...che è da un po' che non ne parlo :asd:.
Questa volta ne scrivo per raccontare un aneddoto carino; ai tempi comunque fu memorabile la faccia della persona alla quale affibiai la risposta in questione.
Molti anni fa, quando ero agli inizi della mia compulsione da lettura e da acquisto dei libri, parlo della prima superiore o nei dintorni perché ho iniziato molto tardi a leggere con costanza, poi ho preso lo slancio e non mi sono più fermato, mi iscrissi a una sorta di club de libro, chiamiamolo così perché il nome proprio l'ho dimenticato. Mi arrivava a casa un catalogo ed io potevo scegliere i libri che volevo e questi mi sarebbero stati recapitati per posta, poi un dì divenne obbligatorio inviare la cedola, entro un tempo preciso, con segnato il diniego a ricevere quelli che chiamavano "libri in primo piano". Nel frattempo era anche mutato il catalogo e non era più possibile avere un'ampia scelta, ma erano contemplati solo libri "impegnati", definiamoli così, comunque libri osannatissimi dalla critica; volumi interessanti e che leggo ogni tanto, ma dato che il più delle volte sono agili e leggeri quanto elefanti "immoltati" (cioè pieni "infangati"), non era più possibile scegliere tra un "bicchiere d'acqua" o "il trionfo di mascarpone"; c'era solo "l'impepata di cozze coi ciccioli affogata nella panna"....e perdonate la metafora culinaria, ma ho un po' fame :asd:
La ragione per la quale ho disdetto questo abbonamento, è inutile che mi tiro arie da intellettuale, era che mi dimenticavo sistematicamente e con costanza di inviare quella improvvida cedola e quindi mi venivano recapitati quintali di libri indesiderati a casa.
Un giorno, mentre ero a Parma, mi si avvicina una persona, una di quelle che propongono questo genere di abbonamenti a club siffatti, chiedendomi: "Qual'è stato l'ultimo libro che hai letto?"
e senza pensare, perché comunque mi piace parlare di libri, ho risposto col titolo dell'ultimo libro letto, ovvero: "La teocrazia bizantina di Steven Runciman"
Il poveretto è rimasto ammutolito ed io ho potuto proseguire indisturbato. Non era mia intenzione fare quell'effetto, ma lo avevo appena finito di leggere in quel periodo (tra l'altro è un bellissimo libro...è molto bella, sempre di Runciman, la "storia delle crociate", un po' lungo, ma davvero molto bello), però ho visto che funziona e da quel giorno alla domanda che questi signori mi pongono sulle mie letture, io rispondo sempre così; una volta ho anche detto "la cultura postmoderna di Peter Koslowski" e ho notato che sortisce lo stesso effetto...provare per credere :asd: