Dato che sono a casa malato, anche se spero domani di andare a lavorare anche perché devo fare la fattura :asd:, ho potuto finire questo libro: "C'era una volta la DDR" di Anna Funder.
In due giorni ho macinato 244 pagine circa.
Il libro raccoglie le testimonianze di gente comune e agenti della Stasi che hanno vissuto nella parabola storica della DDR. Non credo che sia possibile capire, per chi non l'ha vissuto, cosa questo significhi. Secondo alcune stime ufficiose, tra spie e collaborazionisti, la Stasi vantava un agente ogni 6,5 abitanti e si preoccupavano di catalogare e scrivere ogni singola minuzia della vita delle persone, anche se queste non erano neppure contrarie al regime...
C'era un meccanismo perverso per cui chi veniva sorvegliato era da considerarsi "nemico" anche se era indifferente al regime; la sorveglianza generava la dicitura "nemico".
Una macchina mostruosa che funzionava in base alla collaborazione, spesso forzata, di cittadini che per preservare i propri cari collaboravano con la Stasi; anche se non sono mancati volenterosi delatori.
Il libro raccoglie le testimonianze, nella forma di un diario più che di un saggio, di alcune persone comuni, o agenti Stasi per nulla pentiti, che si sono ritrovati presi dall'ingranaggio; un viaggio surreale e terrificante.
Devo dire che mi ha profondamente colpito.
La Stasi archiviava e catalogava tutto, per cui i suoi archivi erano divenuti qualcosa di enorme e vennero fatti a pezzi, in modo molto meticoloso, quando ormai era chiaro che la DDR era finita. Distrussero gli archivi ma ne conservarono l'ordine, così è possibile ricostruire quei documenti. Dal libro della Funder sappiamo che a Zindorf c'è un gruppo di persone addette alla ricostruzione degli archivi, si potrebbe usare un software ma pare che il costo sia molto alto, che impiegheranno qualcosa come 375 anni per completare il lavoro. Migliaia di persone non sapranno mai perché non hanno trovato un lavoro, che fine hanno fatto i loro cari, o perché la loro vita è stata indagata in modo così scrupoloso da non lasciare nulla di privato.
Un'ottima lettura.
Ho bisogno di leggere qualcosa di diverso ora...
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