domenica 11 aprile 2010
Bianello
Una volta giunti a Quattrocastella, in provincia di Reggio Emilia, si può godere della visita al castello matildico, anche se dell'epoca di Matilde di Canossa grancontessa di "tuscia per grazia di Dio se ella è qualche cosa", rimangono solo le fondamenta.
In una stanza c'è un dipinto murario, probabilmente del '400, raffigurante Matilde; e non è cosa frequente, tutt'altro.
Bisogna lasciare l'auto ai piedi della collina, dalla chiesa o nei pressi, e poi salire a piedi, poiché il castello si trova in una riserva naturale all'interno della quale è proibito l'ingresso dei mezzi a motore, e dopo una camminata in salita di circa venti minuti in salita s arriva alla porta del maniero.
IL castello è sempre stato abitato, la visita è guidata e le guide sono molto preparate e simpatiche; ovviamente all'interno non si possono fare foto.
Ciò che più mi ha colpito non è stato Bianello in sé, che pure è ammirevole e meritevole, ma il parco che, coi suoi sentieri, permette di vedere le rovine dei manieri di Monte Zane, Monte Lucio e Monte Vetro.
Quattrocastella infatti è attorniato da quattro manieri: quelli sui monti Lucio e Zane sono ridotti a ruderi, monconi di torri o di mura, unghie murarie protese verso il cielo; di quello su Monte Vetro rimane, ignoro se visitabile o meno, la cappella del borgo che attorniava il maniero; l'unico rimasto integro, pur con vari rimaneggiamenti e modifiche, è stato quello di Bianello che nel tempo è sempre stato abitato.
Il Parco merita sicuramente una visita molto più approfndita; aspetterò qualche tempo e poi farò a piedi tutti i vari sentieri.
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