Non ne hanno ancora, stranamente, fatto una disciplina olimpica, ma credo che annovererebbe miriadi di partecipanti.
Mi sento, onestamente, di poter partecipare solo in alcune discipline perché, mio malgrado e assolutamente a mia insaputa, ho smarrito le capacità necessarie per competere nelle varie sfumature d'ansia.
Cercherò di farne un elenco non esaustivo.
Lo scopo dell'ansia è il medesimo; farci diventare tutti registi di interminabili saghe cinematografiche, montate con scarsissimi indizi, nessun fatto concreto, ma montagne e montagne di supposizioni catastrofiche campate per aria.
Ansia alla risposta
Ovvero quella che ti prende appena senti che suona il telefono, oppure quando vedi una chiamata persa di qualcuno che conosci...
Il tutto si risolverebbe richiamando, ma perché farlo subito quando si può indugiare in almeno una miniserie di catastrofi e sensi di colpa?
Variante: ansia da non risposta
Ovvero quando chiami, o scrivi e non ti rispondono. Anche qui possono esserci mille ragioni, legittime, diverse... ma questo scenario regala materiale per almeno una soap opera; ovvero per...
Ansia in lungo
...quando la variante di prima diventa materia per una interminabile saga familiare.
La speculazione la fa da padrona e la maestria consiste nell'usare nulla per costruire le ipotesi più selvagge e ardite.
E' una disciplina, contrariamente a quanto si possa ritenere, molto semplice; basta un sassolino minuto, esile, anche appena accennato, meglio se inventato, per riuscire a produrre mesi, a volte anni, di sensi di colpa e tragedie inventate.
Ansia cosmica
Ovvero l'incommensurabile ansia e paura che ti prende all'idea di morire o della conversione in Nova del sole; o la fine della Via Lattea quando, alla fine, sarà fagocitata dal buco nero che tiene al suo centro.
Con questa ansia si parte da eventi che accadranno, alcuni più o meno vicini, la nostra morte, e altri remotissimi che si realizzeranno quando, più o meno, l'umanità si sarà estinta, per riuscire a rovinarci l'esistenza con timori del tutto immotivati su eventi che sfuggono, letteralmente, al nostro controllo; ma vuoi non farci su un par di migliaia di puntate di uno sceneggiato?
Non potrei più competere in "ansia alla risposta" e in "ansia in lungo", perché su quest'ultima non mi sento più così ferrato; mi piazzerei più o meno a metà in "ansia da non risposta", qualcuno dei miei neuroni credo si stia occupando, a tempo perso e in qualche modo, della cosa, mentre in "ansia cosmica" riuscirei a fare uno splendido risultato; minimo tra i primi posti.
Non è facile essere stoici...
"She bid me take life easy, as the grass grows on the weirs;
But I was young and foolish, and now am full of tears"
Riuscirò anche a fare il filo d'erba
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