E' incredibile come le intuizioni migliori mi siano venute in bagno.
Il più delle volte avviene sotto la doccia, ma è l'ambiente in sé a conciliare folgoranti intuizioni.
A essere onesti sono del tutto all'oscuro del processo che conduce a questi lampi di consapevolezza.
In genere passo un pessimo periodo, complici anche fattori esterni indipendenti dalla mia volontà, e poi, dopo aver rimuginato parecchio su varie cose, mi si prospetta chiara e improvvisa una via da tentare per arginare o superare il malessere.
L'ultima illuminazione è relativa alla dipendenza emotiva da una persona mutevole come il "mare colore del vino", per citare a spanne Omero, che si è dimostrata, più e più volte negli anni, inaffidabile, ma dalla quale natura impone una certa dipendenza.
Ciò che muta in continuazione, che non è mai uguale a sé stesso e che non prende la parola data come impegno, non deve essere preso come riferimento; a un certo punto bisogna staccarsene emotivamente, in modo che, indipendentemente da quel che dice, non possa farci star male.
Arrivarci alla mia veranda età non depone troppo a mio favore, ma è anche vero che solo grazie allo stoicismo potrò, effettivamente, staccare questa fastidiosa dipendenza che, non ostante gli anni, è ancora in essere.
L'illuminazione c'è stata, adesso inizia il lavoro serio e complesso ma, spero, breve; del resto ho sempre fatto affidamento sull'operato, assolutamente non sotto il mio controllo cosciente e quasi da me indipendente, dei miei neuroni... grazie a loro e alla Provvidenza, che manzonianamente continua ad essere lo sponsor della mia esistenza, sono arrivato sin qua e con loro continuerò ad andare avanti.
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