotivata a una depressione altrettanto immotivata, cambiano umore per delle scemenze e giocando con le loro ditina provocano danni a destra e a manca e se i soldi non ci sono fanno finta che ci siano... come all'asilo insomma.
Che il denaro fosse un dio l'avevamo capito, ma pare essere non così importante come i Mercati.
L'unico problema è che, secondo me, i Mercati sono degli adolescenti insicuri con qualche psicosi aggiunta che non guasta; noi ci stiamo facendo governare da un grosso adolescente psicotico che si chiama Mercato.
Ne vogliamo parlare? Ci piace farci del male? E' un peccato che non esistano analisti su scala socio-culturale, perché, di sicuro, la nostra società ha urgente bisogno di andare in analisi.
Siamo diventati come quei genitori che si fanno manovrare dai figli lattanti.
Che belli i tempi nei quali potevamo contare su una qualche divinità imperscrutabile, magari forcaiola, donnaiola, trascendente o immanente, moralmente claudicante, o granitica nella sua morale, ma comunque adulta e che si poteva persino punire quando si comportava male.
A me sto dio mercato e il suo compare denaro, fanno un po' schifo; che brutta gente.
1 commento:
Hai ragione, e in verita' non ci avevao mai pensato che abbiamo creato noi il denaro e i mercati, e ora ci posseggono... proprio una trama da film di fantascienza...
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